Quando si sta per diventare madri, questo è sicuramente uno dei dubbi che assale maggiormente. È giusto dare il ciuccio al proprio figlio? Per anni, abbiamo assistito a molte leggende e amplificazioni, sia in un verso che nell’altro, riguardo questo argomento. Cerchiamo ora di illustrare i pro e i contro dei ciucci. Così da aiutare le future mamme a fare la scelta migliore.
Ciucciotto neonato: cosa c’è da sapere
L’utilizzo del ciuccio nei primi mesi di vita è tutt’ora un aspetto molto dibattuto.
A riguardo sono due le posizione che si contrappongono:
- da un lato i sostenitori dell’allattamento al seno che ritengono il ciuccio una cattiva abitudine. Secondo loro, dare il ciuccio a un bambino è più un esigenza della mamma che del bambino in se,
- dall’altro lato c’è chi sostiene che utilizzato nel modo giusto il ciuccio possa essere un supporto utile per le neomamma, sia in caso di allattamento esclusivo al seno che in caso di allattamento misto o artificiale. Se il lattante sente l’esigenza di succhiare più di quanto non faccia al seno o con il biberon durante i pasti il ciuccio è lo strumento più adatto a soddisfare questo bisogno. Alcuni dati degli ultimi anni, inoltre, indicano il succhietto come un utile alleato nella prevenzione della morte in culla.
Per i neonati succhiare è un riflesso primario di cui hanno bisogno per nutrirsi e idratarsi, ma per moltissimi lattanti è anche un modo per calmarsi e rilassarsi.
Ciuccio neonato: quale materiale scegliere?
I succhietti sono composti da 2 parti: la tettarella, che viene introdotta in bocca, e lo scudo che si appoggia sulla parte esterna delle labbra del bambino. È importante che lo scudo abbia una dimensione che non consenta al bambino di mettersi tutto il ciuccio in bocca. I ciucci possono essere di due materiali:
- silicone, resiste bene alla sterilizzazione senza alterarsi, pertanto è più indicato nelle prime fasi della vita, in cui l’igiene è estremamente importante; d’altro canto, essendo un materiale abbastanza fragile, sarebbe meglio evitarlo quando il bambino comincia a mettere i denti, poiché potrebbe staccarne dei pezzetti e ingerirli
- caucciù, è meno consigliabile nei primi mesi, poiché è un materiale poroso, che assorbe maggiormente i sapori e può essere più facilmente contaminato da batteri e funghi, mentre è preferibile per i bimbi dai 4-6 mesi in poi, che hanno meno problemi di tipo igienico ma possono mordicchiarlo meglio quando spuntano i primi dentini e trarne maggior soddisfazione.
Ciuccio neonato: quale forma scegliere?
Le forme disponibili sono tre:
- anatomica, a forma di goccia schiacciata e ricurva verso l’alto. Negli ultimi anni risulta il più consigliato, vista la forma che sembra adattarsi meglio al palato del bambino
- a ciliegia, più simile al capezzolo materno.
- a goccia, ha una forma allungata e simmetrica.
Le tre misure presenti in commercio sono: una per i neonati, una per i bambini dai 4 o 6 mesi in su e una per i bambini dai 12 o 16 mesi in su. È importante ricordare che i succhietti vanno cambiati spesso e, soprattutto quando il bambino inizia mettere i destini, bisogna controllare che la gomma della tettarella non presenti lacerazioni.
Quando e come si può dare il ciuccio
- Se si allatta al seno è bene aspettare che l’allattamento sia ben avviato e consolidato prima di offrire il ciuccio. Mediamente sono necessarie 3-4 settimane.
- Utilizzare il ciuccio al momento dei pisolini diurni o durante sonno notturno riduce il rischio di morte improvvisa del lattante ( SIDS).
- Non si deve utilizzare il ciuccio come strumento per sostituire o posticipare un pasto, è bene proporlo solo quando si è sicuri che il bimbo non abbia fame.
- Non bisogna insistere nei momenti in cui il bambino lo rifiuta e non bisogna intingerlo in sostanze edulcoranti come miele o succhi di frutta.
- E’ bene controllare che il ciuccio acquistato sia lavabile in lavastoviglie o che venga sterilizzato in acqua bollente prima che il bambino lo utilizzi. Fino ai 6 mesi è importante che il succhietto venga sterilizzato spesso per evitare infezioni. Dopo i 6 mesi è sufficiente lavarlo bene e sciacquarlo con acqua corrente.
- E’ consigliabile acquistare più di un ciuccio dello stesso modello per averne uno di ricambio a disposizione nel caso venga perso o cada sul pavimento o per strada proprio nel momento in cui se ne ha più bisogno.
- Non usate la tettarella del biberon come ciuccio: se il bimbo succhia molto forte la tettarella può uscire dall’anello di plastica e, non avendo lo scudo ad impedirne l’aspirazione nel cavo orale, può provocare soffocamento.
- Non si deve mai legare il ciuccio alla sponde della culla né intorno al collo o al polso del bimbo: può essere molto pericoloso (rischio di soffocamento).
- Bisogna essere preparati ai risvegli notturni. Se il bambino si abitua a dormire succhiando il ciuccio può capitare che si svegli quando di notte lo perde. Fino a quando non sarà abbastanza grande per cercarlo e recuperarlo da solo bisognerà essere disposti a svegliarsi e a recuperarlo per lui.
Quando smettere il ciuccio? Dopo i 10-12 mesi la scelta migliore…
Quand’è il momento di smettere col ciuccio? I pediatri concordano che gli svantaggi cominciano ad essere superiori ai benefici oltre i 10-12 mesi di età, specie se l’uso è intensivo. Il primo inconveniente è che il ciuccio potrebbe favorire l’insorgenza di otiti: il meccanismo non è ancora chiarito, ma si ipotizza che la suzione prolungata favorisca il reflusso di secrezioni nasofaringee all’interno della tuba di Eustachio. Inoltre, potrebbero insorgere anche problemi nel linguaggio, impedito, o comunque reso più difficoltoso, dal ciuccio tenuto in bocca.
Come aiutare i bambini a separarsi dal ciuccio?
Quando si decide di provare a togliere il ciuccio è importante non farlo in modo drastico, bensì graduale. È importante lodare il bambino tutte le volte che riesce a farne a meno, al contrario il bambino non va punito se mostra difficoltà nella separazione. Proponete attività che coinvolgano il bambino e che lo tengano occupato. Nei casi in cui la suzione del ciuccio o delle dita rischi di provocare una deformazione del palato importante, il vostro ortodonzista potrà aiutarvi con l’applicazione di dispositivi che impediscano fisicamente il protrarsi di questa abitudine.