Ecco una domanda che attanaglia i neo genitori da sempre, soprattutto adesso che sta per arrivare la stagione estiva. Si o no al gelato ai bambini? Scoprite tutto quello che c’è da sapere sulla sua sicurezza e sui gusti più adatti per i più piccoli.
Bambini e gelato: connubio possibile?
Il gelato non dovrebbe essere considerato solo come una ricompensa o un cibo da consumare per svago, ma piuttosto come un alimento con elementi nutritivi e proteici che richiede un consumo graduale e ponderato. Per garantire una scelta consapevole del gelato da offrire ai bambini, è importante conoscere le differenze tra il gelato artigianale e quello industriale. Tuttavia, bisogna tenere presente che l‘eccesso di zucchero può essere dannoso per i più piccoli e quindi è consigliabile limitarne il consumo. Se, però, nella globalità si segue un’alimentazione equilibrata, un gustoso gelato artigianale non rappresenta alcun rischio per la salute dei bambini. La parola d’ordine è moderazione.
A che età si può dare il gelato per la prima volta
Per far assaggiare il gelato ai bambini piccoli, è consigliabile aspettare l’anno di vita e scegliere ingredienti sicuri ed igienici. Su questo, possiamo affermare che gelato industriale viene sottoposto a una serie di controlli rigorosi per garantire la sicurezza igienica del prodotto, le stesse che deve seguire anche una gelateria artigianale. Inoltre, bisognerà tenere sotto controllo le calorie, meglio optare per gusti a base di frutta anziché panna, da gustare all’interno di una coppetta. Oppure, per chi vuole, c’è anche la possibilità di prepararlo direttamente in casa, così da tenere sotto controllo gli ingredienti e la preparazione
Quante volte a settimana si può consumare
Per un bambino che non presenta problemi di peso e non è a rischio obesità, è consigliabile limitare il consumo di gelato a un massimo di tre volte alla settimana e alternarlo con altre merende salutari e leggere.
Attenzione alle allergie
Al di la delle calorie, bisogna anche prestare attenzione alle allergie che possono scaturire dagli ingredienti presenti nel gelato. Per i bambini con allergie alimentari, è possibile richiedere gelati senza gli ingredienti che li scatenano. In questo modo possono gustare un dolce fresco e delizioso senza compromettere la loro salute. Per garantire la sicurezza dei bambini allergici, è importante controllare attentamente le etichette degli ingredienti prima dell’acquisto e prima di consumarli.
Spesso si usa il termine “iperattivo” per descrivere un bambino molto vivace, ma è importante distinguere tra la normale attività dei bambini e la sindrome dell’ADHD. La vivacità è una caratteristica comune nei bambini, che li porta a divertirsi all’aria aperta e rimanere in movimento. Tuttavia, può essere difficile distinguere tra la vivacità normale e i sintomi di un disturbo comportamentale se non si conosce il significato dei termini corretti. Ecco perchè cercheremo di spiegare in parole semplici la differenza tra le due condizioni. Quindi, come distinguere iperattività e vivacità nei bambini?
Sindrome dell’iperattività o sindrome da deficit dell’attenzione ADHD
Il disturbo comportamentale dell’iperattività nei bambini si manifesta con difficoltà di attenzione, coordinazione, percezione, linguaggio e memoria. Interessa circa il 3-5% dei bambini ed è caratterizzato da una serie di disturbi associati, tra cui il deficit dell’attenzione che risulta essere il principale. Molti individui affetti da ADHD presentano difficoltà sia di disattenzione che di iperattività e impulsività, ma ci sono anche casi in cui le problematiche si limitano alla sola disattenzione. Insomma non è proprio semplice riuscire a individuare questo disturbo comportamentale, proprio perchè le variabili sono veramente tante. È importante distinguere tra la normale agitazione infantile e l’iperattività, che è una condizione medica specifica, visto che, come anticipato, il termine iperattività viene spesso abusato e utilizzato erroneamente per descrivere bambini che sono semplicemente vivaci.
Sintomi
Tra i comportamenti ricorrenti nell’iperattività nei bambini e adolescenti, si riscontra una facile distrazione e maggiore difficoltà nel portare a termine un’azione senza distrarsi prima di portarla a termine. Inoltre, si evidenzia l’incapacità di rimanere immobili per un lungo periodo di tempo.
Come si distingue da un bambino vivace
Come ripetuto più volte, solo un esperto può veramente effettuare una diagnosi corretta. Ma, tra gli elementi e i comportamenti da tenere sotto controllo vi è anche la capacità di autoregolazione. È forse l’aspetto principale che distingue un bambino vivace da uno iperattivo. Quest’ultimo presenta comportamenti impulsivi persistenti per un periodo prolungato anche di diversi mesi, evidenziando una mancanza di autocontrollo.
A chi rivolgersi
La diagnosi dell’ADHD non è facile, poiché il comportamento vivace dei bambini spesso viene confuso con l’iperattività. Tuttavia, esistono sintomi specifici che devono essere monitorati e sarebbe consigliabile consultare un pediatra per una diagnosi accurata a partire dai 3 anni di età. È importante consultare un esperto per la diagnosi e il trattamento dell’iperattività, in modo da valutare accuratamente i sintomi e trovare la terapia più adatta.
Le visite e i controlli dei bambini sono fondamentali per il loro benessere, ma spesso ci sfuggono alcune scadenze importanti. Ecco una guida utile per non dimenticare nessun appuntamento importante, come ad esempio la visita oculistica. Vi siete mai chiesti a che età è necessario farla e come capire se il vostro bambino ne ha bisogno? Di seguito, troverete le risposte alle vostre domande.
Visita oculistica bambini: ecco perché è importante
Come anticipato, è importante sottoporre i bambini a visite di controllo fin dalla prima infanzia, senza aspettare necessariamente che si presentino segnali da approfondire. Stesso discorso per gli esami della vista; fondamentale, per prevenire problemi oculari e preservare la loro salute visiva. Soprattutto quando i bambini sono ancora molto piccoli può risultare difficile capire se presentano delle difficoltà nella vista, per questo è giusto effettuare a prescindere dei controlli periodici, così che sia un esperto a valutare la condizione di salute.
Quando fare i controlli alla vista
Il primo controllo dovrebbe essere effettuato al momento della nascita, poi al compimento del primo anno di vita e a quello dei tre anni, ovviamente se nel frattempo non sopraggiungono sintomi importanti o problematiche da approfondire. Inoltre, è consigliato fare un controllo della vista prima di iniziare la scuola e poi ripeterlo ogni 2-3 anni. La salute degli occhi diventa sempre più importante con l’età e lo studio.
Come si svolge la visita
La visita deve essere effettuata da un medico oculista, che si occupi anche di bambini. La visita oculistica pediatrica si suddivide in due parti: valutazione ortottica ed esame del fondo dell’occhio. Quando i bambini sono molto piccoli, il medico dovrà fare affidamento solo sulla propria osservazione per valutare la vista del paziente, poiché non è possibile chiedere loro di leggere lettere o riconoscere forme. Il confronto delle dimensioni e delle forme dei due occhi sarà quindi fondamentale.
Quali sintomi non bisogna sottovalutare
Se è vero che i controlli regolari sono importanti, è anche vero che è necessario prestare attenzione ai segnali che i bambini danno durante i primi anni di vita. Secondo l’esperto, tra i comportamenti da tenere d’occhio, ci sono: mal di testa frequente, difficoltà nell’afferrare gli oggetti e inclinare la testa durante un’osservazione intensa.
La musica è un’ottima fonte di intrattenimento per i più piccoli e ci sono molte filastrocche famose che possono aiutare a farli divertire e rilassare. Ecco una selezione delle migliori canzoncine in rima per bambini.
L’importanza delle filastrocche
Le filastrocche e le canzoncine rappresentano un’importante strumento per lo sviluppo del cervello del bambino e l’acquisizione delle capacità motorie e cognitive. Non sono semplici frasi messe insieme per creare una melodia, ma un vero e proprio supporto educativo. Ecco perchè vi consigliamo di scegliere con cura quelle che deciderete di cantare ai vostri piccoli, perchè da esse apprenderanno e, perchè no, impareranno anche azioni, sequenze, da quanti giorni è composta una settimana, e così via. Le filastrocche sono una fonte importante che coinvolgerà i bambini, stimolando la creatività e l’immaginazione, oltre che il divertimento.
Ambarabà Ciccì Coccò
Ambarabà ciccì coccò tre civette sul comò che facevano l’amore con la figlia del dottore; il dottore si ammalò ambarabà ciccì coccò!
Batti, batti le manine
Batti batti le manine che adesso arriva papà e porta le caramelle e chi se le mangerà?!
Girotondo dei mesi
Girotondo sul nevaio, con gennaio e con febbraio e per marzo pazzerello girotondo con l’ombrello.
Girotondo al campanile con la Pasqua dell’aprile e per maggio ciliegino girotondo col cestino.
Giugno ai campi, luglio al mare girotondo da sudare. Fugge ai monti agosto in fretta girotondo sulla vetta.
Con settembre ottobre vola girotondo per la scuola e novembre, ecco, è già qui girotondo con gli sci.
Poi, vestito di Natale, fa dicembre il gran finale e saluta capodanno girotondo tutto l’anno.
Stella stellina
Stella stellina, la notte si avvicina, la fiamma traballa, la mucca è nella stalla, la mucca e il vitello, la pecora e l’agnello, la chioccia con i pulcini, la mamma coi bambini: ognuno ha la sua mamma e tutti fan la nanna.
Il parto richiede uno sforzo considerevole, ed è importante che la neo-mamma si prenda anche cura di sé stessa. Ma, nonostante la grande stanchezza allo stesso tempo c’è un forte desiderio di stringere tra le braccia il proprio bambino e stare a contatto con lui. Fino a diversi anni fa, durante il ricovero in ospedale post parto, il bambino aveva la possibilità di stare con la sua mamma durante le ore diurne, mentre la notte veniva portato alla nursery. Ma, l’importanza del contatto tra madre e figlio h24, sin dalle prime ore di vita del piccolo, è diventata una pratica molto diffusa, che prende il nome di rooming in.
Rooming in cos’è
Il rooming-in, ovvero tenere il neonato nella propria camera da letto fin dalle prime ore di vita del piccolo, è un comportamento naturale e istintivo che viene ora promosso anche in ospedale con la pratica dello skin to skin. Oggi, fortunatamente, molte strutture ospedaliere consentono alla madre e al bambino di essere riuniti nella stessa stanza fin dai primi momenti dopo il parto. Addirittura, alcuni ospedali e cliniche permettono anche la presenza del padre nei primi giorni. Questa pratica, chiamata Rooming in, prevede che il neonato rimanga nella stessa stanza della madre sin dall’inizio. Un approccio molto importanza per stabilire da subito il legame unico che poi li legherà per tutta la vita.
Quali sono i vantaggi
Numerosi studi hanno dimostrato che il rooming in può offrire importanti benefici sia alle mamme che ai neonati, fra cui la creazione di un profondo legame tra madre e figlio. La vicinanza tra mamma e bimbo fin dai primi istanti di vita è un istinto naturale. Lo scopo è quello di aiutare il neonato ad abituarsi gradualmente alla nuova vita. Immaginate un neonato che passa da un ambiente caldo, delimitato e ovattato a uno completamente nuovo, dove l’unico punto di riferimento rimane solo la sua mamma. Ma, studi dimostrano che il rooming-in, ovvero tenere il proprio bambino vicino, può avere benefici non solo per il piccolo, ma anche per la neomamma che ha così modo di stare vicino al neonato e dedicarsi all’allattamento su richiesta.
Con l’arrivo del caldo, aumenta la voglia delle mamme di portare i propri bambini a fare passeggiate all’aria aperta e godersi il sole. La pelle dei bambini è molto delicata e va protetta dai raggi solari, ma è importante seguire le precauzioni corrette e evitare quelle errate ancora diffuse. ad esempio, molte persone utilizzano ancora il lenzuolo sulla carrozzina per riparare dal sole, ma in realtà questa pratica potrebbe essere pericolosa. Scopriamo perché e scopriamo quali sono i metodi corretti per riparare i piccoli dal caldo.
Arriva il caldo: ecco cosa non dovete fare
Quando si ha un bambino piccolo, è importante mantenere una temperatura intorno ai 25 gradi e cercare di evitare le ore più calde. Tuttavia, a volte può essere necessario uscire anche in orari non ideali. Proteggere il bambino dal caldo mentre è nel passeggino richiede precauzioni specifiche per garantire una corretta ossigenazione, evitando di aumentare la temperatura del corpo con coperture inadeguate. Ecco perchè non bisogna mai pensare di ripararlo dal sole coprendo la carrozzina o il passeggino con un lenzuolo, anche se leggero.
I rischi:
Se il passeggino è coperto da un lenzuolo, la seduta si surriscalda a contatto con il corpo del bambino, causando fastidio al pannolino e calore agli arti inferiori.
Aumenta il rischio della SIDS
Non permette al genitore di avere sotto controllo i movimenti del bambino, in quanto non riesce a vederlo.
Ecco, invece, cosa potete fare
Anche se inizia a fare caldo non è giusto privarsi di una passeggiata con il bambino. Dunque, per uscire, in sicurezza, consigliamo di:
Vestire il bambino in base alla temperatura esterna, evitando di coprirlo eccessivamente per evitare il rischio di farlo sudare, considerando che si trova già a contatto con una seduta e un ambiente parzialmente chiuso.
Idratare il bambino costantemente, con acqua o latte
Lasciare al bambino la possibilità di avere un ricircolo di aria
Applicare sulla pelle del bambino una protezione solare (protezione solare totale)
Evitate di uscire nelle ore calde
Se, non potete evitare di uscire nelle ore calde, potete applicare sulla carrozzina o sul passeggino un ombrellino per riparare il piccolo dal sole
Con l’arrivo del caldo, i condizionatori diventano indispensabili per rinfrescare la casa. Ma come utilizzarli in presenza di bambini piccoli? Ecco alcuni consigli per garantire una convivenza sicura e serena.
Condizionatore e bambini
L’uso corretto del condizionatore in presenza di bambini non rappresenta un rischio per la salute, anzi può migliorare il comfort dell’ambiente domestico. Per utilizzare correttamente l’aria condizionata in famiglia, ecco alcuni consigli che potrebbero aiutare a evitare conflitti:
Regolare correttamente la temperatura
Per avere un ambiente confortevole, è sufficiente diminuire la temperatura di qualche grado rispetto a quella iniziale, senza doverla abbassare eccessivamente. La temperatura ideale in casa dovrebbe essere intorno ai 25 gradi e in caso di umidità si consiglia di deumidificare l’ambiente anziché condizionarlo.
Tenere i bambini lontani dal getto di aria
È importante non far stare i bambini proprio sotto il getto dell’aria. Tenete il bambino nella stanza rinfrescata dal condizionatore ma non in direzione del getto dell’aria.
Mantenere puliti i filtri
Per mantenere i condizionatori in buone condizioni, è importante pulire regolarmente i filtri. In base alla frequenza di utilizzo, si consiglia di eseguire la pulizia ogni due settimane. È un’operazione che potete fare tranquillamente da soli, perchè la rimozione dei filtri è facile: basta smontare gli split domestici ed eliminare lo sporco con un aspirapolvere o acqua corrente prima di farli asciugare (non sotto il sole) e reinserirli.
Arieggiare spesso la casa
Dopo aver raggiunto la temperatura ideale, è consigliabile tenere le finestre chiuse per evitare sprechi di energia, ma è sempre importante aerare la casa di tanto in tanto.
Il percorso dello svezzamento può essere emozionante, in quanto rappresenta una tappa importante per il bambino, ma anche spaventoso per i neo-genitori, soprattutto quando si tratta del rischio di soffocamento. È importante seguire un corso di pronto soccorso pediatrico per avere maggiori informazioni e sentirsi più sicuri durante questa fase delicata. È importante trovare un equilibrio tra dare fiducia al proprio bambino e intervenire quando necessario per gestire il cibo. Il momento che più spaventa un genitore è vedere il proprio bambino in difficoltà nella respirazione, quindi, è giusto conoscere la differenza tra soffocamento e gag reflex.
Cos’è il gag reflex e come riconoscerlo
Il gag reflex, che si presenta con conati di vomito e apparenti contrazioni del collo, in realtà è un riflesso automatico che aiuta i neonati a evitare il soffocamento. Questo meccanismo di difesa è stato donato dalla natura per garantire la sopravvivenza dei nostri piccoli. Durante lo svezzamento, può essere preoccupante osservare il proprio bambino avere difficoltà a deglutire. Tuttavia, è importante ricordare che il gag reflex è un riflesso naturale del corpo per evitare il soffocamento e non una situazione di pericolo. Sappiamo che sembra facile a dirsi, ma in questi casi non c’è bisogno di allarmarsi, proprio per evitare di spaventare il bambino. Bisogna lasciarlo fare, saprà gestire da solo questa situazione.
Gag reflex e soffocamento: differenze
La presenza del “gag reflex” nei bambini è un segno di salute e non di pericolo come potrebbe sembrare apparentemente ai genitori. Questo riflesso è particolarmente forte nei più piccoli a causa delle loro capacità limitate di muovere la lingua, masticare e deglutire. Ma, a questo punto, è normale chiedersi, quando è necessario intervenire se si vede il proprio bambino con difficoltà di deglutizione. La differenza principale è proprio nel suono. Il gag reflex, che è più rumoroso, è il più sicuro. Noterete il bambino vigile che cerca di gestire l’alimento che sta mangiando. Al contrario, durante il soffocamento, il bambino non emette alcun suono, ha gli occhi sbarrati e la pelle diventa gradualmente cianotica. In questo caso è assolutamente necessario intervenire con una manovra di distruzione delle vie aeree.
Il 2023 è l’anno dei ponti e rappresenta un’ottima occasione per trascorrere del tempo con la propria famiglia fuori città. Tuttavia, non dimentichiamoci di approfondire la storia e il significato di questi giorni festivi. Tra pochi giorni arriverà il 2 giugno, che quest’anno cade di venerdì. Quindi per coloro che hanno la possibilità di non lavorare nel weekend, ci saranno tre giorni consecutivi di relax. Esploriamo meglio il significato della festa del due giugno per poterlo spiegare ai nostri figli in modo semplice e trovare parole adatte per augurare una buona giornata alle persone a cui vogliamo bene.
