Imparare le tabelline può essere una sfida complicata per i bambini e i loro genitori, che si presenta durante la scuola primaria. Sono disponibili molte tecniche, sia divertenti che impegnative, ma il vero ostacolo rimane sempre lo stesso: memorizzarle. Ma le tabelline sono importanti ed è necessario conoscerle, sia in ambito scolastico che nella vita quotidiana. Un approccio ludico potrebbe essere la chiave per aiutare il bambino a superare l’ostacolo, anche durante le attività svolte a casa. Gli esperti suggeriscono che giocare sia un metodo efficace e divertente, in linea con le teorie e le metodologie didattiche più recenti.
Cos’è la tavola pitagorica
La tavola pitagorica è una matrice di numeri naturali caratterizzata dal fatto che il valore che si incontra nella posizione individuata dalla riga orizzontale e verticale è il frutta della moltiplicazione dei numeri stessi. La tavola pitagorica è uno strumento comune per eseguire moltiplicazioni decimali a mano. Composta da una matrice di 10 righe e colonne, ogni “tabellina” contiene i risultati della moltiplicazione tra numeri naturali fino a 100. Grazie alla proprietà commutativa della moltiplicazione intera, la tavola pitagorica è simmetrica.
Come insegnare le tabelline ai bambini
Uno dei metodi tradizionali più utilizzati per imparare le tabelline, prevede la memoria. Iniziare, cioè, a esercitarsi, ripetendole molte volte, un pò come si farebbe con i versetti di una poesia, iniziando da quelle più semplici per poi passare a quelle più complesse. Certo, si tratta di tanti numeri ed è necessario tanto impegno per impararli tutti e può capitare che i bambini, di fronte a questa mole di studio possano scoraggiarsi o perdere l’entusiasmo. Ma, per fortuna, esistono anche metodi alternativi per far imparare le tabelline che non richiedono la ripetizione mnemonica, ma si basano su tecniche di visualizzazione e associazione mentale. Questo approccio può risultare più divertente, leggero e anche più efficace per i piccoli alunni. Vediamone insieme alcuni:
– Attraverso la psicomotricità
Si tratta di un metodo utilizzato principalmente nelle scuole steineriane, e prevede l’insegnamento delle tabelline attraverso un metodo psicomotorio che coinvolge il movimento del corpo, associando ad ogni tabellina un gesto specifico per facilitarne l’apprendimento. Questa metodologia favorisce la sicurezza dei bambini nelle operazioni matematiche grazie alla ripetizione e all’assimilazione del ritmo di movimento personale.
– Con la musica
La musica, i versi e le filastrocche sono un ottimo strumento per aiutare i bambini a imparare le tabelline in modo divertente e coinvolgente. Ogi tabellina può essere abbinata a una canzone divertente, in rima, e rendere l’apprendimento più coinvolgente e stimolante per i bambini. Una filastrocca, ad esempio, molto utilizzata, e che troviamo molto utile, è la seguente:
Tre, sei, nove,
sono bianco di terrore.
Dodici, quindici, diciotto,
mi nascondo nel cappotto.
Ventuno, ventiquattro, ventisette,
sono messo alle strette.
Ecco il trenta vicino all’uscita,
Finalmente l’avventura è finita!
(Monica Bertacco)
– Applicazioni su smartphone e tablet
Oggi, i tablet e i dispositivi sono presenti ovunque e possono essere utilizzati come strumento di supporto per l’apprendimento. Possiamo supportare i nostri figli nell’apprendimento delle tabelline e dei calcoli utilizzando applicazioni interattive con una grafica coinvolgente che li aiuteranno a memorizzare in modo divertente.
Come ripassare le tabelline insieme
Una volta imparate le tabelline, è giusto continuare a esercitarsi per non perdere la dimestichezza. Per evitare di rendere questa routine noiosa, è possibile ripassare le tabelline sotto forma di gioco, partendo dai tradizionali giochi di carte alle attività motorie come cacce al tesoro e percorsi a ostacoli che coinvolgono l’uso delle moltiplicazioni.
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