La varicella è una malattia infettiva causata dall’herpes zoster virus (HZV). Si tratta di uno degli otto herpes virus riconosciuti (tra gli altri troviamo quelli che causano la mononucleosi e la sesta malattia). Questa malattia è facilmente riconoscibile da noi mamme per la comparsa di vescicole sparse per tutto il corpo del bambino (le cosiddette bolle di varicella). Dopo il contagio, il virus rimane nel nostro organismo per tutta la vita (nei nervi periferici). Nel 10% delle persone ricompare dopo i 50 anni con il cosiddetto “fuoco di Sant’Antonio”, caratterizzato da vescicole in una sola zona del corpo (solitamente il torace).
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Varicella contagio
Si tratta di una malattia estremamente contagiosa. Il contagio avviene attraverso il contatto con la saliva del malato o per contatto diretto con il liquido che fuoriesce dalle vescicole quando si rompono.
Varicella sintomi
Lo stadio iniziale di questa malattia, 14-20 giorni dopo il contagio, presenta la comparsa di febbre, malessere, inappetenza e mal di gola. Dopo altri 2 giorni si presenta il classico sintomo, ovvero la comparsa su tutta la pelle del bambino a partire dalla nuca e dal tronco di tante papule rosa pruriginose (a prima vista sono simili d’aspetto ai morsi di zanzara). Rapidamente queste papule si trasformano in vescicole che hanno l’aspetto di gocce d’acqua. In un secondo momento le vescicole si gonfiano fino a rompersi e poi si formano le croste. Se il bambino gode di buona salute, la malattia sarà di lieve entità, senza febbre e con scarso prurito.

Varicella incubazione
Dal momento del contatto con il bambino malato (spesso il contagio avviene a scuola) passano tra i 14 e 21 giorni prima che si manifesti la malattia. Dopo quattro giorni dall’inizio non compaiono né papule né vescicole. Dopo il settimo giorno restano solo le croste che cadono dopo 2 settimane lasciando in quei punti la pelle più chiara.
Varicella in gravidanza
Se una donna nel primo trimestre di gravidanza contrae la varicella può trasmetterla al feto (si parla allora di varicella congenita). Se il bambino nasce dopo sette giorni dall’esordio delle macchie da varicella sulla madre, il bambino svilupperà una grave forma di varicella che richiede cure immediate.
Varicella vaccino
Per i bambini di età inferiore ai 12 anni si applica una cura volta a diminuire il prurito forte a base di antistaminici e di paracetamolo per combattere febbre e malessere generale. Non bisogna mai somministrare ai bambini malati di varicella l’aspirina per le complicazioni e la possibilità di sviluppare la sindrome di Reye. Nei gravi più gravi e nei ragazzi adolescenti si può ricorrere a farmaci antivirali come acyclovir, somministrato nelle prime 24 ore successive alla comparsa delle vescicole.
Il vaccino per la varicella è molto efficace. Viene somministrato o da solo o insieme al vaccino per morbillo, rosolia e parotite. Ai bambini vaccinati compare solo una lieve febbre e una lieve reazione cutanea. Questa vaccinazione è obbligatoria in Italia per tutti i bambini nati dal 2017. Secondo le normative vigenti, un bambino che ha contratto la varicella può tornare a scuola dopo 7 giorni dalla comparsa dell’esantoma.
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