
Mare o montagna? Queste sono le due scelte più classiche che fanno le famiglie italiane, soprattutto con bimbi al seguito, quando è il momento di partire per le vacanze. Ma c’è anche chi non lascia la città o rientra prima, dovendo affrontare caldo e afa con i piccoli.
C’è quindi bisogno di inventarsi qualcosa perché il bello dell’estate è che non esiste solo nei luoghi di villeggiatura, ma ovunque ci si trovi. E per fingere di essere in vacanza basta davvero poco: uno spazio all’aperto, che sia un giardino, un cortile o un terrazzo; un paio di sdraio e la crema solare; infine qualche passatempo che faccia felici i più piccoli, come le piscine gonfiabili, che richiedono pochissimo spazio e pochissima manutenzione e regalano un assaggio di vacanza anche sul balcone di casa.
Come riempire la piscina
La comodità di una piscina gonfiabile per bambini risiede nelle sue dimensioni. Di solito sono adatte per due o tre bambini, che possono giocare in tranquillità in acqua. Per gonfiare questo genere di struttura basta una piccola pompa elettrica, di quelle che si usano anche per gonfiare materassini e salvagente molto grandi; in pochi minuti la piscina sarà pronta. A quel punto bisogna riempirla di acqua.
Fondamentalmente, ci sono due strade. La prima prevede di munirsi di un tubo di gomma per innaffiare, da collegare direttamente a un rubinetto, meglio se esterno alla casa. Il tubo arriverà direttamente alla piscina quindi non ci vorrà molto per riempirla e sprecherà pochissima acqua. Il lato negativo è che, se ci si collega al rubinetto del giardino, solitamente non si può regolare la temperatura dell’acqua che quindi sarà fredda. Questo può anche essere piacevole nei pomeriggi più torridi, ma ai bimbi più piccoli può dar fastidio. Basterà allora riempire l’acqua un paio d’ore prima rispetto al momento di gioco e lasciarla al sole: il raggi solari faranno tutto il lavoro.
Il secondo metodo di riempimento è più laborioso ma non richiede tubo: si tratta di usare secchielli o bottiglie, riempirle e poi svuotarle nella piscina. Si utilizza per esempio in spiaggia, prendendo l’acqua dal mare; oppure anche a casa se si vuole regolare la temperatura.
La sicurezza sempre al primo posto
Le piscine gonfiabili sono realizzate con materiali resistenti e atossici; non si bucano né si rompono e, quelle di misura più piccola, non sono mai profonde. Attenzione però a non sottovalutare la situazione quando ci sono dei bambini piccoli. Se hanno meno di 2 anni di età usate sempre i braccioli, a meno che un adulto non li stia tenendo, perché potrebbe scivolare anche qualche decina di centimetri di acqua. Attenzione poi al momento dell’uscita: con i piedi bagnati si rischia sempre di cadere. Meglio attrezzarsi ponendo la piscina su un pezzo di prato sintetico o una pedana in legno. Infine, ricordare che anche in città il sole scotta: cappellino, occhiali da sole e crema solare sono sempre d’obbligo.