La maternità è un tema complesso e dibattuto da sempre. Mentre alcune donne si sentono realizzate diventando madri, altre non hanno questo desiderio e entrambe le scelte vanno rispettate. Il diritto di decidere sulla propria gravidanza è stato conquistato grazie a grandi lotte e manifestazioni. È importante rispettare questa scelta, che spesso deriva dalla difficoltà di affrontare una gravidanza indesiderata, un problema che ogni anno coinvolge milioni di donne in tutto il mondo. Nel nostro paese, la Legge 194/78 regolamenta l’interruzione volontaria gravidanza entro i primi 90 giorni (che corrisponde a circa 9 settimane di gravidanza) per motivi di salute, economici, sociali o familiari. La legge descrive le procedure da seguire in caso di richiesta di interruzione della gravidanza ed è in vigore dal 1978.
IVG: interruzione volontaria di gravidanza
La legge prevede che l’Ivg sia disponibile dopo i primi 90 giorni di gravidanza e richiede la richiesta personale della donna. Nel caso delle minorenni, è necessario il consenso del tutore o del responsabile legale. La pratica dell’Ivg non deve essere utilizzata come metodo di controllo delle nascite e il medico incaricato dell’intervento deve fornire alla paziente tutte le informazioni necessarie, per essere sicuro che la donna abbia compreso le conseguenze della scelta che sta per compiere.
Come abortire volontariamente
Ovviamente, in questo articolo si sta parlando di situazioni dove la donna sceglie volontariamente di abortire, cioè di non portare avanti la gravidanza. Una scelta che può avvenire per diversi motivi e anche in tempi stretti, visto che l’interruzione di gravidanza deve avvenire entro la 9 settimana di gravidanza. Tra le modalità regolamentate per l’aborto in Italia, troviamo le seguenti fasi:
- Colloquio: prima di procedere con l’interruzione della gravidanza, si deve svolgere un colloquio informativo e conoscitivo per accertarsi che la scelta compiuta dalla donna sia una sua volontà.
- A questo punto, prima di recarsi presso la struttura dove effettuare l’interruzione, bisognerà portare con se i propri documenti e tutti i referti che si hanno sullo stato di gestazione attuale.
- In alcuni casi, la donna ha la possibilità di scegliere come effettuare l’aborto, tra cui l’utilizzo della pillola abortiva che prevede due dosi del farmaco intervallate da 24-48 ore per indurre l’interruzione della gravidanza oppure sarà necessario ricorrere a un intervento chirurgico.
- Dopo un aborto, è importante seguire alcune precauzioni per evitare infezioni. Evita di usare tamponi o assorbenti interni e limitati a lavarti esternamente senza fare lavande vaginali. Inoltre, cerca di evitare rapporti sessuali per almeno 20 giorni e valuta attentamente il tuo stato di salute locale e le possibilità di una nuova gravidanza durante questo periodo.
- Sarebbe opportuno anche farsi seguire da uno specialista per elaborare la scelta intrapresa.
Quanto costa l’IVG?
Se si sceglie di sottoporsi all’intervento in strutture pubbliche autorizzate, non ci sono costi aggiuntivi oltre a quelli dei farmaci prescritti successivamente. Tuttavia, se si opta per una clinica privata, è importante informarsi preventivamente sui costi.