Storia e origine: 2 giugno Festa della Repubblica Italiana
Il 2 giugno è una giornata celebrativa nazionale in Italia, istituita per commemorare la nascita della Repubblica Italiana dopo il referendum istituzionale del 1946. La celebrazione principale si tiene a Roma e la Festa della Repubblica Italiana è considerata uno dei simboli patri italiani. La cerimonia organizzata a Roma prevede la deposizione di una corona d’alloro in onore del Milite Ignoto all’Altare della Patria da parte del Presidente della Repubblica Italiana e una parata militare lungo via dei Fori Imperiali. Il 2 giugno è una data importante per l’Italia, poiché segna il giorno in cui gli italiani decisero di diventare una Repubblica costituzionale e abolire la monarchia. Questo giorno viene festeggiato come il compleanno della nostra Repubblica!
Si va a scuola il 2 giugno?
Mentre è importante capire il significato di questa festività, i bambini saranno felici di sapere che non andranno a scuola il 2 giugno e in alcuni casi anche il sabato successivo per godersi un lungo weekend.
Frasi da dedicare
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. (ART 1 della Costituzione Italiana)
L’Assemblea ha pensato e redatto la Costituzione come un patto di amicizia e fraternità di tutto il popolo italiano, cui essa la affida perché se ne faccia custode severo e disciplinato realizzatore. (Umberto Terracini)
La bandiera italiana è un vessillo di libertà conquistata da un popolo che – ha detto – si riconosce unito, che trova la sua identità nei principi di fratellanza, di eguaglianza, di giustizia. Nei valori della propria storia e della propria civiltà. (Carlo Azeglio Ciampi)
Bisogna che la Repubblica sia giusta e incorrotta, forte e umana: forte con tutti i colpevoli, umana con i deboli e i diseredati. Così l’hanno voluta coloro che la conquistarono dopo venti anni di lotta contro il fascismo e due anni di guerra di liberazione, e se così sarà oggi, ogni cittadino sarà pronto a difenderla contro chiunque tentasse di minacciarla con la violenza. (Sandro Pertini, Discorso di insediamento, 1978)
Il bilancio deve essere equilibrato, il tesoro ripianato, il debito pubblico ridotto, l’arroganza della burocrazia moderata e controllata, e l’assistenza alle nazioni estere tagliata, per far sì che Roma non vada in bancarotta. (Marco Tullio Cicerone)
L’alimentazione dei bambini richiede attenzione particolare, ma spesso la preparazione dei pasti prevede l’uso del soffritto che potrebbe non essere adatto ai più piccoli. Se volete sostituire il soffritto in modo più salutare, ma senza rinunciare al gusto e alla consistenza del piatto, potete provare a utilizzare un finto soffritto per bambini.
Soffritto tradizionale
Le buone forchette lo sanno, il soffritto è la base per molti piatti gustosi. Il soffritto è una preparazione culinaria base per molti piatti di carne o pesce, pasta e risotti, contorni e spezzatini. Si compone di grasso e verdure aromatiche fresche o secche. Solitamente si utilizza olio d’oliva, burro, lardo o pancetta come grasso principale. Ovviamente, già dalla descrizione si intuisce che non si tratta di un processo “leggero”, quindi potrebbe non essere adatto ai bambini. Ecco perchè, se questa è la vera ricetta, ne esistono diverse varianti. Da quella emiliana che prevede una base di sedano, carote e cipolla. In passato preparato con il burro, oggi l’olio d’oliva è la scelta più comune nella cucina emiliana, a quella veneta dove le sarde in saor, un piatto tradizionale veneto, richiedono l’uso abbondante di soffritto. Dopo aver fritto le sardine infarinate, vengono disposte in una pirofila insieme a strati di cipolla saltata nel soffritto e sfumata con aceto di vino bianco. Il piatto viene poi servito a temperatura ambiente.
Finto soffritto per bambini
Se siete alla ricerca di una preparazione più sana, ecco alcuni suggerimenti da seguire. Prendete una pentola antiaderente con fondo in ceramica e saltate le cipolle in acqua, anziché olio. Quindi, ecco qui la differenza principale della ricetta: utilizzare l’acqua invece dell’olio. Poi proseguite aggiungendo gli ingredienti come di consueto, e cuocete fino a che non si restringono. Infine, se volte, potete aggiungere un filo di olio extravergine d’oliva alla fine per un tocco di gusto extra. Il risultato permetterà di ottenere un soffritto più leggero e facile da digerire ma senza rinunciare al condimento dei piatti. Proprio da questo deriva anche il nome della ricetta: finto soffritto.
I bambini amano trasformarsi nei loro personaggi preferiti, e il trucco può essere un grande alleato per rendere ancora più realistica l’esperienza di gioco. Con attenzione ai dettagli, è possibile creare vere e proprie trasformazioni che stimolino la fantasia dei piccoli. Anche se può essere divertente per i bambini dipingersi il viso come preferiscono, è essenziale non sottovalutare l’importanza di utilizzare prodotti specifici che rispettino la loro delicata pelle. Quindi, se avete pensato a un trucco viso bambini per una ricorrenza, una festa, oppure semplicemente per passare un pomeriggio diverso dal solito, ecco alcuni consigli utili e idee originali per far divertire i più piccoli, ma non solo.
Quali prodotti utilizzare
Per garantire la sicurezza dei bambini, ma anche il divertimento, è importante scegliere prodotti adatti per la loro pelle. Soprattutto, ipoallergenici e facili da lavare, come ad esempio le matite colorate. Scegliere prodotti di trucco sani e sicuri può risultare difficile a causa della vasta gamma di opzioni disponibili. Per garantire l’utilizzo di prodotti naturali, è importante optare per quelli certificati e testati specificamente per la pelle dei più piccoli, rivolgendosi a negozi specializzati per feste o profumerie. Si tratta della pelle del vostro bambino, quindi non fidatevi della semplice scritta “prodotti anallergici” ma andate più a fondo, controllando sempre gli ingredienti e assicurandosi che non siano presenti sostanze derivanti dal petrolio, siliconi o profumazioni a base d’alcool. Per evitare errori, seguite questa regola: optate per prodotti testati dermatologicamente.
Idee e tutorial per il fai da te
Se l’opzione trucco è disponibile durante una festa di compleanno, il personale garantirà l’utilizzo di prodotti certificati. Il bambino potrà scegliere il personaggio a cui ispirarsi e voi genitori dovrete solo convincerlo a rimuovere il trucco alla fine della serata. Ma, se, invece, siete alla ricerca di tutorial e idee su come realizzare il trucco sul viso dei bambini, ecco alcuni suggerimenti:
come prima cosa, cercate sul web l’immagine scelta dal bambino, così da poterne visualizzare i tratti
prendete tutto il necessario e cominciate a regolarvi con le proporzioni dell’immagine scelta, anche in base alla dimensione del viso del bambino
tenete conto dell’età del bambino, più è piccolo meno avrà pazienza nello stare fermo durante il trucco
prestate molta attenzione quando si applica il trucco nella zona degli occhi dei bambini per evitare irritazioni e possibili contatti involontari con le mani
Una volta tenuto conto di ciò, ecco alcuni passaggi da seguire per i trucchi più diffusi:
Trucco viso farfalla
È sicuramente tra le immagini più richieste, soprattutto dalle bambine. E, fortunatamente, è anche relativamente facile. Per creare un look da farfalla, potete decidere se impegnare tutto il viso oppure disegnare una piccolina sulla fronte. Nel primo caso, potete iniziare dipingendo le ali di farfalla intorno agli occhi e sulle guance e tracciare le antenne sulla fronte. Potete impreziosire il tuto con glitter e brillantini.
Trucco viso tigre
Iniziate aiutandovi con una spugnetta o un pennello per spalmare sul viso il trucco arancione. Successivamente, utilizzate il giallo al centro del viso sulle guance, sulla fronte e sul mento e con le dita create l’effetto movimento del pelo.
Trucco viso spider man
Potete iniziare inumidendo la spugnetta e applicando il trucco rosso uniformemente su viso e collo, evitando gli occhi che dovranno essere cotonarti di bianco. Infine, prendete un pennello sottile per disegnare l’effetto ragnatela con il trucco nero.
Trucco viso coccinella
Si tratta di una maschera molto richiesta. Iniziate disegnando le con ali rosse con i puntini neri sugli occhi e le antenne sulla fronte. Per i bambini più piccoli, invece, potete optare per un trucco più veloce. Ad esempio, disegnare un puntino nero sul nasino e un pò di rosso sulle guance
Il momento della nascita del proprio bambino è un’esperienza emozionante ma anche preoccupante. Si desidera conoscere il proprio figlio e assicurarsi che tutto vada bene, ma si prova anche la paura per il dolore del parto, comune a tutte le donne in attesa. Per le future mamme, l’attesa del parto può essere fonte di ansia e preoccupazione. Internet è spesso il primo punto di riferimento per trovare informazioni utili su questo momento così importante della vita. Tuttavia, la mole di domande e dubbi che si possono avere rendono necessaria una ricerca attenta e mirata per arrivare preparate al grande giorno. Non c’è un modo preciso per prevedere il dolore del parto, ma è fondamentale prepararsi adeguatamente e conoscere le tecniche per alleviarlo. Tra queste, si sta diffondendo sempre di più, la digitopressione. Scopriamo insieme cos’è e come può alleviare il dolore durante il parto.
Il parto naturale è doloroso?
Ogni donna affronta il parto in modo unico e personale, quindi è importante evitare di chiedere ad altre donne di raccontare la loro esperienza o cercare video online per prepararsi al parto. Invece, è corretto concentrarsi su come gestire il dolore in base alle proprie esigenze individuali. Mentre ci si prepara ad affrontare una situazione difficile, è importante mantenere una prospettiva positiva e ricordare che esiste assistenza professionale disponibile per aiutare a gestire il dolore e la paura. Inoltre, informarsi sulle diverse opzioni di alleviamento del dolore può essere utile nella scelta della migliore soluzione per sé stessi.
La digitopressione cos’è
La digitopressione è una tecnica di massaggio millenaria che consiste nella pressione delle dita su specifici punti del corpo, ritenuti collegati ai vari organi come nella pratica dell’agopuntura. La tecnica di massaggio sviluppata nel XX secolo dai massaggiatori orientali è oggi molto diffusa nelle famiglie giapponesi, poiché i suoi sostenitori affermano che può portare benefici al benessere generale e stimolare le difese dell’organismo. Ma, come può adattarsi e portare dei vantaggi durante il parto? Scopriamolo insieme.
Ricorrere alla digitopressione durante il parto
La digitopressione è una tecnica che può aiutare a ridurre il dolore del parto e migliorare l’efficacia delle contrazioni, utilizzando diversi punti lungo i meridiani durante tutto il travaglio per adattarsi alle esigenze della donna. Durante il travaglio, per ottenere una riduzione del dolore efficace, è importante ascoltare attentamente la donna e regolare la pressione in base alle sue esigenze. La pressione deve essere costante ed esercitata da una persona competente. Solitamente, durante il parto in ospedale per alleviare il dolore si ricorre a tecniche farmacologiche, sicure per carità, ma che sarebbe meglio utilizzare solo come ultima spiaggia. Esiste una tecnica di digitopressione che può aiutare a rendere il parto più naturale e rilassato. Ci sono diversi punti del corpo da trattare, come le mani, le caviglie, le spalle, le gambe e l’osso sacro, ognuno dei quali dovrebbe essere massaggiato per almeno 5 minuti con la pressione decisa del pollice o di uno strumento apposito.
Aiutarsi con un pettine
Stringendo il pettine nella mano durante il travaglio, la pressione interna generata dai denti del pettine può aiutare a ridurre il dolore grazie alla liberazione di endorfine. Sebbene non sia una soluzione miracolosa, potrebbe essere utile per alcune donne.
Nella prima fase della vita di un bambino, l’apprendimento avviene attraverso l’interazione con il mondo fisicoche lo circonda, toccando, afferrando, sbattendo e aprendo gi oggetti, e la stimolazione dei sensi, piuttosto che tramite la semplice memorizzazione di informazioni. Manipolare oggetti e sviluppare le abilità motorie aiuta il bambino a esplorare se stesso e gli altri, favorendo così lo sviluppo cognitivo. I bambini devono sperimentare e toccare oggetti per comprendere il mondo circostante e sviluppare schemi mentali sulla realtà concreta. L’educazione sensoriale è fondamentale nei primi anni di vita. Giocare con la manipolazione è fondamentale per lo sviluppo sociale e cognitivo dei bambini, poiché attraverso l’esperienza diretta imparano i concetti di spazio, tempo, causa ed effetto che costituiscono le basi del pensiero astratto e creativo. Proprio per questo, sin dai primi anni di vita si consiglia di far frequentare al bambino laboratori e dedicarsi ad attività per sviluppare la manipolazione, e, di conseguenza, la creatività e la libertà di movimento. Più gli verrà data la possibilità di conoscere e manipolare con gli oggetti, più imparerà a conoscerli e a conoscere il mondo che lo circonda.
L’importanza della manipolazione per i bambini
La manipolazione di materiali diversi è un’attività importante per i bambini, poiché stimola la creatività e lo sviluppo di molte competenze sensoriali, motorie, cognitive ed espressive. Inoltre aiuta a migliorare la coordinazione e la manualità fine dei bambini, incoraggiandoli ad esplorare materiali con consistenze insolite e a stabilire una connessione tra azione e risultato visibile. Il gioco di manipolazione mira a creare un legame tra il bambino e l’oggetto o il materiale, piuttosto che portarlo alla produzione di qualcosa. L’approccio e il processo sono più importanti del risultato finale.
Lavorazione della ceramica
Un’opzione per divertire i bambini e stimolare la loro creatività potrebbe essere un laboratorio di ceramica guidato da professionisti qualificati, adattato all’età dei partecipanti. Il bambino si dimostrerà sicuramente attratto dal materiale plasmabile, esplorando continuamente con le sue mani tutto ciò che si può realizzare con la manipolazione. Non è importante ciò che creerà, ma il suo impegno e il processo che lo accompagnerà durante la lavorazione della ceramica. È una grande opportunità per i bambini poter creare oggetti utili nella vita di tutti i giorni, come bicchieri, tazze e piatti, o decorazioni per la propria stanza. Sarà un’esperienza gratificante avere a disposizione oggetti fatti da sé. Il laboratorio offre ai bambini l’opportunità di esplorare la creatività attraverso diverse tecniche di lavorazione dell’argilla, permettendo loro di sperimentare e divertirsi in modo libero e piacevole. Dalla manipolazione alla cottura in forno, le possibilità creative sono infinite. I bambini avranno la possibilità di divertirsi imparando e apprendendo, trovando le giuste connessioni e iniziando a coordinare pensieri e gesti.
La stitichezza è un disturbo molto frequente durante i mesi della gravidanza. Questa è legata sia a fattori ormonali, funzionali a modificare quelle parti del corpo femminile che dovranno accogliere il feto, sia meccanici, che agiscono direttamente sul normale funzionamento delle viscere. La stipsi in gravidanza, però, si può manifestare in maniera diversa a seconda dei casi. Alcune donne, infatti, ne soffrono anche prima del concepimento, altre l’avvertono maggiormente durante le prime settimane, con l’alterazione ormonale e i primi cambiamenti del corpo, altre ancora negli ultimi mesi, quando la pressione dell’utero sull’intestino è massima.
Ci sono donne, però, che ne soffrono per tutta la durata della gravidanza e in un modo che può diventare persino invalidante. In queste situazioni, quello che è uno dei momenti più felici e gioiosi della vita di una donna rischia di trasformarsi in una profonda condizione di disagio.
In casi gravi è opportuno rivolgersi al proprio medico, o allo specialista di riferimento, che eseguirà gli esami più opportuni e fornirà la soluzione migliore. In base alle condizioni di partenza e le cause che la scatenano, infatti, potrebbe prescrivere specifici probiotici per combattere la stipsi, ma anche una dieta e uno stile di vita diversi da quelli seguiti, per migliorare i sintomi.
Le cause della stipsi in gravidanza
Come già accennato, le cause principali della stitichezza in gravidanza sono legate a fattori meccanici, ormonali, ma anche al cambio dello stile di vita della donna. Nelle prime settimane, ad esempio, possono aumentare stanchezza e sonnolenza, insorgere nausee e rendersi necessario assumere integratori di ferro. Tutti fattori che incidono sulla mobilità intestinale e possono causare una fastidiosa stipsi.
In questo stesso periodo, poi, vi è un’importante produzione di progesterone, che svolge il ruolo fondamentale di inspessire l’endometrio, per accogliere il feto, apportargli il giusto nutrimento, rilassare l’utero, così da permettergli di crescere nel grembo materno. Allo stesso tempo, però, questo si traduce in un rilassamento delle pareti intestinali, che vedono ridursi la naturale contrazione utile a far scendere le feci, e in un rallentamento della mobilità con conseguente indurimento delle feci.
Oltre a questo, però, nel corso della gravidanza, agiscono altri ormoni, come l’aldosterone, soprattutto nelle ultime settimane, necessario all’assorbimento di liquido e sali minerali, causa però di rallentamento dell’attività intestinale.
Se a questi si aggiunge anche la maggiore pressione addominale sull’intestino, va da sé considerare la stitichezza come uno dei disturbi più diffusi in gravidanza.
Rimedi utili a combattere la stipsi in gravidanza
La stitichezza in gravidanza è un problema molto soggettivo. In alcuni casi può essere gestita serenamente e combattuta solo con alcuni accorgimenti e modifiche al proprio stile di vita. In altri, servirà integrare anche probiotici e lassativi per agevolare l’evacuazione. In ogni caso, adottare uno stile di vita e alimentare sano ed equilibrato può aiutare quantomeno a ridurre i sintomi della stitichezza. In linea di massima, bere molta acqua in gravidanza e assumere alimenti ricchi di fibre, come verdure e cereali integrali, può offrire un ottimo supporto. Una quantità maggiore di acqua, infatti, facilita il flusso intestinale. Evitare cibi grassi, dolci e fritture, ridurre i carboidrati, sono anche abitudini che agevolano l’evacuazione, oltre a contribuire a una migliore salute per la mamma e il bimbo. Infine, è buona abitudine muoversi anche durante la gravidanza. Salvo diversa prescrizione del medico, infatti, una passeggiata, sedute di yoga o sport molto leggeri, adatti allo stato della mamma, sono un ottimo alleato per migliorare la mobilità intestinale e favorire la riduzione dei sintomi legati alla stitichezza.
Scoprire di essere incinta è un momento magico, ma scegliere il nome giusto per il tuo bambino può essere difficile. Ecco alcuni nomi stranieri particolari e i loro significati, se stai cercando ispirazione per il tuo piccolo o la tua piccola.
