La gravidanza può essere un momento di preoccupazione per quanto riguarda la salute del feto. Alcuni esami sono importanti per monitorare lo stato di salute e identificare eventuali patologie o malformazioni per il bambino. Un esame molto comune quando si è in dolce attesa è sicuramente l‘amniocentesi. Si tratta di una procedura effettuata durante la gravidanza che consiste nel prelevare un campione di liquido amniotico attraverso un ago inserito nella pancia della madre. Viene utilizzato per analizzare il liquido e verificare eventuali anomalie genetiche o malattie ereditarie prima del parto. Ma, quali sono i rischi, quando si fa l’esame, e quanto costa? Tutti interrogativi che è giusto chiarire.
Amniocentesi come si fa
L’amniocentesi è un esame che, a causa della sua natura invasiva, può preoccupare. Per effettuarlo infatti viene inserito un ago nell’utero materno per prelevare il liquido amniotico necessario all’analisi. Molte pazienti sono sicure che, vista la procedura, l’amniocentesi è dolorosa, ma in realtà coloro che si sono sottoposte a questo esame hanno riscontrato un leggere fastidio, dovuto all’inserimento dell’ago. I risultati dell’esame sono già disponibili dopo 20 giorni. Inoltre, si tratta di un esame che garantisce un’ottima affidabilità nel rilevare patologie e malformazioni del feto, come le trisomie 21 (99%), 18 (98%) e 13 (80%).
Amniocentesi quando si fa
L’esame viene effettuato tra la 15a e 18a settimana di gravidanza per identificare eventuali patologie genetiche o anomalie nello sviluppo fetale, oppure in un secondo momento per valutare se è possibile anticipare il parto. Per eseguire l’esame è necessario inserire un ago attraverso l’addome.
Amniocentesi rischi
Anche se l’amniocentesi è considerato l’esame genetico più accurato che si possa eseguire durante la gravidanza, comporta alcuni rischi per il feto: tra questi, c’è una probabilità di aborto del 1%, oltre a infezioni e perdite di liquido amniotico.
Villocentesi o amniocentesi differenze
L’amniocentesi prevede il prelievo di liquido amniotico, mentre la villocentesi si concentra sull’estrazione di una piccola quantità di villi coriali. La decisione tra amniocentesi e villocentesi è presa dal ginecologo e considerando i pro e contro delle due procedure. L’amniocentesi presenta un rischio abortivo e un costo più bassi rispetto alla villocentesi, tuttavia quest’ultima può essere effettuata prima e restituisce i risultati più velocemente. La decisione finale spetta sempre e comunque alla donna incinta in collaborazione con il medico. Inoltre, se vi state chiedendo la villocentesi quando si fa, la risposta è che deve essere effettuata entro il terzo mese di gravidanza, in particolare tra la 10° e la 13° settimana.
Amniocentesi costo
L’amniocentesi è un’esame che il Servizio Sanitario Nazionale fornisce gratuitamente alle donne di età superiore a 35 anni. Se, invece, non si è superata la soglia oppure si preferisce rivolgersi a strutture private, i costi possono variare da € 500 a € 1500 in base alla modalità di analisi scelta.