Ecografia morfologica 3D e 4D: informazioni utili

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Ecografia morfologica 3D e 4D: informazioni utili

Le ecografie 3D e 4D non sono altro che le elaborazioni computerizzate delle tradizionali ecografie bidimensionali e hanno lo scopo di ottenere le immagini del feto in tempo reale. Ma in cosa si differenziano? Scopriamolo insieme!

Cos’è l’ecografia bidimensionale

L’ecografia bidimensionale o standard è quella volta ad eseguire sezioni delle strutture e restituisce immagini nelle tonalità del grigio.

Quella in 3D-4D permette invece di memorizzare una determinata quantità di sezioni per effettuare il rendering, grazie al quale si possono ottenere delle immagini tri-quadridimensionali molto accurate e decisamente simili all’originale.

In campo ostetrico è possibile utilizzare queste ultime con la fetoscopia per raffigurare la reale immagine del feto, proprio come se fosse fotografato dentro la pancia della madre.

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Differenze tra ecografia 3D e 4D

Qui sotto vengono indicate le differenze tra ecografia 3D e 4D:

Ecografia 3D

L’ecografia 3D o tridimensionale permette di ottenere immagini statiche che raffigurano le reali fattezze del feto.

È possibile ottenere tali immagini tramite il movimento manuale di una sonda; la loro acquisizione richiede una tempistica piuttosto lunga e i risultati sono pressoché incerti. Non è infatti raro il dover ripetere la procedura al fine di ottenere dei risultati soddisfacenti.

Ecografia 4D

L’ecografia 4D o quadrimensionale fa invece visualizzare immagini tridimensionali in movimento; pertanto sarà possibile guardare i movimenti del feto in diretta, per esempio che si succhia il pollice, che muove le mani o che giocherella con il cordone ombelicale.

Per rilevare tali immagini vengono utilizzare delle sonde volumetriche, le quali sono in grado di acquisire 25-30 fotogrammi al secondo senza muoverle: questo fa sì che le immagini tridimensionali fetali siano immediate.

Differenze ecografia 3D e 4D

Ecografia morfologica 3D-4D: sono pericolose per il feto?

Le ecografie 3D-4D non sono assolutamente pericolose per il feto e si differenziano da quella standard solo per la rappresentazione delle immagini.

Tuttavia bisogna sapere che gli ultrasuoni hanno due effetti sui tessuti: uno termico, in quanto fanno aumentare la temperatura corporea, e uno cavitazionale, ossia comporta la formazione di bolle d’aria.

Per questo motivo è bene chiedere sempre il parere del proprio ginecologo prima di sottoporsi a questo genere di esame clinico.

Ecografia morfologica 3D-4D: quali sono i vantaggi?

I vantaggi dell’ecogradia 3D-4D sono diversi, tra cui:

– Possibilità di diagnosticare eventuali problematiche del feto in maniera decisamente più accurata rispetto all’ecografia standard;

– Possibilità di scoprire eventuali sindromi, anomalie del cordone ombelicale e degli arti del feto;

– Possibilità di vedere in anteprima le fattezze del viso del bambino; questo è uno dei motivi per i quali questo tipo di ecografia si sta diffondendo in maniera esponenziale, Ormai ogni genitore è curioso di conoscere l’aspetto fisico del nascituro ed è ben grato dell’esistenza di tali apparecchiature, in quanto gli dà modo di dare inizio ad un rapporto affettuoso con lui/lei;

– Acquisizione automatica di tre dimensioni in contemporanea, la quale permette a sua volta di ottenere proiezioni di organi e strutture in bidimensionale (impossibili da avere con l’ecografia bidimensionale). Questo può essere molto utile in caso di angolazione fetale non propriamente favorevole;

– Permette la misurazione del setto uterino senza dover ricorrere ad esami molto invasivi come l’isteroscopia o l’isterosalpingografia.

Importante: per la buona riuscita di questi esami, la disponibilità di attrezzature all’avanguardia e di buona qualità è fondamentale.

Ecografia morfologica 3D-4D: come viene eseguita e quando conviene eseguirla

Per quanto riguarda l’esecuzione delle ecografie 3D-4D, è esattamente uguale a quella di una classica ecografia e si può effettuare sia per via sovrapubica (secondo-terzo trimestre), sia via transvaginale (durante le prime settimane di gestazione).

Si può dunque eseguire durante qualunque periodo della gravidanza, ma bisogna tenere a mente che il migliore impatto visivo si otterrà dalla venticinquesima settimana a salire, quindi se ci si sottopone per conoscere il volto del nascituro è consigliato aspettare tale decorrenza.

Il momento ideale per eseguire un’ecografia del genere è tra la 26° e la 30° settimana di gravidanza, visto che prima il bambino avrebbe ancora troppo poco grasso sottocutaneo e le ossa sarebbero eccessivamente evidenti, mentre oltre avrebbe la testa troppo in profondità verso il bacino e il volto sarebbe impossibile da vedere. 

Tuttavia, per iniziare a relazionarsi con il nascituro, è sempre possibile accontentarsi di visionare le manine e i piedini. 

ecografia morfologica 3d e 4d

Il successo dell’ecografia morfologica 3D-4D

Per la buona riuscita di un’ecografia morfologica 3D-4D, bisogna prendere in considerazione i seguenti elementi:

Placenta anteriore: se la placenta si trova nella parte anteriore dell’utero, le immagini migliori si otterranno durante la 28° settimana;

Posizione del bambino: tutto dipende da come si è messo. Se è girato verso il dorso della mamma, non sarà possibile vedergli il volto;

Grasso addominale: se la mamma ha molto grasso addominale, il bambino non si vedrà al meglio;

Liquido amniotico: se c’è poco liquido amniotico, il bambino non si riesce a vedere bene.

In questi casi è possibile che il professionista chieda alla mamma di fare una passeggiata o di tornare dopo qualche giorno, in modo tale che il bambino ha cambiato posizione.

Ecografia morfologica 3D-4D: costi e dettagli

L’ecografia morfologica 3D, se eseguita all’interno di una struttura sanitaria pubblica, ha un costo che oscilla dai 100 ai 200 euro, a discrezione del professionista.

Quella 4D ha invece un costo pari a 200-250 euro perché decisamente più approfondita.

Qualora non si potesse/volesse spendere tale cifra, niente paura, poiché questo innovativo metodo si sta diffondendo anche in numerose strutture pubbliche, per il quali è richiesto solamente il pagamento del ticket del Servizio Sanitario Nazionale.

In caso si usufruisse di qualunque tipo di esenzione, è necessario indicare il codice sulla ricetta redatta dal proprio medico curante.

C’è da dire che nel nostro Paese, a differenza degli Stati Uniti, l’ecografia tridimensionale non viene eseguita meramente per scopi ludici (basti pensare la presenza di numerose cliniche ambulanti posizionate fuori dai supermercati che radunano orde di genitori in trepida attesa di una foto ricordo pre nascita), ma viene prescritta solo in casi di effettiva necessità e viene eseguita solamente da mani esperte.

Vista la presenza degli ultrasuoni, è vivamente consigliato non continuare a sottoporre il bebè a continue ecografie per il solo fine di avere una vasta collezione di foto o video.

 

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