Nomi stranieri per bambini
Scegliere il nome per un bambino è una decisione cruciale. I genitori hanno la responsabilità di selezionare un nome che accompagnerà il loro figlio per tutta la vita. Non è facile, ma ciò che conta di più è fare questa scelta con amore e cura. I nomi stranieri stanno diventando sempre più popolari, ma ciò che conta è il significato che portano con sé. I genitori scelgono spesso un nome non solo per come suona, ma anche per il suo significato e la speranza di vederlo riflesso nella vita e nel carattere del loro bambino. Se non siete sicuri su quale nome scegliere per il vostro bambino, ecco una lista di nomi internazionali che potrebbero ispirarvi!
Nomi da maschio stranieri
Se state cercando un nome particolare per il vostro bimbo maschio, potreste considerare nomi stranieri eleganti come Sebastian, Gabriel o Xavier. Anche se sono meno diffusi in Italia, possono essere una scelta originale e affascinante. Ecco, alcuni esempi, con accanto il significato:
Alexander. Che significa “Cortese e valoroso”, indica un uomo deciso.
Alvin. Una persona amabile e a cui dare fiducia, un grande amico.
Andrew. Indica un uomo valoroso e forte.
Colin. Nome greco che vuol dire “vincitore”.
Daniel. Un nome di origine ebraica che significa “Dio è il mio giudice”.
Dylan. Il cui significato è “figlio del mare o dell’onda o della marea”.
Emanuel. Il significato è “Dio è con noi”.
Ethan. Un uomo leale, fedele e con un grande senso dell’onore.
Gabriel. Il corrispondente inglese di Gabriele, che significa “eroe di Dio”.
Garrett. Significa “Dal cuore nobile, difensore”.
Gil. Che significa “allegria”.
Noah. Significa “conforto”.
Raphael. Si riferisce all’angelo della Bibbia.
Sebastian. Significa “Venerato e amato da tutti”.
Nomi da femmina stranieri
Se state cercando nomi femminili stranieri unici e affascinanti per la vostra bambina, consultate le nostre idee e scegli insieme al tuo partner quello che più vi piace.
Ashley. Nome di origine inglese che vuole richiamare la natura.
Beverly. Nome di origine inglese che può essere utilizzato sia per maschietti che per femminucce. Il nome Adespota non ha alcun santo patrono, quindi l’onomastico può essere celebrato il 1º novembre in occasione di Ognissanti o il 7 maggio in memoria di San Giovanni di Beverley.
Lilith. Un nome carico e denso di significato con una vasta letteratura in epoca antica, medievale e moderna. Nella religione mesopotamica, Lilith è un demone femminile associato alla tempesta. Nell’ebraismo, Lilith è conosciuta come la prima moglie di Adamo che ha rifiutato di sottomettersi ai suoi doveri coniugali e ha scelto di fuggire verso il Mar Rosso. Essendo stata creata da Dio allo stesso modo di Adamo, Lilith chiedeva uguaglianza e parità ma le furono negate. Per questo motivo, fu associata ad un demone notturno capace di danneggiare gli uomini.
Swami. Il nome ha origine indiana e il suo significato è “onore” o “rispetto”. In sanscrito, si usa anche per indicare un guru o un insegnante spirituale esperto.
Grace. ha origine latina e significa bellezza, grazia e leggiadria. In inglese è stato introdotto come un simbolo di virtù dai Puritani nel 1600. Il rosa è il colore associato al nome, che richiama alla dolcezza. L’onomastico può essere celebrato il 13 marzo, il 6 giugno o il 5 luglio.
La stagione estiva si sta avvicinando, le scuole stanno per terminare e le vacanze sono sempre più vicine. È questo il periodo più atteso dai bambini. Finalmente le giornate sono lunghe e soleggiate, ed è possibile sfruttare al meglio, giocando all’aria aperta. I bambini si sa, sono ricchi di fantasia, e non mancheranno le idee per improvvisare giochi e divertirsi, anche solo rincorrendosi su un prato verde. Ma, se siete alla ricerca di idee da suggerire ai vostri piccoli, ecco alcuni giochi all’aperto per bambini!
È importante giocare all’aperto
Molte persone pensano che far giocare i bambini all’aria aperta possa causare malattie, ma spesso è più facile ammalarsi in ambienti chiusi. In realtà, ci sono molti vantaggi nel far giocare i bambini all’aperto che non dovrebbero essere sottovalutati. I bambini possono sperimentare un modo di giocare più interattivo e coinvolgente in un ambiente naturale, dove saranno chiamati a utilizzare tutto il corpo e i loro sensi per muoversi in spazi ampi. Questo li aiuterà nella gestione del movimento e degli equilibri. Di seguito, alcuni giochi, tradizionali e non, da consigliare ai bambini, per giocare in compagnia.
Nascondino
Il gioco del nascondino è un classico che richiede almeno tre persone e uno spazio aperto con posti strategici per nascondersi. Il primo giocatore a cercare gli altri viene scelto tramite una conta iniziale e deve trovare gli altri giocatori che si saranno nascosti durante il tempo stabilito. Una volta trovati tutti i partecipanti, il gioco può ricominciare con un nuovo cercatore. Nel gioco, quando un giocatore individua un altro, deve correre alla tana e nominarlo ad alta voce per eliminarlo. Se il primo scoperto farà la conta al turno successivo, ma se uno raggiunge la tana prima può dichiararsi salvo.
Gioco della campana
La Campana è un gioco per bambini che richiede solo del terreno su cui disegnare il percorso. Il gioco prevede uno o più partecipanti e consiste in una decina di caselle rettangolari numerate progressivamente, con alcune eccezioni, che formano un percorso regolare. La casella finale indica la base. Il gioco prevede che il giocatore lanci il proprio sassolino nella prima casella e cerchi di saltellare su un piede solo lungo tutto il percorso senza toccare le linee o finire nel riquadro dove ha lasciato cadere il sassolino. Il gioco prevede di toccare le caselle con un solo piede, ma i blocchi di due caselle permettono di appoggiare entrambi i piedi. Arrivati alla fine del percorso, si può voltarsi e ripetere il tragitto al contrario. Il gioco prevede di lanciare una pietra sulla casella numero due dopo aver completato il percorso di andata e ritorno. Il vincitore sarà colui che riuscirà a visitare tutte le caselle con il proprio contrassegno, completando ogni volta il percorso.
Strega comanda color
Strega comanda colore è un gioco per bambini in cui la strega deve catturare gli avversari e dirigere il gioco, pronunciando la frase “Strega comanda color” seguita dal colore da cercare. Tutti i giocatori dovranno correre alla ricerca di un oggetto del colore indicato dalla strega. Nel gioco della strega, un giocatore deve essere catturato dalla strega toccandolo prima che riesca a trovare l’oggetto del colore indicato. Il ruolo di strega passa al giocatore catturato nel turno successivo e il vincitore è chi rimane in gara fino alla fine.
Girotondo
Si tratta di un gioco tradizionale molto popolare tra i bambini più piccoli. Le regole sono semplici: i bambini si tengono per mano e girano in cerchio cantando la tanta famosa filastrocca. Quando la canzone finisce, tutti si fermano improvvisamente e si accovacciano a terra.
Bolle di sapone
È un evergreen, conosciuto e ammirato da tutti i bambini. Contrariamente a molti giochi, non esistono regole e vincitori, ma c’è solo tanto divertimento. Basta uno spazio aperto e un contenitore con un pò di acqua e sapone, un bastoncino con un piccolo foro, e il gioco è fatto!
Il laringospasmo può essere spaventoso, ma è importante ricordare che si tratta di una condizione temporanea e superabile. Il laringospasmo è un fenomeno in cui le corde vocali si contraggono involontariamente e senza controllo. Il laringospasmo è un problema comune nei bambini fino a 3 anni, causato dall’infiammazione delle vie respiratorie vicino alle corde vocali, spesso legata ad infezioni virali o allergie bronchiali. Solitamente, è possibile riconoscerlo perché si vede il bambino che piange perchè ha la sensazione di non riuscire a respirare. Ma, cerchiamo di capire meglio cos’è il laringospasmo bambini, come riconoscerlo e, soprattutto, come si cura.
Cos’è
Il laringospasmo è un fenomeno in cui i muscoli della laringe si contraggono involontariamente causando una sensazione di soffocamento e impedendo la capacità di parlare. La muscolatura laringea si contrae impedendo il passaggio dell’aria verso le vie aeree inferiori, causando un blocco momentaneo della respirazione che dura meno di 60 secondi. Nonostante si tratti di una condizione temporanea, inizialmente provoca molto spavento.
Cause
Il laringospasmo può colpire i bambini durante il sonno, causando difficoltà respiratorie, tosse insistente e agitazione. La crisi può durare da pochi minuti a diverse ore e si risolve spontaneamente. Il laringospasmo può essere causato da diverse condizioni come asma, allergie, carenza di calcio nel sangue, esposizione a sostanze irritanti o malattie del tratto gastrointestinale. Anche l’anestesia generale può contribuire alla comparsa di questo problema. Ovviamente, in caso di presenza di questi episodi è bene consultare immediatamente il pediatra, così da individuare la causa e prescrivere la giusta terapia.
Sintomi
Il laringospasmo può causare improvvisi sintomi di soffocamento e difficoltà respiratorie, che scompaiono solitamente dopo pochi secondi con il ripristino della normale respirazione. Il paziente può provare forte paura durante l’episodio. Alcuni dei sintomi comuni di un laringospasmo includono difficoltà a respirare con una sensazione di soffocamento o mancanza d’aria. Ma anche abbassamento della voce o impossibilità di parlare, tosse convulsa e tachicardia. In alcuni casi può anche causare sudorazione abbondante.
Come si cura
Non esiste una cura definitiva per il laringospasmo, ma, come anticipato, durante la crisi la sensazione di paura può essere tanta, soprattutto perchè si vede il proprio bambino che fa difficoltà a respirare, per questo è importante rimanere calmi. Così come è importante mantenere il paziente in posizione eretta, cos da facilitare il passaggio di aria nelle vie aeree. Per alleviare i sintomi, in caso di episodio leggero, si consiglia di fornire al piccolo aria umida attraverso un umidificatore o un vaporizzatore, così da aiutarlo a ridurre i sintomi del laringospasmo. Subito dopo si consiglia di contattare il pediatra. In presenza di episodi di gravi, il medico, molto probabilmente, indicherà una terapia a base di cortisone e adrenalina, associando magari aerosol o spray.
L’intolleranza al lattosio è un problema molto diffuso e che può colpire a tutte le età. Generalmente si manifesta attraverso una serie di disturbi intestinali che si presentano a seguito dell’assunzione di alimenti contenenti lattosio. Ciò nonostante può essere difficile individuarla, perché la lista di sintomi correlati all’intolleranza al lattosio è molto simile a quella di altri disturbi intestinali.
Difatti l’intolleranza al lattosio si maschera dietro difficoltà digestive, gonfiore addominale e meteorismo, cioè sintomi aspecifici che potrebbero anche essere momentanei o causati da pasti abbondanti e pesanti.
Non è un caso se molte persone che ne soffrono affrontano questa problematica andando alla ricerca di quali sono le cause del meteorismo e come eliminarlo, ritenendo che, magari, i sintomi di cui soffrono siano correlati a una momentanea debilitazione fisica.
Cos’è il lattosio e dove si trova?
Il lattosio è un tipo di zucchero presente nel latte e nei prodotti lattiero-caseari. È formato da due zuccheri semplici, glucosio e galattosio, ed è presente in quantità variabili in diversi tipi di latte, come quello di mucca, di pecora e di capra.
Si trova anche in molti alimenti preconfezionati, soprattutto perché viene utilizzato come additivo alimentare per migliorare il sapore e la consistenza. Difatti può essere presente nel pane, nei cereali per la colazione, nei prodotti da forno, nei dolci, nei cibi da fast food, nei condimenti e, infine, in alcuni medicinali e integratori alimentari.
Differenza tra intolleranza e allergia
Il lattosio può essere difficile da digerire per alcune persone, soprattutto per coloro che hanno un’insufficienza di lattasi, un enzima necessario per la digestione del lattosio. C’è una bella differenza tra essere allergici ed essere intolleranti.
Nello specifico l’intolleranza al lattosio è causata dalla mancanza o dalla riduzione dell’enzima lattasi, che è responsabile della digestione del lattosio. L’allergia al lattosio, invece, è una reazione immunitaria che può essere potenzialmente grave e pericolosa per la vita.
I sintomi più comuni dell’intolleranza al lattosio
I sintomi dell’intolleranza al lattosio possono variare da persona a persona. I più comuni prevedono gonfiore addominale, flatulenza, diarrea, nausea e dolori addominali. Questi si verificano solitamente dopo l’assunzione di alimenti contenenti lattosio, come il latte, lo yogurt, il formaggio e la panna. Altre volte l’intolleranza si manifesta tramite afte, perdita di peso considerevole, macchie cutanee, prurito e malessere.
Quali sono gli esami necessari per riconoscere l’intolleranza al lattosio?
Per riconoscere l’intolleranza al lattosio occorre rivolgersi al medico di base il quale, ascoltati i nostri sintomi, ci suggerirà di sottoporci a test specifici. L’esame più comune è il breath test, test del respiro, oltre a una serie di controllo come ecografia addominale e analisi del sangue. Nel test del respiro viene somministrato al paziente una soluzione di lattosio e poi viene misurata la quantità di idrogeno prodotta.
Come affrontare la sintomatologia
In caso di intolleranza non sarà necessario eliminare completamente il lattosio dalla dieta, poiché molte persone possono anche tollerare piccole quantità. Inoltre ci sono integratori di lattasi, disponibili senza ricetta medica, che possono aiutare a digerire il lattosio ed evitare gli spiacevoli sintomi a livello intestinale.
Alimentazione senza lattosio: consigli e suggerimenti
Seguire un’alimentazione senza lattosio può sembrare complicato ma, fortunatamente, oggi esistono tantissime alternative per nutrirsi in modo equilibrato e sano. Innanzitutto i formaggi stagionati contengono trascurabili quantità di lattosio, ragion per cui possono essere assunti con moderazione. In aggiunta ci sono tantissimi altri alimenti proteici e ricchi di calcio come sesamo, mandorle e una grande varietà di ortaggi. Infine sul mercato esistono prodotti equivalenti senza lattosio come mozzarelle e yogurt, grazie ai quali anche chi soffre di questa intolleranza può godersi i propri alimenti preferiti, senza rinunce.
La sicurezza dei bambini in auto è fondamentale: ricorda di farli viaggiare sempre allacciati al seggiolino, e per render loro il tragitto più confortevole, prova ad acquistare un cuscino apposito per sostenerne la testa durante il sonno. Esiste un’opzione sul mercato per i genitori in viaggio: il cuscino da viaggio per bambini. Questo dispositivo si adatta ai punti vuoti e sostiene la testa del piccolo, offrendo comfort al collo durante il sonno. Il cuscino da viaggio bambini si riconosce per il design e motivo divertente e colorato, oltre ad essere più piccolo rispetto a quelli per adulti. Questo garantisce una migliore postura del collo durante il sonno. Quindi, se siete in procinto di affrontare un viaggio lungo, che sia in macchina, in aereo o in nave, ecco alcuni consigli.
Come scegliere il cuscino giusto per il tuo piccolo
I cuscini da viaggio per bambini non sono tutti uguali, per questo è importante scegliere quello che più si adatta alle esigenze del piccolo e del viaggio che si deve affrontare. Molto spesso, proprio perchè si tratta di un bambino, si tende a dare maggiore importanza all’estetica, acquistando magari un modello che rappresenta il proprio personaggio preferito, ma attenzione, è importante valutare anche le caratteristiche di sostegno, comfort (morbidezza del materiale), portabilità e resistenza prima dell’acquisto.
Caratteristiche
Deve garantire la sicurezza della postura e in caso di urti: la sicurezza del dispositivo deve essere garantita attraverso il rispetto delle normative e l’ottenimento della certificazione CE, che attesta la conformità ai requisiti dell’Unione Europea. L’utilizzo di un dispositivo privo di questa certificazione potrebbe comportare rischi per la salute.
Confortevole: è un aspetto cruciale da considerare quando si sceglie un cuscino. È importante optare per materiali morbidi e forme ergonomiche al fine di evitare sudorazione e irritazioni sulla pelle. Per garantire il massimo comfort durante il sonno, è importante considerare sia la forma del cuscino che il materiale di rivestimento. I supporti gonfiabili e quelli in schiuma memory sono particolarmente indicati per offrire al collo un supporto adeguato. Tuttavia, è fondamentale scegliere prodotti di qualità per ottenere i migliori risultati.
Leggerezza e forma: Per scegliere il cuscino adatto al bambino è importante considerare le dimensioni e il peso, in modo da garantire il massimo comfort. Per viaggiare leggeri, optate per cuscini gonfiabili o in memory foam pieghevoli e compatibili. In questo modo avrai il massimo comfort senza dover sacrificare spazio nella valigia. La forma ad U, a mezzaluna è la più comune e studiata appositamente per garantire una posizione stabile della testa e prevenire cadute in avanti.
Resistenza: sul mercato esiste una vasta scelta di prodotti adatti a ogni budget, ma è importante considerare la durabilità e il rapporto qualità-prezzo prima di effettuare un acquisto.
Regalare ai propri figli una cameretta in grado di stimolarne la creatività, incoraggiandoli costantemente durante la crescita, è di fondamentale importanza. Oggigiorno, sono davvero numerose le opzioni per decorare con fantasia la stanza riservata ai bambini. Nei prossimi paragrafi verranno forniti alcuni suggerimenti per decorare l’ambiente in modo originale, al fine di creare uno spazio che si adatta perfettamente alle esigenze dei bambini.
Sticker come protagonisti delle pareti
Per garantire l’apprezzamento del bambino o della bambina, è essenziale selezionare con attenzione il tema delle decorazioni. Tra i personaggi preferiti dai maschietti, i supereroi occupano sicuramente un posto speciale. Aggiungere soprammobili o optare per una carta da parati (ne parleremo tra poco) che presentino personaggi dei fumetti o dei cartoni animati, stimolerà la loro fantasia. Sul mercato si trovano una varietà di lampade, sticker e gadget dedicati ai supereroi più celebri, come Batman, Superman e Spiderman. Altri bimbi preferiscono stanze che prendono ispirazione dall’universo e da tutti gli elementi che lo contraddistinguono, come stelle e pianeti. Saranno gli stickers, affiancati da decalcomanie a riempire il soffitto e le varie pareti di stelle e astri fluorescenti. Diverse bambine, dal canto loro, amano trascorrere il loro tempo in una stanza che richiama un “mondo fatato”. Per quanto riguarda gli adesivi murali, generalmente sono tre le tipologie disponibili:
classici
tridimensionali
fluorescenti
I primi sono caratterizzati da disegni in bianco e nero o colorati. I modelli fluorescenti, invece, evitano al bimbo di ritrovarsi completamente al buio di notte.
