Il progesterone in gravidanza è basilare per aiutare l’utero ad accogliere e proteggere l’embrione.
Diverse sono le funzioni di questo ormone, molte le caratteristiche che apporta quando rimane ai suoi livelli ottimali, a volte una mamma in dolce attesa ha bisogno di assumerlo e può avere effetti collaterali.
Quali sono i livelli del progesterone in gravidanza? Quando e in che modalità è necessario assumere progesterone in gravidanza? In questo articolo troverai le risposte a queste domande e molto altro.
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Progesterone in gravidanza a cosa serve
Il progesterone in gravidanza serve e il suo ruolo è fondamentale.
Infatti questo ormone steroideo assicura la regolarità del ciclo mestruale e. di conseguenza, ha un ruolo chiave nel concepimento, che nelle prime settimane e nell’ultimo periodo della gravidanza, è strettamente correlato al rischio di un parto prematuro.
Il progesterone è prodotto dalla corticale del surrene e dal corpo luteo, ma durante la gravidanza viene prodotto anche dalla placenta.
- Fase follicolare e Fase luteale
Anche se così importante, sparisce completamente nella fase follicolare del ciclo mestruale, aumentando invece nella fase luteale e si abbassano nel momento in cui l’ovulo non viene fecondato da parte dello spermatozoo.
Le mestruazioni sono determinate proprio dall’abbassamento dei livelli di progesterone quando non avviene la fecondazione.
Il suo ruolo in gravidanza è preparare l’utero ad accogliere l’embrione, ma anche proteggerlo durante tutti i 9 mesi di gestazione. I suoi livelli continuano ad aumentare durante la gravidanza impedendo così una nuova ovulazione ( assenza di ciclo mestruale).
In una donna in cerca di una gravidanza, tenere monitorato il progesterone può aiutarla a valutare la fertilità o la sospetta infertilità, mentre in una donna incinta la misurazione di questo ormone permette di verificare se il bambino in grembo sta crescendo.
I livelli del progesterone in gravidanza aiutano a capire se la gestazione sta andando bene: non devono essere né troppo alti né troppo bassi.
Quindi qual è il ruolo – più nel dettaglio- del progesterone in gravidanza, i livelli giusti, e quando e in che modo è necessario assumerlo, e gli effetti collaterali?
Progesterone in gravidanza valori
Il progesterone in gravidanza, quindi, prepara l’utero ad accogliere l’embrione dopo concepimento.
Questo ormone continua a proteggere l’embrione, poi feto e poi bambino, per tutta la gravidanza, come?
Stimolando l’alimentazione dei vasi sanguigni dell’endometrio, facendo in modo che il feto possa ricevere il nutrimento giusto, ostacola le contrazioni che potrebbero portare ad espellerlo dall’utero.
Nel momento in cui la placenta si è formata, la produzione di progesterone aumenta e i suoi livelli rimangono alti fino al parto.
- Durante la fase follicolare i livelli di progesterone sono bassi
- Durante la fase luteale i livelli possono andare da 1,2 a 15,9 ng/mL.
- Nel 1° trimestre di gravidanza i valori devono essere compresi tra 2,8 e 147 pg/mL;
- nel 2° trimestre di gravidanza tra i 22 e i 95 pg/mL.
- nel 3° trimestre di gravidanza i livelli di progesterone devono rientrare tra i 28 e i 242 pg/mL.
Se nella donna si riportano livelli bassi di progesterone nelle prime settimane di gravidanza, il rischio di un aborto spontaneo è alto.
Se i livelli sono troppo bassi prima ancora di rimanere incinta, lo stesso concepimento risulterà difficoltoso.
Se si ha un ciclo mestruale irregolare, è meglio sottoporsi a un prelievo per tenere monitorato l’ormone.
Ovuli di progesterone in gravidanza, quando vanno presi?
Se nelle prime settimane di gravidanza, durante l’ecografia, viene fuori che c’è un lieve distacco della placenta o sono presenti delle perdite di sangue, il ginecologo prescriverà del progesterone: aumentando i livelli di questo ormone, infatti, si favorirà l’impianto dell’embrione nell’utero e il suo accoglimento.
Attenzione, è comunque il medico a prescriverlo, e non tutti concordano sui benefici della sua somministrazione, perché potrebbe falsare le diagnosi, non facendo risultare un aborto già avvenuto. Occorre quindi ascoltare ciò che propone il medico!
Nel caso in cui tu dovrai prendere del progesterone, l’assunzione non andrà oltre le prime settimane di gravidanza, quelle che hanno un rischio di aborto più alto: smetterai di assumere l’ormone quando la placenta sarà in grado di produrlo da sola.
La somministrazione può avvenire sotto forma di ovuli da prendere per via vaginale, oppure compresse da assumere per via orale o iniezioni intramuscolari.
Progesterone in gravidanza effetti collaterali. Rischio di parto prematuro?
Il progesterone in gravidanza si dimostra molto utile per prevenire il rischio di un parto prematuro.
Secondo numerosi studi, la somministrazione di progesterone aiuterebbe anche in caso di gravidanze a rischio perché minacciate da carenza di luteina e fattori immunologici.
E risulta utilissimo anche per ritardare il parto nelle donne con minaccia di parto prematuro e a travaglio già iniziato.
Effetti collaterali:
- emicrania e cefalea,
- insonnia e irritabilità,
- nausea e vertigini,
- alterazioni della libido e disturbi mestruali
- perdite vaginali,
- acne o orticaria.
- dolori nella zona del basso ventre
- aumento di peso e ritenzione idrica
Ricordiamo che l’assunzione di progesterone può avvenire solo durante il primo trimestre di gravidanza: nei trimestri successivi potrebbe portare a ittero colestatico o malattie epatocellularie.
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