Il retinoblastoma è un tumore dell’occhio, che colpisce la retina ed è molto comune in età pediatrica. Si tratta di un tumore che, se diagnosticato in tempo, guarisce nel 95% dei casi.
Retinoblastoma pediatrico cos’è
Il retinoblastoma pediatrico è un tumore maligno dell’occhio, molto comune nei bambini, solitamente si manifesta entro i primi due anni di vita del bambino. Nella maggior parte dei casi interessa un solo occhio, ma in casi già rari, può coinvolgerli entrambi. Le cause possono essere ereditarie o sporadiche.
Retinoblastoma pediatrico quanto è diffuso
Secondo i dati resi noti dall’AIRC, si registrano circa 1 caso ogni 18.000-20.000 nuovi nati. Secondo i dati dell’Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM), il retinoblastoma pediatrico rappresenta il 3% circa dei casi di tumore registrati in Italia nella fascia di età 0-14 anni. La maggior parte di questi tumori si presenta nel corso dei primi anni di vita per poi praticamente scomparire nell’età pediatrica più avanzata. Non ci sono differenze di incidenza tra maschi e femmine.
Retinoblastoma pediatrico sintomi
I sintomi del tumore variano a seconda dello stadio in cui il tumore versa. Inizialmente, potrebbe addirittura essere asintomatico. Comunque, i sintomi ricollegabili al retinoblastoma pediatrico sono:
- la leucocoria o riflesso bianco della pupilla, detto anche “occhio di gatto amaurotico“. Ci si accorge di questo riflesso quando la pupilla viene colpita dalla luce, e la parte centrale dell’occhio, invece di apparire rossa a causa dei vasi sanguigni presenti, appare bianca. Capita spesso, infatti, che i genitori si rendano conto di questo riflesso bianco nelle foto scattate con il flash. Non trattandosi, ovviamente, di un test attendibile, si consiglia, in caso di dubbio di accompagnare il bambino da un medico che effettuerà un semplice esame dell’occhio.
- strabismo
- problemi di vista
- occhio dolorante
- aspetto dell’occhio diverso dal normale
Cura
Nel caso in cui si sospetti il retinoblastoma, è necessario rivolgersi subito al pediatra o a un oculista. Dopo una prima visita dove verranno valutati, sia l’anamnesi familiare che i segnali e sintomi de paziente, sarà lo specialista oftalmologo oncologo pediatra a decidere di eseguire esami di approfondimento per confermare o escludere questa diagnosi.