Consigli per dipingere le pareti della stanza dei più piccoli
Una volta deciso come arredare la cameretta, se le pareti richiedono una mano di vernice perché non cogliere l’opportunità di ridipingere i muri tenendo conto dei gusti dei suoi piccoli “ospiti”? Se un tempo la scelta dei colori era limitata all’azzurro e al rosa, ora la tavolozza offre molte più opzioni. Le nuance neutre, come bianco o grigio, rappresentano un’ottima scelta. Per i bimbi che hanno difficoltà ad addormentarsi sono più adatti colori rilassanti come l’azzurro e il verde. Al contrario, se si desidera donare alla stanza una dose extra d’energia, il giallo e l’arancione sono i colori giusti da utilizzare.
La versatilità della carta da parati
Una valida alternativa alla pittura è rappresentata dalla carta da parati. Anche qui le possibilità sono molteplici, consentendo a chiunque di personalizzare le pareti secondo le proprie esigenze. La carta da parati è tornata di moda con forza negli ultimi tempi. Oggi, grazie ai progressi nei materiali, risulta molto più facile da applicare con la giusta colla, e altrettanto semplice da sostituire negli anni a venire, quando i gusti del bambino cambieranno. Molte carte da parati moderne sono impermeabili, quindi lavarle per eliminare eventuali macchie non rappresenta più un problema. È possibile optare per una parete rivestita con carta da parati, mentre altri elementi d’arredo abbinati, come una lampada o un pouf, daranno armonia alla cameretta. Sulle pareti libere si possono esporre quadri o foto incorniciate con cornici colorate.
Le idee per decorare la cameretta dei bimbi sono davvero infinite. I bambini stessi possono contribuire con entusiasmo, come accade normalmente nei giorni che precedono il Natale. Possono divertirsi a disegnare un paesaggio su un cartoncino con dei pennarelli, trasformandolo in un quadretto da appendere. Per personalizzare ulteriormente la stanza, si possono utilizzare lettere dell’alfabeto in legno colorato per scrivere il nome del bambino. Una volta completato il nome, le lettere possono essere esposte sulla porta d’ingresso, pronte ad accogliere gli amichetti.
I dolori alla mandibola possono essere fastidiosi e difficili da curare, ma esistono professionisti specializzati che possono aiutarti a trovare una soluzione per problemi come l’incapacità di aprire la bocca o il dolore durante la masticazione. Molti credono che il dentista sia l’unico professionista da consultare in questi casi, ma esiste anche la gnatologia come branca medica con i suoi specialisti chiamati gnatologi. Cerchiamo di scoprire insieme di cosa si tratta e quando è il caso di rivolgersi a loro.
Cos’è la gnatologia
La gnatologia è una branca dell’odontoiatria che si concentra sulla fisiologia e patologia del sistema cranio-cervico-mandibolare, occupandosi della prevenzione, diagnosi, trattamento e riabilitazione dei relativi disturbi clinici. La gnatologia è una specializzazione medica che si occupa di gestire il dolore oro-cranio-cervico-facciale e le funzioni stomatognatiche come bruxismo, movimento mandibolare, masticazione, deglutizione e respirazione. Il gnatologo lavora in sinergia con altre figure mediche come il posturologo, l’ortodontista, il chirurgo maxillo-facciale e l’odontoiatra protesista o implantologo per fornire una cura completa ai pazienti. Esistono varie metodologie per affrontare i problemi gnatologici, ma tutte richiedono una diagnosi medica accurata e un approccio conservativo iniziale.
Chi è lo gnatologo
Il gnatologo è il professionista che si occupa della diagnosi e del trattamento dei disturbi legati all’articolazione temporo-mandibolare e alla muscolatura masticatoria. Questi problemi possono influire sulla salute dentale e sul benessere generale della persona. I medici specialisti in gnatologia clinica esaminano il sistema muscolare e le articolazioni della mandibola, nonché la fisiologia della bocca del paziente per valutare la masticazione, la deglutizione, la respirazione e il serramento-digrignamento.
Quando rivolgersi a lui
Il gnatologo è un professionista specializzato nella diagnosi e nel trattamento dei disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare, che possono causare dolore durante la masticazione o l’apertura della bocca. Se si riscontrano problemi come il bruxismo, l’asimmetria del viso o delle labbra, rumori durante la masticazione e il dolore ai denti, al collo e alla schiena, è consigliabile consultare un gnatologo. Il medico specialista da consultare in caso di problemi alla mandibola, come dolore durante la masticazione o rumori articolari, è il gnatologo. Inoltre, se si soffre di apnee ostruttive del sonno, acufene o dolori mandibolari, si consiglia di contattare lo specialista. Questo specialista è in grado di valutare come la malocclusione dentale possa influire sui disordini temporo mandibolari e proporre diverse strategie terapeutiche, tra cui l’utilizzo del bite dentale per correggere efficacemente il problema. Il costo di una visita gnatologica si aggira intorno agli 80 €.
È possibile che tu abbia notato una macchia rossa su testa o collo di un neonato e ti sia chiesto/a cosa fosse. Questa condizione, nota come “morso della cicogna” o “bacio dell’angelo”, colpisce circa il 10% dei neonati, può apparire sulla fronte, sulle palpebre, alla radice del naso o sulla nuca del bambino appena nato ed è causata da un piccolo angioma superficiale benigno. Ma, tranquilli, non è motivo di preoccupazione poiché scompare con la crescita.
Origini
Per spiegare la nascita dei bambini, le tradizioni popolari hanno creato diverse leggende e storie che si tramandano da secoli. In Europa, è comune la credenza secondo cui le cicogne portino i neonati nelle case delle famiglie attraverso il camino. L’uccello, come viene mostrato anche in molti cartoni animati e pubblicità in tv, tiene le estremità del fagotto con il neonato all’interno nella sua bocca. Ecco perché si spiegherebbe la presenza della macchia proprio in prossimità della testa o del collo del bambino. Ma, le credenze non sono finite, visto che molte donne ricollegano la macchia a voglie insoddisfatte durante la gravidanza.
Cos’è
Il “morso della cicogna” è un segno rosso che si trova solitamente dietro la nuca del neonato, così chiamato per la somiglianza con il segno lasciato dalla beccata dell’uccello. Contrariamente alla credenza popolare, è una malformazione vascolare temporanea che guarisce spontaneamente. Diversi studi scientifici stanno cercando di comprendere il fenomeno della macchia sulla pelle, che sembra essere causata dalla dilatazione dei vasi sanguigni durante lo sviluppo fetale e dall’aumento del flusso sanguigno in quella zona.
Come trattarlo
Il morso della cicogna, che si identifica con una voglia di colore rosso sulla pelle del bambino, è un fenomeno naturale che scompare da solo entro i 18 mesi di vita. La sua presenza non deve preoccupare i neo genitori, poiché non è dolorosa né pericolosa per il bambino. Inoltre, non richiede alcun trattamento specifico, in quanto tenderà a scomparire da sola. In alcuni casi, la condizione può persistere in età adulta o non scomparire durante l’infanzia e, se si desidera rimuoverla per motivi estetici, si può considerare un trattamento laser.
Avere capelli sempre in ordine è il desiderio di tutte le donne ma è anche l’obiettivo più ambizioso per chi ha una chioma crespa, indisciplinata, troppo fine o voluminosa. A complicare le cose si aggiunge il fattore tempo, perché non tutti abbiamo la possibilità di dedicare ore e ore ai capelli o prevede beauty routine con numerosi passaggi.
In realtà questo è un falso mito perché ci sono tantissimi prodotti professionali che non richiedono troppi sforzi di applicazione e che, tra l’altro, consentono di ottenere risultati incredibili in pochissimo tempo.
Oggi parleremo di come mantenere la nostra chioma sempre ordinata e condivideremo dei trucchetti da inserire nella nostra routine di cura dei capelli, anche quando il tempo scarseggia.
Individuare il tipo di capello è fondamentale
Per avere capelli ordinati, sani e lucenti occorre, prima di tutto, capire di che tipo sono. Ad esempio, i capelli grassi richiedono uno shampoo delicato che sgrassi senza appesantire la chioma, mentre i capelli secchi necessitano soprattutto di idratazione e nutrimento per prevenire un aspetto fragile e opaco. Quindi, una volta identificato il tipo di capello, sarà più facile selezionare i cosmetici per la haircare quotidiana e, finalmente, ottenere i risultati desiderati.
Bisogna inoltre tenere presente che le esigenze della chioma possono variare nel tempo, il che significa che i capelli possono risentire anche del cambio stagione o di cambiamenti del proprio stile di vita e abitudini. In questi momenti quindi potrebbero rivelarsi necessari alcuni accorgimenti in più.
Investire in prodotti mirati per la propria chioma
Dopo aver identificato lo stato e la tipologia dei capelli, il passaggio successivo è quello di individuare il set di prodotti ideale per le proprie esigenze. Affidarsi a prodotti di qualità e specifici per la conformazione del proprio capello, infatti, nel lungo periodo consente di ottimizzare tempo e denaro e di garantire con maggior probabilità i risultati desiderati. Consigliamo quindi di investire più tempo nella fase iniziale di scelta dei prodotti per risparmiarlo in seguito, ricorrendo ad alleati sicuri.
Se desideri risultati visibili senza ricorrere a numerosi prodotti, il nostro consiglio è di includere nella tua beauty routine il condizionante, un vero punto di svolta per gestire più facilmente i capelli anche nelle giornate più frenetiche.Anche in questo caso ti suggeriamo di optare sempre per articoli adatti alle caratteristiche del capello,come i conditioner capelli Davines disponibili per le varie tipologie di chioma.
Utilizzare federe in seta per la notte
Generalmente siamo soliti dormire su tessuti in cotone o poliestere, materiali economici e versatili, ma distruttivi per i capelli. Lo strofinamento notturno, infatti, stressa i capelli ed è la ragione per cui, al risveglio, le nostre chiome sembrano impazzite.
Utilizzare federe in seta per dormire è un ottimo modo per proteggere i capelli durante la notte. Esse riducono l’attrito e aiutano a mantenere la chioma morbida e setosa, riducendo così il bisogno di ricorrere a piastra, ferro e phon al mattino.
Lotion scalping e altre buone abitudini
La lotion scalping, ovvero il massaggio del cuoio capelluto con lozioni, è un ottimo modo per mantenere la salute dei capelli. Ci aiuta a nutrire la cute e a migliorare la circolazione sanguigna, favorendo la crescita dei capelli e prevenendo la caduta.
Il punto è che spesso tendiamo a prenderci cura solamente delle lunghezze, dimenticando che il cuore centrale della vita della chioma è collocato alla radice. Quando la cute della testa soffre, ne risentirà anche il capello ed è per questo che dovremo intervenire, letteralmente, alla radice del problema.
Per avere capelli visibilmente sani e favorirne la crescita ti consigliamo di svolgere occasionalmente questo rilassante trattamento, massaggiando delicatamente la cute con i polpastrelli.
La cura dei bambini non dovrebbe essere unicamente responsabilità della madre, ma entrambi i genitori dovrebbero avere diritti e normative che permettano loro di partecipare alla crescita dei figli. Il congedo di paternità è un passo importante verso l’uguaglianza genitoriale. Scopriamo insieme alcune importanti informazioni.
Cos’è il congedo parentale
Innanzitutto, cerchiamo di capire cosa si intende per congedo parentale. Il congedo parentale è un diritto che spetta a entrambi i genitori lavoratori che prevede un periodo di astensione dal lavoro di 10 mesi da ripartire tra loro e fruibile nei primi 12 anni del bambino. Secondo il Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151, ogni genitore dipendente ha diritto ad un periodo di assenza dal lavoro fino a sei mesi, frazionabili, nei primi dodici anni di vita del figlio/a. Il genitore che richiede il congedo parentale ha diritto a usufruirne, anche se l’altro genitore non ne ha diritto. La madre ha diritto a un periodo di astensione obbligatoria (“maternità”) seguito da un massimo di 6 mesi di aspettativa, continuativi o frazionati. Se il padre lo richiede, ha diritto a un periodo di congedo continuativo o frazionato non superiore a 6 mesi dal momento della nascita del figlio.
Congedo paternità
Il bilanciamento tra vita familiare e lavoro è stato regolamentato dal Decreto Legislativo n.105 del 30 giugno, che recepisce la Direttiva europea n. 2019/1158 ed è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 29 luglio 2022. Dal 2022 al 2023 sono state introdotte nuove misure per i congedi paternità dei lavoratori, tra cui un obbligo di astensione dal lavoro di 10 giorni per i padri dipendenti (pubblici e privati) da usufruire entro due mesi prima o cinque mesi dopo il parto.
Cos’è e come richiederlo
Il congedo di paternità offre ai padri dipendenti un periodo di riposo durante la nascita o l’adozione di un figlio. Questa misura comprende diverse opzioni, come il congedo obbligatorio e facoltativo, nonché il congedo parentale, ciascuno con tempi e indennità specifiche. Il padre lavoratore dipendente, sia del settore privato che pubblico, ha diritto a 10 giorni di congedo obbligatorio per assistere alla nascita del figlio. Questi giorni non possono essere divisi in ore ma possono essere presi in modo discontinuo entro i primi 5 mesi dalla nascita. Il diritto al congedo obbligatorio spetta ai padri lavoratori dipendenti, compresi quelli della pubblica amministrazione. Il nuovo congedo di paternità obbligatorio, in vigore dal 13 agosto 2022, unifica il vecchio congedo obbligatorio e facoltativo del padre per promuovere una gestione equilibrata dei figli e rafforzare il rapporto tra padri e figli. Per richiedere il congedo paternità obbligatorio, è necessario informare il datore di lavoro almeno 5 giorni prima utilizzando un modulo scritto o attraverso il sistema informativo dell’azienda. Se l’Inps si occupa del pagamento dell’indennità, la domanda può essere presentata online tramite il portale dedicato.
Retribuzione prevista
I padri che usufruiscono dei 10 giorni di congedo parentale riceveranno una retribuzione al 100%, la quale verrà pagata direttamente dall’Inps o anticipata dal datore di lavoro e poi rimborsata dall’Inps.
Se sei alla ricerca di un’esperienza di viaggio esclusiva, i viaggi di lusso sono ciò che fa per te. Che tu stia pianificando una vacanza romantica o un viaggio indimenticabile, i viaggi di lusso offrono un’ampia gamma di opzioni per soddisfare le tue esigenze. In questo articolo, ti presentiamo cinque proposte per un viaggio che ti lascerà a bocca aperta.
Spedizione in Antartide
Se desideri vivere un’esperienza unica e avventurosa, una spedizione in Antartide è ciò che fa per te. Questa destinazione esclusiva è perfetta per chi cerca un viaggio lussuoso e avventuroso.
Il viaggio durerà almeno una settimana, una decina di giorni se decidi di raggiungere l’Antartide in nave dal Sudamerica. Lo stretto di Drake, infatti, ha bisogno di due giorni di navigazione per essere attraversato. L’altra opzione è di volare direttamente in Antartide e lì imbarcarti sulla nave da crociera.
Una spedizione in Antartide è un’esperienza unica e avventurosa che ti permetterà di scoprire una delle destinazioni più esclusive e affascinanti del mondo. Non perdere l’opportunità di vivere un’esperienza così unica e indimenticabile!
Un’avventura di lusso nel deserto del Sahara in Marocco
Se stai cercando un’esperienza di lusso che ti porti in un luogo esotico e affascinante, non c’è niente di meglio del deserto del Sahara in Marocco. Questo luogo incantevole offre un’esperienza unica al mondo che ti lascerà senza fiato.
Ecco alcune delle cose che puoi fare durante il tuo viaggio nel deserto del Sahara.
Pernottamento in un campo tendato
Una delle cose più emozionanti di un viaggio nel Sahara marocchino è la possibilità di dormire in un campo tendato di lusso. Questi campi sono arredati con gusto e offrono comfort di alto livello, come letti comodi, bagni privati e persino aria condizionata. Inoltre, potrai godere di una vista spettacolare sulle dune di sabbia del Sahara.
Safari in 4×4
Durante il tuo viaggio nel Sahara, non puoi perderti un safari in 4×4. Questo ti darà l’opportunità di esplorare il deserto in modo esclusivo e di vedere alcune delle meraviglie naturali della regione. Potrai anche incontrare alcune delle tribù nomadi che vivono nel deserto e imparare di più sulla loro cultura e sulle loro tradizioni.
Escursioni in cammello
Le escursioni in cammello sono un’altra attività imperdibile. Questo ti darà l’opportunità di esplorare il deserto in modo tradizionale e di vedere il paesaggio da una prospettiva diversa. Potrai anche godere di un’esperienza autentica che ti porterà indietro nel tempo.
Cene sotto le stelle
Una delle cose più romantiche che puoi fare è cenare sotto l’incredibile cielo stellato del deserto. I campi tendati di lusso offrono cene a tema, dove potrai gustare deliziose specialità locali sotto l’arco celeste. Questa è un’esperienza indimenticabile che ti lascerà senza fiato.
Relax e benessere
Infine, il deserto del Marocco è il luogo ideale per rilassarsi e rigenerarsi. Molti dei campi tendati di lusso offrono servizi come massaggi e trattamenti spa. Questo ti darà l’opportunità di rilassarti e di godere della bellezza del deserto in modo esclusivo.
Un viaggio di lusso nel deserto del Sahara in Marocco è un’esperienza unica al mondo che ti lascerà senza fiato. Con l’opportunità di dormire in un campo tendato di lusso, di fare safari in 4×4, di fare escursioni in cammello, di cenare sotto le stelle e di rilassarti con i servizi di benessere, non c’è niente di meglio per chi cerca un’esperienza di lusso e avventura.
Un’esperienza di glamping nella savana africana
Se stai cercando un’esperienza di lusso in Africa, il glamping nella savana è un’opzione da considerare. Immagina di svegliarti al mattino circondato dalla bellezza della natura, con animali selvatici che passeggiano proprio accanto alla tua tenda.
Ci sono molti tour operator che offrono pacchetti di glamping nella savana africana, con sistemazioni che vanno dalle tende lussuose ai lodge esclusivi. Alcuni pacchetti includono anche safari guidati, in modo da poter vedere da vicino gli animali selvatici in tutta la loro magnificenza.
