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Intolleranza al lattosio nei bambini: cosa fare, sintomi e soluzioni per tutti

Oggi come mai prima d’ora tantissimi bambini sono intolleranti al lattosio, il che potrebbe mettere i genitori in difficoltà quando si tratta di dover gestire le feste, le cene improvvise e tanti altri casi in cui è necessario mangiare fuori. L’intolleranza, infatti, presenta sintomi davvero fastidiosi e colpisce i più piccoli ma anche gli adulti. Vediamo insieme come riconoscerla, quali sono le cause e come affrontarla.

Iniziamo a capire meglio cos’è l’intolleranza al lattosio. Probabilmente se sei un genitore ne avrai sentito parlare spesso: ne soffre più del 75% della popolazione mondiale. Chi è intollerante al lattosio non ha l’enzima che serve per digerire lo zucchero del latte, il che potrebbe provocare diversi problemi all’apparato gastrointestinale e non solo. Per questo motivo, è importante fare tutti i test sin da piccoli, così da non rischiare un’intossicazione che potrebbe durare anche settimane.

Intolleranza al lattosio, cause e sintomi

Esistono delle cause per l’intolleranza al lattosio? Forse sì e forse no. Ciò vuol dire che gli esperti non concordano ancora sul capire i motivi di questa condizione. L’ipotesi più accreditata è che la causa principale sia la perdita fisiologica dell’enzima “lattasi”, che si sviluppa anche dopo i due anni di età. Alcuni bambini e adulti presentano una situazione silente, seppur stando male ogni tanto con problemi alla pancia e allo stomaco. L’intolleranza al lattosio è infatti detta “ad accumulo”, poichè spesso, il sintomo non arriva subito, ma impiega anche giorni prima di manifestarsi.

Per quanto riguarda i sintomi dell’intolleranza al lattosio, sono tanti, e spesso vengono confusi con altre patologie, per la maggior parte di natura gastrointestinale. Tra i segni più frequenti si notano:

-gonfiore addominale

diarrea o stipsi

-nausea

-mal di testa

-dermatite

-mal di pancia

I sintomi, però, variano in base all’individuo: alcuni presentano dei segni diversi e non è sempre facile effettuare una diagnosi nel breve periodo. Frequenti sono i mal di testa o la dermatite, che oltre alla pancia (primario campanello d’allarme), porta adulti e bambini a chiedersi quale sia il problema.

Intolleranza al lattosio, cosa mangiare

Per stare bene anche quando si è intolleranti, c’è solo una cosa da fare: eliminare il lattosio. In questo modo i benefici arriveranno nel breve periodo, e dopo qualche mese di disintossicazione, la flora batterica si ristabilirà. Può capitare, però, che per diversi motivi si debba cenare fuori casa, oppure, che si abbia proprio voglia di un determinato alimento. È proprio in questo momento che possono venire in nostro soccorso gli enzimi lattasi, che vanno a sostituire proprio quel “meccanismo mancante” nel corpo.

Gli integratori alimentari aiutano a vivere una vita più serena, soprattutto in quelle occasioni in cui rinunciare ad un’uscita è impossibile: nel caso di un pranzo di lavoro, di una festa per bambini o di un viaggio all’estero, gli enzimi possono davvero fare la differenza.

Come diagnosticare l’intolleranza al lattosio

Capire se sei intollerante al lattosio è molto semplice: ti basterà fare un esame del sangue per capire se hai gli anticorpi, oppure effettuare il breath test, ad oggi il più puntuale nel diagnosticare il deficit da enzima.

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