Vbac: cos’è, quando si può fare e quando no

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La decisione tra parto naturale o cesareo dipende dalle condizioni cliniche della madre e dal benessere del bambino, entrambi prioritari. Nonostante alcuni pregiudizi, il parto cesareo non è inferiore al naturale e può essere necessario per garantire la salute di madre e figlio. Il parto cesareo è un intervento chirurgico vero e proprio, tanto che anche la convalescenza post parto prevede tempi e attenzioni più lunghe. Sono sempre di più le mamme che, dopo aver dato alla luce il proprio bambino con parto cesareo, sentono il desiderio, nella successiva gravidanza di poter partorire naturalmente. Questo anche perché in generale, il parto vaginale è considerato più sicuro rispetto al parto cesareo poiché si basa sulle condizioni fisiologiche del corpo e dovrebbe essere preferito quando possibile. Un tempo si pensava non fosse possibile, cioè dopo un primo parto cesareo, anche il seguente avrebbe dovuto seguire lo stesso iter, ma oggi gli studi dimostrano una versione diversa. Prende il nome di VBC, parto naturale dopo cesareo. Scopriamo insieme in cosa consiste e quando è possibile.


Vbac: cos’è

VBAC, letteralmente vaginal birth after Csection cioè parto vaginale dopo parto cesareo. Al di la del passato, oggi è ampiamente riconosciuto che una donna in gravidanza dopo cesareo dovrebbe avere accesso alla scelta del VBAC, sulla base di evidenze scientifiche e raccomandazioni internazionali. Ginecologi e ostetriche informati hanno il dovere di evitare di diffondere allarmismi ingiustificati su questo dibattuto e delicato argomento.

Quando è possibile

Per completezza di informazioni, è giusto sottolineare che non tutte le situazioni sono uguali e che non tutte le mamme possono optare per un parto naturale dopo una precedente cesareo, poiché in alcune situazioni la gravidanza stessa può complicarsi e in altre l’ospedale scelto potrebbe non avere le risorse o l’esperienza necessarie. Sicuramente, la situazione è più delicata, anche a causa della cicatrice presente nell’utero dopo parto cesareo delle donne che hanno subito un taglio. Questa cicatrice, anche se rimarginata, può rompersi durante le contrazioni del travaglio. Insomma, partorire naturalmente dopo un parto cesareo è possibile, ma la decisione deve essere presa dal ginecologo, considerando la salute e il benessere della madre e del bambino come priorità assolute.

Quanto bisogna aspettare dal parto cesareo precedente?

In Italia non esiste una normativa nazionale che stabilisca un tempo minimo tra cesareo precedente e parto vaginale. Tuttavia, in generale si ritiene che sia necessario attendere almeno un anno e mezzo.

Possibili rischi

La chirurgia cesareanica ha fatto grandi progressi negli anni, migliorando la cicatrizzazione uterina e riducendo i rischi di rottura dell’utero durante una VBAC. Gli studi hanno dimostrato che il rischio è notevolmente ridotto grazie a queste innovazioni mediche. La Vbac non è raccomandata in presenza di tre cesarei precedenti, rottura uterina pregressa, chirurgia del precedente cesareo obsoleta o patologie mediche/ostetriche. È importante avere un piano d’emergenza per il taglio cesareo.

Quanti cesarei si possono fare?

In genere, una donna può subire circa tre o quattro tagli cesarei durante la sua vita.

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