Ecco alcune delle migliori destinazioni per un’esperienza di glamping nella savana africana:
Destinazione
Descrizione
Kenya
Il Kenya è famoso per i suoi safari al Masai Mara e offre numerose opzioni di glamping nella savana. Potrai soggiornare in tende lussuose con letti king-size, docce calde e persino una piscina privata.
Tanzania
La Tanzania è un’altra destinazione popolare per i safari e offre tende lussuose con vista sulla savana. I parchi più famosi sono il Serengeti e Ngorongoro.
Botswana
Se stai cercando un’esperienza di glamping più esclusiva, il Botswana è la scelta perfetta. Qui potrai soggiornare in lodge di lusso con piscine private e servizio di maggiordomo personale.
Sud Africa
Il Sud Africa offre molte opzioni di glamping nella savana, tra cui tende lussuose e lodge esclusivi. Potrai anche partecipare a safari guidati per vedere da vicino gli animali selvatici del Kruger National Park.
Il glamping nella savana africana è un’esperienza di lusso che ti permetterà di immergerti nella bellezza naturale dell’Africa senza rinunciare al comfort.
Se stai cercando una vacanza esclusiva in Asia, Bali è sicuramente una delle destinazioni da prendere in considerazione. L’isola indonesiana è famosa per i suoi resort di lusso immersi nella natura tropicale, con spiagge da sogno e servizi di alta qualità.
Ecco alcune delle migliori opzioni per una vacanza in un resort di lusso a Bali:
Bulgari Resort Bali
Situato nella zona di Uluwatu, il Bulgari Resort Bali è un vero gioiello di lusso e raffinatezza. Le camere e le suite sono arredate in stile balinese, con materiali naturali e dettagli di design. Il resort dispone anche di ville private con piscina e giardino, perfette per chi cerca privacy e tranquillità.
St. Regis Bali Luxury Resort
Il St. Regis Bali Luxury Resort è un altro resort di lusso a Bali che non delude le aspettative. Situato nella zona di Nusa Dua, il resort offre camere e suite spaziose e lussuose, con vista sull’oceano e servizi di alta qualità. Il resort dispone anche di ville private con piscina e giardino, perfette per chi cerca privacy e tranquillità.
Four Seasons Resort Bali at Sayan
Situato nella zona di Ubud, il Four Seasons Resort Bali at Sayan è immerso nella natura tropicale. Le camere e le suite sono arredate in stile balinese, con materiali naturali e dettagli di design. Il resort dispone anche di ville private con piscina e giardino, perfette per chi cerca privacy e tranquillità.
The Mulia Bali
Situato nella zona di Nusa Dua, The Mulia Bali offre camere e suite spaziose e lussuose, con vista sull’oceano e servizi di alta qualità. Il resort dispone anche di ville private con piscina e giardino, perfette per chi cerca privacy e tranquillità.
AYANA Resort and Spa Bali
Situato nella zona di Jimbaran, l’AYANA Resort and Spa Bali è un resort immerso nella natura tropicale. Le camere e le suite sono arredate in stile balinese, con materiali naturali e dettagli di design. Il resort dispone anche di ville private con piscina e giardino, perfette per chi cerca privacy e tranquillità.
In ogni resort di lusso a Bali, potrai godere di servizi di alta qualità, come spa, ristoranti gourmet, piscine e attività all’aria aperta. Scegli quello che più ti piace e concediti una vacanza esclusiva e lussuosa a Bali.
Un viaggio in yacht alle Seychelles
Se stai cercando un’esperienza di viaggio lussuosa ed esclusiva, un viaggio in yacht alle Seychelles è ciò che fa per te. Questo arcipelago paradisiaco nell’Oceano Indiano è composto da 115 isole, ognuna con la sua bellezza unica e incontaminata. Navigare in queste acque turchesi in uno yacht privato ti permetterà di scoprire le spiagge bianche, le acque cristalline e la fauna marina incredibile in totale privacy e comfort.
Ci sono diverse opzioni per noleggiare uno yacht alle Seychelles, a seconda delle tue preferenze e del tuo budget. Puoi scegliere di noleggiarne uno con equipaggio, che ti permetterà di goderti il viaggio senza doverti preoccupare di nulla. Il personale a bordo si occuperà di tutto, dalla navigazione alla cucina, in modo che tu debba solo pensare all’abbronzatura.
Se preferisci un’esperienza più intima e personalizzata, puoi noleggiare uno yacht senza equipaggio e navigare alle Seychelles da solo o con un gruppo di amici. In questo caso, dovrai avere una certa esperienza di navigazione.
Durante il tuo viaggio in yacht alle Seychelles, potrai visitare alcune delle isole più belle dell’arcipelago, come Praslin, La Digue e Mahé. Potrai nuotare in acque cristalline, fare snorkeling o immersioni subacquee per esplorare la fauna marina e goderti le spiagge incontaminate.
In sintesi, un viaggio in yacht alle Seychelles è un’esperienza lussuosa e indimenticabile che ti permetterà di scoprire le bellezze di queste isole incontaminate in totale privacy e comfort.
Conclusione
Hai appena esplorato cinque proposte per un viaggio di lusso esclusivo. Ognuna di queste destinazioni offre un’esperienza unica e indimenticabile, con servizi di alta qualità e attenzione ai dettagli.
Se sei alla ricerca di un’esperienza di viaggio raffinata e di lusso, queste cinque opzioni possono essere un’ottima scelta per te.
Prima di prenotare il tuo prossimo viaggio di lusso, assicurati di considerare attentamente il tuo budget e le tue esigenze di viaggio. Inoltre, ricorda che ci sono molte altre destinazioni in tutto il mondo che potrebbero essere perfette per il tuo stile di viaggio.
Non importa quale destinazione di lusso scegli, ricorda di goderti ogni momento e di sfruttare al massimo i servizi offerti. Un viaggio è sempre un’opportunità per rilassarsi, rigenerarsi e creare ricordi duraturi.
Il dibattito sulla paghetta è sempre stato acceso in quanto si cerca di responsabilizzare i figli nell’utilizzo del denaro, ma anche di insegnare loro come gestirlo correttamente. Quante volte ci siamo trovati nella situazione di dover dire ai nostri figli di no quando chiedono di comprare giochi o vestiti mentre giriamo per i negozi? Non possiamo permetterci di acquistare tutto ogni volta. Ma, questo discorso, seppur sensato, non sempre viene compreso, soprattutto dai più piccoli. È importante insegnare ai bambini il valore del denaro e come gestirlo in modo responsabile. Ma a quale età dovremmo introdurre la paghetta e quanto dovremmo dare loro? Queste sono domande importanti da considerare. Ecco le risposte a queste domande.
E’ giusto dare la paghetta ai propri figli?
Assolutamente sì. Dare ai propri figli l’opportunità di imparare il valore del denaro e la responsabilità finanziaria è un grande valore aggiunto per la loro crescita. Al tempo giusto, è importante spiegare come utilizzare questi soldi in modo coscienzioso e onesto, oltre che ponderato.
A che età si può iniziare con la paghetta?
L’età giusta è intorno ai 10 anni. Tuttavia, è importante considerare non solo l’età anagrafica del bambino ma anche quella emotiva. Cioè capire se il bambino è pronto a gestire tale impegno, nel modo corretto. Prima di questa età, la maggior parte dei bambini non ha ancora le competenze e la comprensione necessarie per gestire il denaro in modo autonomo. Inoltre, è importante padroneggiare concetti matematici come addizioni e sottrazioni per comprendere l’uso del denaro. Il discorso cambia quando si tratta di acquisti occasionali, come un pacchetto di figurine o un gioco desiderato che può essere ottenuto con i premi guadagnati attraverso comportamenti positivi, come l’aiuto in casa.
Quanti soldi bisogna dare?
È consigliabile introdurre la paghetta fin da quando il bambino inizia a chiederla, ma se non lo fa spontaneamente, può essere una buona idea che i genitori propongano di stabilire una paghetta regolare, anche in base alla quotidianità del bambino. Ecco perché la cifra andrebbe rivista man mano che il bambino cresce e aumentano anche le sue necessità, come le uscite con gli amici e le serate al cinema. Certo, la paghetta deve sempre essere proporzionata alla disponibilità economica della famiglia, sarà il piccolo a doversi adeguare. In generale, però, intorno ai 10 anni la cifra corretta si aggira intorno ai 10 euro a settimana. Per insegnare ai bambini come gestire il denaro, si consiglia di iniziare con una paghetta settimanale per monitorarne la spesa nel corso del mese ed evitare che venga speso tutto subito. Per insegnare ai nostri figli l’importanza della responsabilità, dobbiamo essere noi stessi un esempio valido. Dobbiamo anche dare loro la fiducia e la libertà anche di sbagliare, intervenendo sempre in modo costruttivo e mai critico. Ad esempio, se ci si rende conto che il bambino ha difficoltà nella gestione dei soldi, non è punendolo o togliendoli che insegnerete il corretto valore.
Il primo maggio è una giornata importante per celebrare il lavoro e ricordare coloro che hanno lottato per i diritti dei lavoratori. È importante spiegare ai bambini, in modo semplice e chiaro, l’importanza di questa ricorrenza per far loro comprendere come il mondo del lavoro sia cambiato nel corso degli anni, con maggiori garanzie e tutela dei lavoratori.
Storia e origine di questa festa
È fondamentale educare i bambini sull’importanza del 1º maggio, una festa che commemora la lotta dei lavoratori per i propri diritti nel corso dei secoli e che si celebra in molte parti del mondo. Insegniamo loro il significato profondo di questa ricorrenza e delle battaglie per la riduzione della giornata lavorativa. Il 1 maggio è una data simbolica che commemora lo sciopero generale del 1886 negli Stati Uniti, durante il quale i lavoratori chiedevano di ridurre l’orario lavorativo a 8 ore. La protesta durò tre giorni e culminò con il massacro di piazza Haymarket a Chicago, in cui la polizia soppressero violentemente la manifestazione dei lavoratori. Il 1 maggio 1890 a Parigi si tenne la prima manifestazione internazionale per i diritti dei lavoratori, evento che fece diventare quella data il “Labor Day”. In contrasto, il 4 maggio è stato segnato da un tragico episodio in cui uno sconosciuto lanciò un ordigno esplosivo contro la polizia in piazza, causando diverse vittime tra agenti e manifestanti.
Frasi per celebrare il primo maggio
Maggio viene ardito e bello con un garofano all’occhiello con tante bandiere nel cielo d’oro per la festa del lavoro. (Gianni Rodari)
In fin dei conti il Lavoro è il metodo migliore per far passare la vita. (Gustave Flaubert)
Possiamo vivere nel mondo una vita meravigliosa se sappiamo lavorare e amare, lavorare per coloro che amiamo e amare ciò per cui lavoriamo. (Lev Tolstoj)
La felicità non viene dal possedere un gran numero di cose, ma deriva dall’orgoglio del lavoro che si fa; la povertà si può vincere con un sistema costruttivo ed è di fondamentale importanza combattere l’ingiustizia anche a costo della propria vita. (Gandhi)
L’articolo Uno della nostra Costituzione ci dice che l’Italia è una Repubblica fondata sul Lavoro. In altre parole, si dichiara che il pilastro fondante del nostro Stato non è un’astrazione ideologica, ma la concretezza del lavorare e del produrre. (Andrea Camilleri)
Scegli il lavoro che ami e non lavorerai mai, neanche per un giorno in tutta la tua vita. (Confucio)
Il lavoro stanca chi non ce l’ha. Un pensiero ai disoccupati, ai sottopagati, agli sfruttati. E alle donne che a parità di qualifica troppo spesso guadagnano meno degli uomini. Buon 1 Maggio. (Chiara Giaccardi)
Il lavoro non mi piace ma mi piace quello che c’è nel lavoro: la possibilità di trovare sé stessi. La propria realtà, per sé stessi, non per gli altri, ciò che nessun altro potrà mai conoscere. (Joseph Conrad)
Il lavoro dovrebbe essere una grande gioia ed è ancora per molti tormento, tormento di non averlo, tormento di fare un lavoro che non serva, non giovi a un nobile scopo. (Adriano Olivetti)
Rifiutate di accedere a una carriera solo perché vi assicura una pensione. La migliore pensione è il possesso di un cervello in piena attività che vi permetta di continuare a pensare usque ad finem, fino alla fine. (Rita Levi Montalcini)
Quando una persona cara è in attesa di un bambino, si cerca sempre il regalo perfetto. Ma perché non optare per qualcosa che possa durare nel tempo e diventare un ricordo speciale? La camicina della fortuna è un regalo sempre più popolare per i neonati, poiché secondo la tradizione dovrebbe portare felicità al bambino nei suoi primi giorni di vita e viene spesso donata come regalo alla futura mamma.
Cos’è
La Camicia della Fortuna, originale, è un capo di abbigliamento per neonati, realizzato in seta o cotone, che simboleggia la fortuna e l’augurio di una vita piena di buoni auspici. Per svolgere il suo dovere deve essere indossata come primo indumento dalla nascita, a contatto con la pelle delicata del bambino. Per mantenere la tradizione, è importante avvisare il personale medico o infermieristico del reparto in anticipo e preparare loro la camicia, così da poter essere certi che il neonato la indossi, subito dopo esser venuto al mondo. La camicia della fortuna ha una versione originale, ma nel tempo sono state create numerose varianti, come scegliere un body adatto al bambino e stampare sopra una frase personalizzata di buon augurio. L’importante è che il gesto sia sentito e che la tradizione si avveri!
Chi la deve regalare
È importante che il dono della camicia della fortuna sia scelto con cura e da qualcuno molto vicino alla futura mamma, in quanto si tratta di un regalo esclusivo che deve essere indossato subito dopo la nascita del bambino. Non c’è una regola precisa su chi debba avere questo onore, ma molto spesso è un gesto che viene fatto dai futuri padrino e madrina del bambino, dai testimoni di nozze dei genitori oppure da zii e nonni futuri.
Perchè si regala
La Camicina della Fortuna è molto più di un semplice vestitino:rappresenta l’augurio di una vita felice e piena di successi per il neonato appena nato. Solitamente si regala dopo il terzo mese di gravidanza. Secondo la tradizione devono rispettare alcuni canoni, come il materiale, il taglio, il colore e la scritta. Le camicie della fortuna devono essere realizzate in cotone al 100% oppure in seta, proprio perché devono essere indossate da un bambino appena nato e devono rispettare la sua pelle sensibile. La scritta Buona Fortuna” dovrebbe essere semplice e pulita, meglio ancora se prevede un dettaglio sul rosso, colore porta fortuna per antonomasia. Ma, per rendere questo pensiero ancora più originale, è possibile anche personalizzare la camicia, facendo seguire all’augurio anche il nome del bambino. Ovviamente, accertatevi che il nome scelto dalla coppia sia definitivo. Inoltre, se si è alla ricerca di un pezzo originale, potrete anche optare per un indumento diverso, che magari rispecchi i gusti dei futuri genitori e scegliere di fare incidere li una frase originale e personalizzata, del colore che si preferisce. In ogni caso, il consiglio è quello di seguire anche scelte diverse e originali, ma non dimenticate l’importanza della qualità del materiale, visto che la pelle del bambino è molto delicata.
Si sta avvicinando quel periodo dell’anno in cui si iniziano a festeggiare comunioni e cresime. Un’occasione speciale nella vita spirituale di una persona, che va celebrata con una festa. A questo punto, ecco che ci si inizia a interrogare su quale regalo può essere considerato adatto per l’occasione. Ogni pensiero è sempre ben gradito, ma tra i desideri della lista, la possibilità di poter regalare un qualcosa di originale che si conservi nel tempo come ricordo di questa importante giornata, è quello più ambito. Anche perché, se si considera che l’età dei festeggiati si aggira intorno ai 12-13 anni, spesso può diventare difficile trovare il giusto compromesso tra ciò che rispecchi i loro gusti e al tempo stesso si adatti alla circostanza. Che si ricopra il ruolo di madrina o di padrino, o che si sia dei tradizionali invitati, è importante rendere omaggio a chi riceve questo sacramento con un regalo speciale. Di doni interessanti possono essercene molti, ma, tra quelli più adatti e sempre graditi, sicuramente troviamo i gioielli. Se siete alla ricerca di un bracciale, collana, orologio o ciondolo, adatti per rendere unica ogni occasione, questa in particolare, seguite i nostri consigli, non sbaglierete!
Bracciale personalizzato
Ricevere un bracciale fa sempre piacere. È un gioiello che non passa mai di moda e che cela dietro di se un significato importante. Forse non tutti sanno che in passato erano solo i nobili a indossarli, come simbolo della ciclicità del tempo. Inoltre, proprio la sua forma circolare simboleggia l’unione e il legame con la persona da cui si riceve. Di modelli in commercio ce ne sono veramente tanti, con vari colori, simboli e dettagli. Ma, se siete alla ricerca di un regalo unico, risultato di ciò che vi lega alla persona che lo scarterà, potete pensare a un braccialetto composable, realizzato nel pieno rispetto dei gusti del festeggiato. Visitando il sito potrete creare, passaggio dopo passaggio, un bracciale fai da te, personalizzato. Partendo dalla taglia, fino ad arrivare alla scelta dei dettagli, il risultato sarà un oggetto unico, frutto dell’amore, affetto e amicizia che si conserverà nel tempo. A impreziosirlo anche l’incisione con disegni, scritte e simboli, scelti appositamente per la persona cara. Se l’idea di un bracciale personalizzato non è fattibile, non preoccupatevi! Sul sito troverete anche tantissimi altri modelli che soddisferanno tutte le varie esigenze.
Regali di tendenza per la cresima
La lista dei possibili regali è davvero lunga e comprende anche altri accessori, suddivisi in categorie e prezzi. Prodotti made in Italy, in acciaio, oro e argento. E, per aiutarvi ancora di più nella scelta, il consiglio è quello di visitare proprio la sezione dedicata ai gioielli adatti per una cresima. Orologi, bracciali, orecchini e collane, alcuni disponibili solo online, unisex, in grado di coniugare semplicità e originalità, per lasciare il festeggiato a bocca aperta! Per gli amanti delle pietre, inoltre, non mancano anche gioielli impreziositi con pietre preziose, da indossare in ogni occasione. Regali perfetti per le persone a cui si vuole bene.
Vendere il caffè può essere un’attività molto remunerativa: è sicuramente una delle bevande da colazione, da pausa o da dopo pranzi più diffusa e permette anche di avere un’ottima marginalità sulla vendita.
