Ogni genitore cerca sempre di stimolare il proprio bambino nel migliore dei modi, incentivando quale che sembrano essere le attitudini di ognuno. Ovviamente, ogni bambino è diverso e i genitori devono essere in grado di capire quali saranno le sue principali peculiarità, cercando, così, di spingerlo a coltivarle. La prima attività che viene in mente a un genitore per far divertire il proprio piccolo è sembra ombra di tutto quella di colorare. Un foglio bianco, tante matite colorate e tanta allegria…il divertimento è assicurato. I bambini, soprattutto se piccoli, non sono ancora coordinati o in grado di riconoscere i colori, ma non è quello l’importante. L’unica parola chiave è divertirsi insieme a mamma e papà. Dunque, se pasticciare su un foglio bianco o non rispettare i contorni dei disegni è normale fino a una certa età, quando un bambino dovrebbe essere in grado di concentrarsi durante l’attività del colorare? Fermo restando che non è detto che un bambino, così come un adulto, debba necessariamente amare e essere portato per questa attività, è importante conoscere le tappe che un bambino dovrebbe essere in grado di rispettare, per capire così quando sarà il casa di spiegare alcune regole (se coì si possono chiamare) da seguire!
A che età i bambini iniziano a colorare?
Ovviamente, prima di parlare di vera e propria attività del colorare è necessario che il bambino sia in grado di maneggiare i colori in sicurezza. Ricordate, comunque, di non lasciare mai soli i bambini durante questa attività, sia perché è doveroso visionarli per evitare che possano farsi male e anche perché involontariamente potrebbe provocare qualche danno in casa. I bambini, dunque, intorno all’anno di vita potrebbero iniziare a maneggiare i colori e a comprendere che vanno utilizzati sul foglio bianco. Non aspettatevi che inizino a colorare nel vero senso del termine, ma è più probabile che inizieranno a familiarizzare colpendo il foglio con la punta del colore. Inizialmente verranno attratti dal rumore e dal movimento rapido, ma una volta compreso che dal gesto rimarrà un segno colorato e visibile sul foglio si sentiranno invogliati a continuare, fino a comprendere piano piano quello che poi si trasformerà nella vera attività del colorare.
Bambini e attività del colorare: ecco le tappe
In base all’età del bambino e alle proprie attitudini, i genitori noteranno delle diverse evoluzioni nei disegni dei loro bambini e li vedranno passare da degli scarabocchi a dei veri e propri disegni.
Ad esempio:
- raggiunti i due anni di età, i bambini dovrebbero iniziare con i primi scarabocchi circolari,
- a tre anni il bambino dovrebbe essere in grado di eseguire anche delle linee verticali
- più si va avanti con l’età e più il bambino dovrebbe acquisire una giusta coordinazione e consapevolezza, sia delle forme che degli spazi da colorare.
Si può insegnare a un bambino a colorare?
Sicuramente il genitore può spingere e stimolare il bambino nel compiere questa attività, presentandogliela come un qualcosa di divertente e non come un’imposizione. Ad esempio, potrebbe essere una buona idea, quella di colorare tutti insieme.