Vari formati sono possibili da commerciare come il caffè in grani, quello macinato per la moka e le cialde e capsule per le macchinette automatiche. Grazie alla convenienza di questo formato di caffè, il mercato delle cialde domestiche si sta gradualmente espandendo e sta diventando quindi sempre più rilevante. Questo però comporta una maggiore concorrenza tra i venditori di cialde di caffè come risultato della crescente domanda. In questo breve articolo vedremo alcuni consigli utili per chi cerca di differenziarsi dalla concorrenza e vendere le migliori cialde di caffè disponibili.
Conoscere il mercato delle cialde di caffè
Prima di ogni altra cosa, è fondamentale comprendere il mercato delle cialde di caffè. Chi vuole vendere deve essere il massimo esperto della categoria e questo consiglio è solitamente valido per tutte le tipologie di merci da commerciare: lo è ancora di più per i prodotti alimentari perché in questo settore il consumatore riesce a notare meglio l’esperienza e la passione del venditore. Ci sono molti articoli accessibili, come già discusso prima, quindi è fondamentale conoscere e differenziarsi dalla concorrenza con un’offerta di valore distintivo per il consumatore. Per fare questo, i venditori di cialde di caffè devono fornire un prodotto di alta qualità, un servizio clienti eccezionale con utili informazioni, un packaging accattivante e un piano di marketing di successo.
Offrire una varietà di gusti di caffè
Offrire una grande varietà di gusti di caffè è sicuramente uno dei modi migliori per differenziarsi dalla concorrenza. I clienti, soprattutto quando si parla dei generi alimentari, apprezzano la varietà e la possibilità di scelta in una vasta gamma, quindi i venditori di caffè in cialde dovrebbero sforzarsi di soddisfare tutti i palati: sia quelli che preferiscono gusti più delicati che quelli che prediligono sapori forti e decisi. Il venditore deve poi conoscere e avere in negozio le migliori cialde caffe, di cui potete leggere in dettaglio, per essere competitivo.
Anche l’offerta di caffè biologico e decaffeinato potrebbe ampliare la clientela, spesso consumatori di queste tipologie di caffè fanno fatica a trovare i prodotti giusti.
Offrire un servizio clienti di prim’ordine
La soddisfazione dei clienti è essenziale per il successo delle vendite, soprattutto in un mercato che può sembrare poco distintivo come quello del caffè in cialde. Questa caratteristica comporta la necessità di fornire un buon servizio clienti rapido e l’esigenza di avere una consegna veloce ed efficace. Inoltre, i venditori di caffè in capsule devono assicurarsi che i loro prezzi siano competitivi, cercando quindi di essere tra i più economici del mercato, senza sacrificare la qualità della merce che può essere il vero motivo della fedeltà o meno della propria clientela.
Presentare un imballaggio accattivante
L’imballaggio delle cialde di caffè è sicuramente importante quanto il prodotto stesso: se il cliente non ha mai provato un determinato prodotto, il packaging rappresenta l’unico modo di rapportarsi con il prodotto prima del consumo a casa dello stesso. Una confezione accattivante può attirare le persone e aumentare le vendite. Inoltre, fornire una garanzia di soddisfazione può incoraggiare i clienti a provare il prodotto senza rischi.
Utilizzare canali di marketing efficaci
Infine, è fondamentale promuovere le capsule di caffè e rivolgersi al pubblico giusto utilizzando i canali di marketing appropriati al settore. Le cialde di caffè, per esempio, possono essere promosse in vari modi: attraverso la pubblicità online e fisica, i social media e l’influencer marketing. I venditori di cialde possono utilizzare questi canali di marketing per raggiungere il loro target demografico e incrementare le vendite.
Conclusioni
Un buon venditore di caffè in capsule, dovrebbe preoccuparsi di diversi aspetti per rendere fruttuosa la propria attività, come: conoscere il mercato delle cialde di caffè, avere una gamma di prodotti molto ampia e variegata, offrire un servizio clienti ottimale, utilizzare imballaggi di prima qualità e scegliere il giusto piano di marketing.
Al giorno d’oggi, la routine quotidiana della maggior parte delle persone è diventata davvero movimentata, e sempre più spesso chiede di sostenere dei ritmi altamente stressanti. Avendo poco tempo a disposizione, le persone tendono a dimenticare, o per essere più precisi, a trascurare alcune azioni importantissime, come quelle che servono per rimanere in forma, alleviare tutto lo stress giornaliero e ricaricare le batterie.
Uno degli aspetti fondamentali che spesso trascuriamo, è quello di prenderci cura di noi stessi, dedicando del tempo al nostro benessere, in modo da non cadere in una routine che rischia di danneggiare sia in modo lieve che a lungo andare, anche in maniera un po’ più grave. Se ti stai chiedendo come fare a incastrare la cura per sé stessi nella tua già frenetica e stressante routine non temere, in questo articolo andremo a informarti su piccole azioni che, se svolte con costanza, riusciranno a portare benefici in breve tempo al tuo viso e ai tuoi occhi.
Gli occhi: le parti più esposte allo stress
Il titolo qui sopra, ovviamente si attiene alle eccezioni del caso. Fatto sta però che il viso, e conseguentemente gli occhi, sono letteralmente le parti più esposte ad agenti esterni, sia quelli climatici che di altro genere, durante tutta la nostra giornata, con questi ultimi che spesso non hanno neanche un attimo di riposo. Un esempio che possiamo farti è quello relativo alle giornate fredde: tutto il resto del corpo può essere protetto dalle basse temperature grazie a indumenti adeguati, mentre il viso e gli occhi rimangono spesso esposti a quest’ultimo, oppure con protezioni minori e nella maggior parte dei casi insufficienti.
Secchezza oculare: un pericolo concreto
Quello della secchezza oculare, conosciuto anche come occhio secco, è un pericolo da non sottovalutare, e che può manifestarsi in tantissime modi diversi. Una delle prime cose da fare nel caso si manifesti questo sintomo, è quello di utilizzare dei colliri per secchezza oculare, che al contrario delle tante tipologie di colliri presenti sul mercato, mirano proprio ad alleviare e contrastare questa condizione dell’occhio.
Il manifestarsi della secchezza oculare, deriva da una diminuzione della qualità del film lacrimale. Quest’ultimo ha l’importante funzione di inumidire l’occhio, e una sua scarsa resa può tradursi in lesioni sulla superficie esterna dell’occhio, Questo sintomo può manifestarsi anche con l’avanzare dell’età, e studi hanno dimostrato che questo avviene di più nel sesso femminile. Un’altra causa scatenante dell’occhio secco, può essere data dalla troppa attività davanti ai monitor o schermi, sia per lavoro che per svago. Oltre alle dovute visite del caso da parte di specialisti, e all’uso dei colliri menzionati prima, esistono anche degli occhiali adatti a diminuire questo disturbo causato dalle luce blu degli schermi.
I sintomi della secchezza oculare o occhio secco, si manifestano come una fastidiosa sensazione di avere un qualcosa nell’occhio, che ricorda quasi un granello di sabbia, arrossamento, bruciore, dolore e, in alcuni casi, un momentaneo annebbiamento della vista. La recidività di questi sintomi può causare anche infiammazioni e danni all’epitelio corneale.
Anche l’occhio vuole il suo nutrimento
Probabilmente questo titolo può sembrarti strano, ma se ti fermi a riflettere un attimo noterai che non lo è. Come ogni organo, anche gli occhi hanno alcuni alimenti che li aiutano a rimanere in ottima forma e a resistere maggiormente a tutto lo stress che ricevono quotidianamente. Qui di seguito ti elenchiamo tutta una serie di alimenti che, se consumati con costanza, aiutano i nostri occhi a stare bene:
salmone e tutti i tipi di pesce azzurro (tonno, pesce spada, sardine);
tutta la frutta ricca di vitamina C (melone, lampone, uva, mirtilli);
verdure gialle, rosse e arancioni;
verdura a foglia verde (spinaci, bietole, asparagi);
frutta secca;
latte e derivati.
Ovviamente questa è solo una parte dei cibi che fanno bene ai nostri occhi, quelli che sono più facilmente reperibili. Ovviamente solo la costanza nel consumo di queste pietanze e non quello sporadico, potranno portare dei benefici.
Occhi e monitor: consigli per un corretto utilizzo
Tantissime persone trascorrono molto tempo davanti ai monitor o ai televisori, sia per lavoro che per diletto, ma non tutti, anzi a dire la verità veramente pochi, prestano attenzione ad alcune accortezze che potrebbero far stancare meno i nostri occhi. Eccone alcune:
La corretta distanza dalla quale guardare il televisore, si può calcolare in 6 volte la lunghezza della sua diagonale;
La distanza dal monitor del proprio PC deve essere di almeno 50 cm, fino ad arrivare anche agli 80 cm. Ovviamente questo cambia in base alla grandezza dello stesso;
Come detto poco sopra, esistono tipologie di occhiali adatti a contrastare la luce innaturale prodotta dai monitor, e questo aiuta l’occhio a non stancarsi e a prevenire la secchezza oculare;
Ogni 2 ore di lavoro, bisogna concedersi almeno 15 minuti di pausa. Durante queste pause, un buon modo di rilassare e defaticare l’occhio, è quello di guardare più lontano possibile;
Evitare che sul proprio monitor o televisore, vi siano riflessi di luce. Questi ultimi rendono più difficoltosa la lettura, causando una maggiore e più rapida stanchezza oculare. Il monitor andrebbe sempre posizionato a 90° rispetto la fonte di luce;
Non utilizzare le lenti a contatto per un periodo prolungato maggiore di 6 – 8 ore.
Aiuti quotidiani per i nostri occhi
Il primo dei consigli per aiutare quotidianamente i nostri occhi ti sembrerà scontato, ma molti non lo seguono ugualmente. Indossa gli occhiali da sole nelle giornate con una luminosità più marcata. Ovviamente non va bene qualsiasi paio di occhiali, ma servono quelli con lenti certificate UV. I nostri occhi vengono aiutati anche da un buon tempo dedicato al sonno, che non dovrebbe essere mai inferiore alle 7 ore per notte, e possibilmente totalmente al buio. Durante le pause dal lavoro, o anche quando ne abbiamo la possibilità, cercare spazi lontani e guardarli a lungo, ovviamente nel limite del possibile, senza togliere gli occhi dal monitor e piazzarli subito sugli schermi di smartphone o altri dispositivi similari.
Occhio per occhio
La cura degli occhi è davvero fondamentale per ogni individuo, ma spesso è quella che viene più trascurata rispetto le altre. Tendiamo a non renderci conto che, dal momento nel quale apriamo gli occhi al mattino, a quando li chiudiamo alla sera, questi non hanno spesso neanche un attimo di pausa. Tocca a noi dedicare loro del tempo per farli riposare, e sicuramente sapranno ripagare con una maggiore salute oculare.
Le comunità di gaming online, che includono il gioco della roulette, hanno rivoluzionato il modo in cui le persone interagiscono e si connettono tra loro. Grazie all’innovazione tecnologica e all’enorme diffusione degli smartphone e dei dispositivi mobili, queste piattaforme virtuali offrono un mondo di possibilità per sviluppare relazioni e trovare sostegno. Questo articolo esplora il ruolo delle comunità di gaming online nel fornire supporto e amicizia alle neo-mamme, analizzando come queste piattaforme possono diventare spazi di condivisione e crescita personale.
Un rifugio virtuale per le neo-mamme
Le neo-mamme affrontano una serie di sfide e difficoltà nel loro nuovo ruolo, tra cui il senso di isolamento e la mancanza di tempo per coltivare relazioni sociali. In questo contesto, le comunità di gaming online offrono un’opportunità unica per trovare supporto, amicizia e comprensione. Grazie alla loro natura virtuale, queste piattaforme consentono alle mamme di connettersi con altre persone con interessi simili, condividendo esperienze e consigli, e partecipando ad attività ludiche insieme.
Dai forum di gaming alle chat in-game
I forum di gaming rappresentano una delle prime forme di comunità online in cui le neo-mamme hanno trovato sostegno e amicizia. Attraverso discussioni su specifici giochi o tematiche più generali, le neo-mamme possono trovare un ambiente accogliente e inclusivo in cui condividere le proprie esperienze e trovare consigli utili. Le chat in-game, invece, permettono di comunicare in tempo reale con altri giocatori, sviluppando relazioni più profonde e significative.
Le comunità di gaming online come fonte di sostegno emotivo
La partecipazione alle comunità di gaming online può avere un impatto positivo sul benessere emotivo delle neo-mamme. La possibilità di condividere le proprie preoccupazioni, sfide e successi con altre persone che vivono situazioni simili può ridurre il senso di isolamento e favorire l’empatia e la comprensione. Inoltre, l’interazione con gli altri membri della comunità può migliorare l’autostima e la fiducia in se stessi, contribuendo ad una maggiore resilienza emotiva.
L’importanza dell’inclusione e della moderazione
Affinché le comunità di gaming online possano offrire un ambiente di supporto e amicizia per le neo-mamme, è fondamentale promuovere un’atmosfera inclusiva e rispettosa. Gli amministratori e i moderatori di queste piattaforme devono adottare politiche volte a prevenire il bullismo, l’odio e la discriminazione, e garantire che gli utenti si sentano a proprio agio nel condividere le proprie esperienze. Inoltre, è importante promuovere la diversità all’interno delle comunità, incoraggiando la partecipazione di persone con diverse esperienze, background e prospettive.
La creazione di spazi sicuri e dedicati
Per garantire che le neo-mamme possano trarre il massimo beneficio dalle comunità di gaming online, è utile creare spazi sicuri in cui possano sentirsi a proprio agio nel condividere le proprie esperienze e preoccupazioni. Questi spazi possono includere gruppi di discussione specifici, chat private o server di gioco riservati. In questo modo, le neo-mamme possono interagire con altre persone che condividono le loro sfide e interessi, senza temere di essere giudicate o emarginate.
Le comunità di gaming online e la conciliazione tra vita familiare e lavoro
Partecipare alle comunità di gaming online può anche aiutare le neo-mamme a trovare un equilibrio tra le esigenze della vita familiare e del lavoro. I giochi online possono essere un’ottima forma di svago e relax, permettendo alle mamme di staccare dai problemi quotidiani e ricaricare le batterie. Inoltre, le amicizie e le relazioni che si sviluppano all’interno delle comunità di gaming possono offrire un sostegno pratico, come la condivisione di risorse, consigli su come gestire il tempo e strategie per affrontare lo stress.
Il potere della solidarietà tra mamme
Le comunità di gaming online possono svolgere un ruolo cruciale nel creare un senso di solidarietà e appartenenza tra le neo-mamme. Attraverso il gioco e la condivisione di esperienze, queste donne possono scoprire che non sono sole nel loro percorso e che esistono altre persone che affrontano sfide simili. Il potere della solidarietà tra mamme può contribuire a superare i momenti difficili e a trovare la forza per affrontare le sfide quotidiane con maggiore serenità e ottimismo.
Conclusione
Le comunità di gaming online offrono un’opportunità unica per le neo-mamme di trovare sostegno, amicizia e comprensione in un ambiente virtuale. Attraverso la partecipazione attiva a queste piattaforme, le mamme possono sviluppare relazioni significative e trovare un equilibrio tra le esigenze della vita familiare e del lavoro. Per garantire che queste comunità possano svolgere al meglio il loro ruolo di supporto, è fondamentale promuovere un’atmosfera inclusiva e rispettosa, creare spazi sicuri ed incoraggiare la solidarietà tra mamme.
Imparare le tabelline può essere una sfida complicata per i bambini e i loro genitori, che si presenta durante la scuola primaria. Sono disponibili molte tecniche, sia divertenti che impegnative, ma il vero ostacolo rimane sempre lo stesso: memorizzarle. Ma le tabelline sono importanti ed è necessario conoscerle, sia in ambito scolastico che nella vita quotidiana. Un approccio ludico potrebbe essere la chiave per aiutare il bambino a superare l’ostacolo, anche durante le attività svolte a casa. Gli esperti suggeriscono che giocare sia un metodo efficace e divertente, in linea con le teorie e le metodologie didattiche più recenti.
Cos’è la tavola pitagorica
La tavola pitagorica è una matrice di numeri naturali caratterizzata dal fatto che il valore che si incontra nella posizione individuata dalla riga orizzontale e verticale è il frutta della moltiplicazione dei numeri stessi. La tavola pitagorica è uno strumento comune per eseguire moltiplicazioni decimali a mano. Composta da una matrice di 10 righe e colonne, ogni “tabellina” contiene i risultati della moltiplicazione tra numeri naturali fino a 100. Grazie alla proprietà commutativa della moltiplicazione intera, la tavola pitagorica è simmetrica.
Come insegnare le tabelline ai bambini
Uno dei metodi tradizionali più utilizzati per imparare le tabelline, prevede la memoria. Iniziare, cioè, a esercitarsi, ripetendole molte volte, un pò come si farebbe con i versetti di una poesia, iniziando da quelle più semplici per poi passare a quelle più complesse. Certo, si tratta di tanti numeri ed è necessario tanto impegno per impararli tutti e può capitare che i bambini, di fronte a questa mole di studio possano scoraggiarsi o perdere l’entusiasmo. Ma, per fortuna, esistono anche metodi alternativi per far imparare le tabelline che non richiedono la ripetizione mnemonica, ma si basano su tecniche di visualizzazione e associazione mentale. Questo approccio può risultare più divertente, leggero e anche più efficace per i piccoli alunni. Vediamone insieme alcuni:
– Attraverso la psicomotricità
Si tratta di un metodo utilizzato principalmente nelle scuole steineriane, e prevede l’insegnamento delle tabelline attraverso un metodo psicomotorio che coinvolge il movimento del corpo, associando ad ogni tabellina un gesto specifico per facilitarne l’apprendimento. Questa metodologia favorisce la sicurezza dei bambini nelle operazioni matematiche grazie alla ripetizione e all’assimilazione del ritmo di movimento personale.
– Con la musica
La musica, i versi e le filastrocche sono un ottimo strumento per aiutare i bambini a imparare le tabelline in modo divertente e coinvolgente. Ogi tabellina può essere abbinata a una canzone divertente, in rima, e rendere l’apprendimento più coinvolgente e stimolante per i bambini. Una filastrocca, ad esempio, molto utilizzata, e che troviamo molto utile, è la seguente:
Tre, sei, nove,
sono bianco di terrore.
Dodici, quindici, diciotto,
mi nascondo nel cappotto.
Ventuno, ventiquattro, ventisette,
sono messo alle strette.
Ecco il trenta vicino all’uscita,
Finalmente l’avventura è finita!
(Monica Bertacco)
– Applicazioni su smartphone e tablet
Oggi, i tablet e i dispositivi sono presenti ovunque e possono essere utilizzati come strumento di supporto per l’apprendimento. Possiamo supportare i nostri figli nell’apprendimento delle tabelline e dei calcoli utilizzando applicazioni interattive con una grafica coinvolgente che li aiuteranno a memorizzare in modo divertente.
Come ripassare le tabelline insieme
Una volta imparate le tabelline, è giusto continuare a esercitarsi per non perdere la dimestichezza. Per evitare di rendere questa routine noiosa, è possibile ripassare le tabelline sotto forma di gioco, partendo dai tradizionali giochi di carte alle attività motorie come cacce al tesoro e percorsi a ostacoli che coinvolgono l’uso delle moltiplicazioni.
Giochiamo a color color? Quante volte noi mamme abbiamo sentito questa frase? Sicuramente moltissime. È uno dei giochi più famosi di sempre. Il nome originale è “Strega comanda color“, ma per tutti è sempre stato semplicemente, color color. Sicuramente è un gioco di gruppo divertente e di movimento che i bambini adorano fare per ore senza stancarsi mai. Basta avere un compagno di giochi e un adulto che diriga il tutto, e il gioco è fatto. Vediamo insieme origini e regole di questo antico, ma sempre attuale gioco.
Strega comanda color
Strega comanda colore è un gioco tradizionale per bambini, simile a ce l’hai e rimpiattino, che si svolge all’aperto, ma anche in spazi chiusi. Il giocatore “strega” ha il compito di catturare gli avversari e dirigere il gioco.
Regole del gioco
Il gioco “Strega Comanda Color…” prevede che un giocatore interpreti la strega e pronunci una frase seguita dal nome di un colore. Il gioco ha inizio nel momento in cui la strega di turno pronuncia la fatica frase “Strega comanda color (ad esempio arancione), e tutti i giocatori dovranno iniziare a correre alla ricerca di un un oggetto del colore indicato dalla strega (non sono considerati validi i colori presenti sugli abiti indossati). Solo così riusciranno a mettersi in salvo e non potranno essere “catturati”. Compito della strega è quello di catturare un giocatore solo toccandolo, prima che questo riesca a trovare un oggetto del colore indicato. In questo gioco, il giocatore catturato assume il ruolo di “strega” nel turno successivo. La strega cattura chi non trova oggetti del colore corretto e li imprigiona, ma il bambino che rimane in gara fino alla fine vince. Il numero di giocatori richiesto può essere compreso dai tre partecipanti in su. I giochi di gruppo, sono molto simili tra loro, il comune denominatore è il divertimento e la socializzazione, e a livello di regole cambia giusto qualche dettaglio. Ad esempio, molto ricorderanno il lupo mangia-frutta, e la dinamica sembra più o meno la stessa. Ovviamente, vi è una differenza, cioè che il “lupo” deve catturare solo i bambini con un frutto specifico mentre la strega può catturare tutti i partecipanti che non toccano qualcosa del colore citato.
È ormai di qualche giorno fa la notizia, ma continua ad attirare molta attenzione. Beatrice Valli, nota influencer e imprenditrice, e volto noto del programma tv, Uomini e Donne, è diventata mamma per la quarta volta. Nonostante la sua giovane età, 27 anni, è già molto conosciuta, sia per il suo percorso televisivo, dove ha conosciuto l’amore, Marco Fantini, papà di tre dei suoi figli, e per la sua presenza sui social. Molto amata per il suo carattere forte e per la sua spontaneità, lunedì 24 aprile ha dato alla luce la sua ultima bambina, il cui nome è stato tenuto nascosto fino al giorno della nascita. Scopriamo insieme chi è Beatrice Valli, suo marito, e i figli.
Chi è
Nome: Beatrice
Cognome: Valli
Luogo di nascita: Bologna
Data di nascita: 14 Novembre 1995
Età: 27 anni
Segno Zodiacale: Scorpione
Partner: Marco Fantini
Professione: influencer e imprenditrice
Beatrice Valli, sorella di Eleonora e Ludovica Valli, è cresciuta senza il padre ed ha sempre cercato l’amore fin da giovane. A soli 16 anni diventa madre del piccolo Alessandro dalla relazione con Nicolas Bovi. La famiglia è molto importante per lei essendo stata cresciuta, insieme alle sorelle, dalla madre. Beatrice Valli, all’età di soli 19 anni, ha partecipato al programma televisivo Uomini e Donne per corteggiare Marco Fantini. Dopo essersi scelta a vicenda, i due sono diventati marito e moglie e hanno creato una splendida famiglia allargata.
Matrimonio e figli
Beatrice Valli e Marco Fantini si sono incontrati in TV, durante la trasmissione Uomini e Donne, nel lontano 2014. Nonostante Beatrice fosse già madre di Alessandro, il loro amore è cresciuto costantemente ed hanno costruito insieme una meravigliosa famiglia. La coppia ha avuto due figlie, Bianca nel 2017 e Azzurra nel 2020. Hanno poi coronato il loro sogno d’amore con un matrimonio da favola a Capri nel maggio del 2022, seguito da una cerimonia religiosa a Milano a giugno dello stesso anno. Dopo qualche mese dalle nozze, la coppia ha condiviso una bellissima notizia con i loro follower: stanno aspettando il loro terzo bambino insieme, una femminuccia, svelata attraverso un gender reveal sui social. Il nome della bambina, così come per le altre gravidanza è stato tenuto nascosto fino al giorno della nascita. Il 24 aprile 2023 è nata Matilda Luce Fantini.
L’annuncio sui social
Il 24 aprile 2023 compare sul profilo ufficiale dell’influencer, la prima foto insieme alla piccola, con il nome: Matilda Luce Fantini. Un post che ha riscosso molto successo, che vede quasi 1000 commenti di fan, amici e parenti, che si congratulano con la coppia per il nuovo arrivo e augurano il meglio alla neonata. Non mancano battute ironiche rivolte al neo papà, visto che questo non ha mai nascosto il desiderio di diventare padre di un maschietto. Marco è infatti molto legato ad Alessandro, il figlio che Beatrice ha avuto dal suo ex compagno all’età di 16 anni, e desidererebbe molto regalargli un fratellino.
La caffeina è una sostanza comune consumata dagli adulti per aumentare l’energia e affrontare le attività quotidiane. Molti preferiscono bere caffè al mattino, mentre altri lo considerano un momento di socializzazione o addirittura lo bevono prima di andare a letto. Questa bevanda è diventata così comune nella nostra vita quotidiana che spesso la si considera innocua e scontata, tanto da farla assaggiare ai bambini nei momenti di condivisione con i propri familiari. Ma bisogna fare attenzione perchè il caffè non è una bevanda adatta ai più piccoli e non va consumata prima di aver raggiunto una determinata età. Scopriamo insieme alcune curiosità su questa bevanda e a che età i bambini possono iniziare a bere caffè.
Caffè origini
Il caffè è la bevanda più popolare al mondo e, dopo il petrolio, è uno dei prodotti economicamente più scambiati. Nonostante ci siano oltre 100 specie di Coffea, commercialmente vengono presentate come varietà diverse di caffè, tra cui le più comuni sono l’arabica e la robusta. Il caffè è una bevanda che contiene caffeina, la quale può apportare benefici al nostro organismo se assunta in dosi moderate. Tra le sue proprietà, la caffeina stimola il sistema nervoso e cardiocircolatorio, aumenta l’energia muscolare e migliora la concentrazione mentale. Il consumo troppo elevato di caffeina può causare nervosismo, insonnia e problemi cardiaci.
A che età i bambini possono iniziare a bere caffè?
I pediatri consigliano di evitare il consumo di caffeina prima dei 12 anni, ma è importante tenere presente che questa sostanza non si trova solo nel caffè ma anche in molti altri alimenti comuni come cioccolato e bibite gassate. Quindi, è importante controllare gli ingredienti di ciò che facciamo mangiare ia bambini, perchè molti potrebbero contenere la caffeina. Anche se l’età per poter iniziare a bere il caffè è questa, è normale che non si tratta di una regola e non è necessario per il suo giovane organismo assumere questa bevanda. Il consumo di caffeina nei bambini può causare effetti simili a quelli degli adulti, tra cui iperattività e insonnia, ma anche sintomi di intossicazione come nausea e vomito. Per questo, è importante limitare l’assunzione di caffeina sia per i grandi che per i piccini.
Perchè è sconsigliato far bere caffè a bambini e adolescenti
Di solito i medici consigliano di evitare di somministrare caffè ai bambini sotto i 12 anni, poiché il loro corpo assorbe rapidamente la caffeina che può causare comportamenti iperattivi, riduzione dell’appetito, difficoltà ad addormentarsi e palpitazioni. Uno studio ha dimostrato che il caffè non è adatto per bambini e adolescenti in quantità elevate. È importante evitare di bere caffè durante le ore serali poiché può causare problemi al sonno, così come evitare di somministrarlo ai bambini durante i periodi caldi a causa del suo effetto diuretico e sudorifico.
Con l’avvento di internet e dei social network non abbiamo avuto solamente dei nuovi mezzi di comunicazione e di informazione, ma, purtroppo, è nato anche un fenomeno sempre più diffuso che riguarda i nostri minori (ma non solo): quello del cyberbullismo. Per comprendere questa parola bisogna soffermarsi sui due termini che lo compongono “cyber” e “bullismo”, appunto. Nel bullismo le persone subiscono atti di violenza, sia fisica che psicologica (quindi aggressioni fisiche, insulti, minacce, offese, ecc.), in maniera costante dai cosiddetti bulli. Quando questi comportamenti si spostano online, quindi con messaggi sui social, SMS, e-mail, chat, forum o altro, si arriva al cyberbullismo. Il cyberbullismo può essere diretto, quando si inviano insulti e minacce direttamente alla vittima, o indiretto, quando si diffondono calunnie riguardo la vittima, Il diploma di maturità rappresenta uno dei punti di arrivo più importanti nella carriera scolastica di uno studente ed è un momento in cui il cyberbullismo può rappresentare un’importante minaccia per la salute mentale degli studenti, sia prima che dopo l’esame. Questo proprio per il grande peso psicologico e fisico che si è costretti a sopportare. Il problema maggiore del bullismo online è che i bulli possano nascondersi dietro profili falsi o anonimi, celando in questo modo la propria identità, senza farsi scoprire e possano agire potenzialmente 24 ore su 24. Anche se tendiamo ad associare questa praticamente solamente all’ambito dei minori, il cyberbullismo colpisce anche gli adulti, con le stesse modalità e la stessa gravità.
Leggi contro il cyberbullismo: cosa dice la normativa
Dal punto di vista legislativo, il cyberbullismo è stato stabilito e definito dalla Convenzione di Budapest del Consiglio d’Europa del 23/11/2001. Oltre al cyberbullismo sono stati stabiliti anche altri 4 crimini informatici (cyber crime): il cyberstalkig, il sexting, il grooming e il phishing. Nel nostro paese, in realtà, non ci sono delle norme specifiche relative ai crimini informativi, ma si fa riferimento a leggi amministrative oppure del codice civile e penale che possono essere relative agli atti commessi. Nel 2014 si è tentato di redigere una normativa apposita con il “Codice di autoregolamentazione per prevenzione e contrasto del cyberbullismo” del MISE. Se il bullo non ha ancora compiuto 14 anni, secondo l’articolo 97 del codice penale non è imputabile, ma potrà subire misure rieducative. Mentre se il minore ha tra i 14 e i 18 anni potrà essere giudicato secondo le norme del processo penale minorile e avrà sia responsabilità civile che penale.
Secondo il codice penale, i cyberbulli possono macchiarsi dei seguenti crimi: lesione personale (582 c.p.), diffamazione (595 c.p.), ingiuria (594 c.p.), minaccia (612 c.p.), violenze private (610 c.p.) e danneggiamento (635 c.p.).
Dal punto di vista delle violazioni civili, si configura un danno ingiusto nei confronti della vittima di cyberbullismo. Il danno può essere: morale (stato d’anime e umore), biologico (salute fisica e psicologica) o esistenziale (riguardante l’esistenza della persona).
A chi rivolgersi in caso si sia vittima di cyberbullismo
La prima cosa da fare quando si è vittima di cyberbullismo è parlare con una persona fidata (che sia un genitore o uno specialista come uno psicologo o un’associazione specifica). Successivamente sarà possibile segnalare i post e i contenuti offensivi presenti su qualsiasi social network, che saranno così rimossi. Ad indagare sui crimi di cyberbullismo, poi, sono la Polizia Postale e la Polizia di Stato o, in caso di pericolo reale e imminente, è possibile contattare le forze dell’ordine (a livello nazionale + attivo il numero unico 112). Al momento della denuncia, per fornire le prove adeguate, è molto importante munirsi di tutti gli screenshots necessari (ovvero le “foto” dello schermo del proprio cellulare o del proprio computer) raffiguranti gli insulti, le offese e le minacce ricevuti. Sui social (e specialmente su Facebook) sono presenti anche le pagine gestite dalla Polizia di Stato “Una vita da Social” e “Agente Lisa” proprio su queste tematiche. In più, è presente un portale che spiega questo fenomeno ai genitori.
La motivazione può essere difficile da trovare, soprattutto quando si tratta di portare a termine compiti noiosi o responsabilità impegnative. Può essere particolarmente difficile raccogliere l’entusiasmo necessario per rimanere in linea con gli obiettivi o per compiere gli sforzi necessari per andare avanti. Ma ritrovare la motivazione è possibile!
In questo articolo parleremo dell’importanza dellamotivazione personale e forniremo cinque consigli utili per ritrovarla, indipendentemente dalle circostanze. La motivazione è essenziale per chiunque voglia raggiungere i propri obiettivi. Adottando un approccio proattivo e attuando queste strategie, sarete in grado di prepararvi al successo e di diventare più produttivi nei giorni e nelle settimane a venire.
1. Rivalutare e adattare gli obiettivi in modo che siano raggiungibili
Quando si tratta di ritrovare la motivazione, è importante rivalutare i propri obiettivi e assicurarsi che siano raggiungibili. Obiettivi troppo elevati o che richiedono molto tempo, possono scoraggiare e dare la sensazione di non fare progressi. Suddividete i vostri obiettivi in compiti più piccoli e realizzabili e fissate una scadenza per ogni compito. Quando completerete ogni compito, sentirete un maggiore senso di soddisfazione e questo vi renderà più facile rimanere motivati nel lungo periodo.
2. Utilizzare un elenco
Come abbiamo visto, suddividere i compiti più grandi in componenti più piccole e realizzabili può aiutare a renderli più fattibili. Può anche contribuire a rendere più evidenti i progressi compiuti, a misurarli e a mantenere la rotta. Inoltre, l’uso di un elenco di compiti o la definizione per iscritto degli obiettivi può aiutare a rimanere in carreggiata e a mantenere alta la motivazione.
3. Premiarsi con rinforzi positivi
Uno dei modi migliori per rimanere motivati e sulla buona strada è quello di premiarsi per i piccoli successi e di applicare il cosiddetto “rinforzo positivo”. Può trattarsi di un regalo, di una serata fuori o di qualche ora da dedicare a se stessi. Celebrare anche i piccoli successi vi aiuterà a mantenervi motivati e sulla buona strada per raggiungere i vostri obiettivi. Assicuratevi di ricompensarvi con qualcosa che sia significativo, ma anche ragionevole.
4. Utilizzate un sistema di supporto di familiari o amici
Non affrontate i vostri obiettivi da soli. Raggiungere le proprie ambizioni può essere un compito difficile e, a volte, scoraggiante, quindi è fondamentale avere una rete di persone affidabili che possano aiutarvi a mantenere la motivazione. Che si tratti del partner, di un familiare o di un amico, avere qualcuno a cui appoggiarsi nei momenti di bisogno può essere una grande fonte di motivazione. Il sostegno di una persona fidata può essere una forza potente, quindi assicuratevi di usarlo a vostro vantaggio.
5. Fate una pausa e tornate al compito con rinnovato vigore
Fare una pausa da un compito è spesso il modo migliore per ritrovare motivazione ed energia. È importante darsi la possibilità di schiarirsi le idee e concentrarsi. La pausa può essere breve (di pochi minuti) o lunga un intero giorno, a seconda della situazione. L’importante è assicurarsi di tornare al compito con rinnovato vigore e con un obiettivo chiaro in mente. Questo vi aiuterà a mettere il compito in prospettiva e a lavorare con un rinnovato senso di concentrazione.
Seguendo questi cinque consigli, potrete iniziare a ritrovare la motivazione necessaria per andare avanti nel raggiungimento dei vostri obiettivi. Cominciate con l’analizzare il motivo per cui avete perso la motivazione. Una volta compresa la causa, potete iniziare a fare piccoli passi per ricostruirla. Ricordate di fissare obiettivi realistici, di fare una pausa quando è necessario, di premiarvi per il raggiungimento di traguardi importanti e di mantenere sempre un atteggiamento positivo. Con impegno e perseveranza, potrete ritrovare lamotivazione necessaria per raggiungere i vostri obiettivi.
Il 25 aprile è una festa nazionale in Italia che celebra la liberazione dal nazifascismo e la fine dell’occupazione nazista, nonché la caduta del regime fascista. Questo è un giorno storico per l’Italia, in quanto simbolo della Resistenza e della lotta dei partigiani a partire dall’8 settembre 1943, quando gli italiani vennero a conoscenza dell’Armistizio di Cassibile appena firmato con gli Alleati. La fine della guerra non si verificò il 25 aprile del 1945, ma questa data simbolica fu scelta poiché in quel giorno i tedeschi e i soldati della Repubblica di Salò cominciarono la ritirata da Milano e Torino a causa dello sfondamento degli alleati nella Linea Gotica e dell’azione della Resistenza.
Festa della Liberazione: storia
Il 25 aprile è una data importante per l’Italia, in cui si celebra la liberazione del paese dal governo fascista e dall’occupazione nazista. Questa festività commemora anche il coraggio dei partigiani che hanno combattuto per la libertà dell’Italia durante la Resistenza. Durante la Seconda Guerra Mondiale in Italia, le formazioni partigiane furono create da antifascisti e militari del regio esercito dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943. Grazie alla vasta partecipazione di operai, contadini e giovani renitenti, la Resistenza crebbe fino a diventare un movimento significativo composto da oltre 300 mila uomini. Le bande partigiane si ribellarono all’occupazione nazista e al collaborazionismo fascista, combattendo per la libertà e dando vita ad una guerra di liberazione contro gli invasori stranieri e una guerra civile interna.
Frasi famose da dedicare per il 25 aprile
Per commemorare l’anniversario della Liberazione, vogliamo celebrare non solo la Resistenza e la Costituzione italiana, ma anche i valori che le hanno ispirate. Ecco una raccolta di frasi sulla libertà e la resistenza per ricordarci il loro significato.
25 Aprile. Una data che è parte essenziale della nostra storia: è anche per questo che oggi possiamo sentirci liberi. Una certa Resistenza non è mai finita. (Enzo Biagi)
La democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle forme che si sono sperimentate fino ad ora. (Winston Churchill)
La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare. (Piero Calamandrei)
C’era la parola «libertà»! Una parola incommensurabile come il cielo, irraggiungibile da mano umana come un astro. Eppure creata dalla brama degli uomini, che hanno sempre e sempre di nuovo cercato di afferrarla, e intrisa del sangue vermiglio di milioni di morti. (Joseph Roth)
La Costituzione è un buon documento; ma spetta ancora a noi fare in modo che certi articoli non rimangano lettera morta, inchiostro sulla carta. In questo senso la Resistenza continua. (Sandro Pertini)
La Resistenza e il Movimento Studentesco sono le due uniche esperienze democratiche-rivoluzionarie del popolo italiano. Intorno c’è silenzio e deserto: il qualunquismo, la degenerazione statalistica, le orrende tradizioni sabaude, borboniche, papaline. (Pier Paolo Pasolini)
Qui vivono per sempre gli occhi che furono chiusi alla luce perché tutti li avessero aperti per sempre alla luce. (Giuseppe Ungaretti)
L’indifferenza porta alla violenza, perché l’indifferenza è già violenza. (Liliana Segre)
La storia insegna che quando i popoli barattano la propria libertà in cambio di promesse di ordine e di tutela, gli avvenimenti prendono sempre una piega tragica e distruttiva. (Sergio Mattarella)
La libertà non è mai venuta dai governi. La libertà è sempre venuta dai governati. La storia della libertà è una storia di resistenza. (Woodrow Wilson)
Il bruxismo è un disturbo che si manifesta con il digrignamento dei denti, causato dalla contrazione involontaria dei muscoli della masticazione. Questo fenomeno avviene principalmente di notte e può provocare vari problemi come usura dei denti, dolore alla mandibola e mal di testa. Non sono conosciute le cause legate a questa condizione, c’è chi la riconduce a fattori emotivi e psicologici e chi a una sbagliata malocclusione dentaria. In ogni caso, non riguarda solo gli adulti, ma può capitare di sentire anche il proprio bambino digrignare, soprattutto durante le ore notturne. Solitamente, con il crescere dell’età il problema si risolve spontaneamente, ma è sempre meglio parlarne con il pediatra.
Cos’è il bruxismo pediatrico
Il bruxismo è un disturbo che si manifesta maggiormente durante il sonno e deriva dalla contrazione involontaria dei muscoli coinvolti nella masticazione. Il bruxismo è facilmente identificabile grazie al suono riconoscibile di sfregamento dei denti, che può essere così forte da svegliare le persone vicine. Il bruxismo nei bambini durante il sonno può causare problemi di salute e benessere. Scopriamo le cause e i trattamenti per questo disturbo in età pediatrica.
Cause
Non esiste una spiegazione univoca sulla causa che provoca questa condizione. Il bruxismo, infatti, sembra avere diverse cause, tra cui ansia, stress, problemi emotivi e psicologici, disturbi del sonno e malocclusione dentale. Inoltre, alcuni studi hanno anche associato il bruxismo a malattie neurodegenerative che possono influenzare la risposta muscolare. Tutti gli eventi stressanti possono influire sul sonno notturno dei bambini, causando micro-risvegli, interruzioni brevi e improvvisi durante la notte, frequenti a causa di una tensione emotiva accumulata durante il giorno.
Diagnosi
Il bruxismo può essere difficile da riconoscere per chi ne soffre, poiché spesso è qualcun altro a notare il digrignamento dei denti. Ma, la diagnosi del bruxismo può avvenire anche durante una visita odontoiatrica, se il digrignamento dei denti non produce rumore o non viene notato dalle persone a stretto contatto con chi ne soffre.
Come si cura
Ovviamente, la cura deve essere consigliato dal pediatra o da un medico specialista, e dipenderà dalle condizioni dentarie e dalle cause che hanno portato a questa condizione. Esistono diverse soluzioni per il bruxismo notturno, tra cui l’utilizzo di un paradenti o bite e tecniche di rilassamento. In casi più gravi, può essere necessario ricorrere alla psicoterapia per trattare i problemi emotivi sottostanti al disturbo. Gli specialisti suggeriscono un approccio più delicato e naturale per curare il bruxismo nei bambini, invece di ricorrere ai farmaci o apparecchi odontoiatrici.
L’autonomia dei bambini è un argomento complesso, poiché ogni bambino ha le proprie esigenze e tappe di sviluppo. I genitori spesso si concentrano sulla scelta dell’abbigliamento, con la speranza di uscire di casa con bambini sempre in ordine, ma è importante considerare anche i bisogni del bambino per garantirgli il giusto supporto. L’insegnamento dell’autonomia nell’abbigliamento può essere difficile per alcuni genitori, poiché spesso i loro obiettivi di velocità e puntualità entrano in conflitto con il desiderio del bambino di scegliere i propri vestiti e vestirsi da solo. Ma, soprattutto all’inizio, bisogna armarsi di pazienza e degli strumenti giusti e insegniamo ai bambini a vestirsi da soli.
Come gestire i capricci dei bambini sull’abbigliamento
Vestire i bambini può essere una sfida, ma è importante rispettare il loro ritmo ed evitare di forzare la situazione per evitare ulteriori rifiuti. Provate a guardare la situazione da un’altra prospettiva e considerate il desiderio del bambino di scegliere i propri vestiti come un passo importante verso l’autonomia. Per rispettare i gusti del bambino e prepararsi senza fretta, proponete due opzioni di abbigliamento e ditegli di prepararsi con anticipo.
Consigli utili per insegnare ai bambini a vestirsi da soli
Non c’è un’età definita per iniziare questo percorso, poiché ogni bambino ha un proprio ritmo di crescita. Tuttavia, solitamente si raggiunge questa tappa intorno ai 2-3 anni dopo aver ascoltato e osservato attentamente il bambino. Per ottenere i risultati desiderati, è importante seguire una serie di passaggi gradualmente. Tra cui:
Leggere insieme dei libri sull’argomento: ci sono numerosi libri per genitori che offrono consigli e attività divertenti, come imparare a vestirsi e allacciarsi le scarpe con l’aiuto di filastrocche e racconti. Utilizzarli può rendere il processo del vestirsi un’esperienza piacevole da condividere insieme.
Supportare i bambini: è importante favorire l’autonomia dei bambini, ma senza farli sentire soli. I genitori devono essere pronti ad aiutarli e mostrare loro come compiere determinate azioni quando necessario.
Scegliete un abbigliamento semplice: per aiutare il bambino a vestirsi da solo, è importante metterlo in una situazione favorevole. Invece di chiedergli subito di abbottonare una camicia o allacciare le scarpe, è meglio iniziare con capi più semplici come una t-shirt e pantaloni morbidi come una tuta.
Mettetelo a proprio agio: iniziamo a chiedergli di iniziare a prepararsi in anticipo, così da non mettergli fretta. Soprattutto all’inizio, incoraggiamo il bambino che potrebbe sentirsi frustrato dopo i primi tentativi non riusciti, senza criticarlo o mettergli fretta. Potreste anche promettere dei piccoli riconoscimenti, come ad esempio, permettergli di indossare i vestiti che desidera. Inoltre, durante lo shopping teniamo conto dei suoi gusti personali per renderlo partecipe delle scelte riguardanti la sua vestizione.
Date l’esempio: questo consigli vale un po’ per tutto. I bambini imparano da ciò che vedono, quindi iniziate mostrando ai piccoli i movimenti da compiere per indossare o sfilare un capo e seguitelo passo passo. Inizialmente, potete provare a stimolarlo sotto forma di gioco, chiedendogli di compiere queste azioni davanti a uno specchio, così che possa riconoscere il proprio corpo e comprendere i vari movimenti.
Essere genitori non è un compito semplice, spesso si può sentirsi inadeguati perché, anche se siamo stati bambini, non ricordiamo tutte le fasi e i sentimenti legati ai successi e alle delusioni. Come genitori, l’istinto porta ovviamente a proteggere e tutelare i nostri figli da ogni forma di malessere, anche il più piccolo. Tuttavia, è anche per loro che bisogna imparare e capire quando è necessario fare un passo indietro e permettere loro di fare esperienza, anche se questo vuol dire fare degli errori e non essere sempre “perfetti”. Il tema dell’autonomia suscita sempre un acceso dibattito, poiché si discute spesso se sia giusto pretendere troppo dai nostri figli fin da piccoli o rischiare di renderli pigri viziandoli. Non esiste una definizione standard di autonomia per i bambini, è importante capire cosa significhi e come possa essere sviluppata in modo rispettoso delle loro fasi di crescita.
Perchè è importante l’autonomia nei bambini
Quando si parla di autonomia, è giusto parlare di “educazione“, proprio perchè rendere i bambini autonomi non vuol dire lasciarli da soli, bensì, accompagnarli e guidarli affinchè possano acquisire sicurezza in se stessi e migliorare le proprie competenze e capacità. Dunque, il bambino deve sapere che è in grado di compiere quell’azione da solo, ma, al tempo stesso non è realmente solo e ha il sostegno dei genitori, pronti ad aiutarlo e a consigliarlo. E’ questo il segreto per costruire una sana autostima e fiducia in sé stesso. I genitori non devono allontanarsi e lasciare che “impari a farlo da solo” ma devono incoraggiare l’autonomia dei propri figli, attraverso il sostegno e la libertà di sperimentare senza criticare. Del resto, spesso si tratta di compiere azioni per noi scontate, ma non per i bambini che si trovano a doverlo fare per la prima volta. È importante supportare il bambino nella sua crescita e indipendenza, riconoscendo i suoi progressi e incoraggiandolo a fare sempre di più, in modo da favorire la sua autostima e sicurezza.
Quando e come iniziare
L’educazione dei bambini dovrebbe includere anche l’insegnamento dell’autonomia, che comprende la capacità di mangiare, vestirsi e prendersi cura della propria igiene personale. Come afferma Maria Montessori, questo è un lavoro lungo e paziente ma fondamentale per lo sviluppo del bambino. L’educazione all’autonomia è un processo che dovrebbe iniziare fin dai primi mesi di vita, ovviamente proporzionalmente all’età del piccolo, e non ha una tappa specifica. È fondamentale sostenere il bambino rispettando i suoi tempi senza sostituirsi a lui. Quando il bambino dimostra di avere alcune capacità, anche le più basilari, come camminare, è importante che i genitori gli permettano di fare queste cose da solo per sviluppare le sue competenze pratiche e cognitive, migliorare la sua responsabilità e aumentare la sua autostima. I genitori devono immedesimarsi nel loro bambino e considerare le sue capacità, esperienze, emozioni e difficoltà per essere realistici riguardo alle attività che possono fare insieme. È importante incoraggiare il loro sviluppo autonomo invece di imporre cosa fare.
Cose da non fare
Come anticipato, non è molto semplice mettere in partica quanto descritto. Dunque, se è vero che tutti i genitori desiderano che i loro figli siano autonomi, è anche vero che spesso temono di perdere il controllo su di loro e diventano troppo protettivi. QSpesso i genitori cercano di proteggere i loro figli dalle frustrazioni, ma questo atteggiamento può in realtà ostacolare il processo di crescita e minare l’autostima del bambino.
La Giornata delle Api sta arrivando, ma è sempre importante ricordare il ruolo cruciale che gli insetti impollinatori svolgono nella produzione alimentare e nell’ambiente. Dobbiamo educare i nostri bambini fin da piccoli sulla loro importanza e proteggerli per garantire un futuro sostenibile. Spesso sottovalutiamo l’importanza degli insetti, come le api, nella nostra vita. Aiutiamo i bambini a scoprire il loro ruolo fondamentale nell’ecosistema attraverso un divertente gioco educativo.
Filastrocca dell’ape
Sono l’ape piccina e fedele
sono l’ape che fabbrica il miele,
sempre in volo come gli aviatori,
sempre pronta a posarmi sui fiori.
Sempre in viaggio, tra il campo e il giardino,
dal trifoglio o anche dal ciclamino
succhio il nettare d’ogni fioritura,
soave dono di madre natura.
Dolce miele ch’è fonte di vita,
ricco polline di margherita,
siam del nettare i raccoglitori,
della cera siamo fabbricatori.
Ma facciamo assai più per la gente,
proteggiamo e salviamo l’Ambiente,
mentre l’aria si sporca e si inquina,
l’acqua è torbida e non cristallina.
Se sparissi per sempre dal mondo
è il Pianeta che andrebbe più a fondo:
senza le api e gli impollinatori
finirebbero gli agricoltori.
Siamo in tanti ad averlo capito
che il Pianeta va ben custodito
dall’abuso di quei pesticidi
con cui le api le annienti, le uccidi.
Se le api non ci fossero più
a soffrirne saresti anche tu
e ciò che di più grande avrai perso
sarà il cielo, cioè l’Universo.
L’ape, insetto grazioso e giocondo
custodisce i segreti del mondo,
è preziosa perché messaggera
dell’arrivo d’ogni primavera.
Siamo piccole ma l’alveare
è la casa del dolce abitare,
dove c’è pace, intesa e unità,
cera, miele, lavoro e umiltà.
Noi di Dio siamo la volontà,
e nel mondo noi siam libertà.
Significato
La «Filastrocca dell’ape» è un’opera firmata da Mimmo Mòllica, e lo scopo è quello di sensibilizzare sin da piccoli sull’importanza delle api e della biodiversità. Questi insetti, spesso considerati fastidiosi, in realtà svolgono un lavoro molto importante per la nostra vita sulla terra, e a causa dei pesticidi e della distruzione del loro ambiente naturale, sono in serio pericolo.
Cucinare cibi sani per i bambini può essere una sfida, ma non significa dover rinunciare al gusto. Molti genitori si chiedono se sia sano far mangiare cibi fritti ai propri figli, considerando il loro elevato contenuto di grassi. Anche se i fritti possono essere consumati con moderazione senza compromettere la salute, quando si tratta di bambini è sempre meglio adottare precauzioni extra. Quindi, con la friggitrice ad aria potrete godere di piatti gustosi e salutari, perfetti per tutta la famiglia.
Cos’è e come funziona
Negli ultimi anni, la friggitrice ad aria è diventata una delle opzioni di cottura più popolari per chi vuole ridurre l’assunzione di calorie. Questo dispositivo utilizza aria calda invece di olio o burro per cucinare i cibi, mantenendo lo stesso sapore e consistenza dei piatti fritti tradizionali. Con le friggitrici ad aria potrete gustare alimenti croccanti e deliziosi utilizzando fino al 75% in meno di grassi rispetto alla frittura tradizionale, grazie all’utilizzo di olio in quantità nettamente inferiore. La frittura ad aria utilizza l’aria come mezzo di cottura al posto dell’olio, generando temperature elevate grazie al movimento veloce all’interno del dispositivo. Questo metodo simula le proprietà della frittura tradizionale ma senza l’utilizzo di olio.
Vantaggi
Molti medici consigliano di evitare cibi fritti a causa del loro potenziale rischio per la salute cardiaca. Tuttavia, utilizzando la tecnologia della frittura ad aria, è possibile eliminare questo problema e godere ancora dei propri piatti preferiti. La friggitrice ad aria offre numerosi vantaggi, tra cui un notevole risparmio energetico rispetto al forno tradizionale. Grazie alle sue dimensioni ridotte, non richiede pre-riscaldamento e cuoce in tempi molto più rapidi. Inoltre, consente di cucinare con una quantità minima di olio, garantendo una dieta più sana ed equilibrata. La friggitrice ad aria è la soluzione ideale per cucinare senza riscaldare troppo la cucina, facile da usare e sicura anche per chi non ha molta esperienza in cucina. Inoltre, rappresenta un’ottima opzione per le famiglie con bambini e che devono preparare pasti veloci in poco tempo.
Quali piatti preparare
Sono veramente tante le ricette che è possibile preparare utilizzando la friggitrice ad aria. Dalle tradizionali patatine, alle crocchette, alla pastella di zucchine. Può essere un valido aiuto nella preparazione di tutti i piatti, dall’antipasto al dolce.
Patatine con friggitrice ad aria
Le ricette da realizzare sono tante, ma questa, è sicuramente la più popolare. Potrete godervi le patate fritte croccanti fuori e morbide dentro con la ricetta per la friggitrice ad aria che utilizza solo 2 cucchiai di olio. Preparate delle patate croccanti e gustose con la friggitrice ad aria seguendo questi semplici passaggi: lavate, tagliate e condite le patate, programmate la temperatura e il tempo di cottura e poi cuocetele nel cestello della friggitrice. Controllate a metà cottura la doratura delle patate e proseguite. Controllate la cottura delle patate con una forchetta alla fine del processo, e se necessario, prolungatela. Lasciate riposare le patate chiuse nella friggitrice spenta per qualche minuto prima di servirle su un piatto da portata e aromatizzarle.
Il 22 aprile, un mese e un giorno dopo l’equinozio di primavera, le Nazioni Unite celebrano la Giornata mondiale della Terra per sensibilizzare sull’importanza dell’ambiente e della salvaguardia del pianeta. La Giornata della Terra è un evento che coinvolge 193 paesi e mira ad educare sul rispetto dell’ambiente e delle sue risorse. Ha origine dalla pubblicazione del libro “Silent Spring” nel 1962. Dovremmo sempre tenere presente che il nostro pianeta è il nostro bene più prezioso, da tutelare ogni giorno e non solo in occasione della Giornata della Terra del 22 aprile. La sua importanza va oltre la ricchezza e i benefici personali. Per rendere consapevoli amici e familiari dell’importanza di questa giornata, condividi alcune frasi significative al posto del solito saluto mattutino per stimolare una riflessione.
Frasi da dedicare
Il miracolo non è quello di camminare sulle acque, ma di camminare sulla terra verde nel momento presente e d’apprezzare la bellezza e la pace che sono disponibili ora. (Thich Nhat Hanh)
Ho la natura, l’arte e la poesia, e se questo non è sufficiente, che cosa posso volere di più? (Vincent van Gogh)
La terra è un bel posto e per essa vale la pena di lottare. (Ernest Hemingway)
Mi chiedo se c’è un modo per descrivere adeguatamente la follia che ci fa sprecare i grandi doni sia della Terra che del Cielo. (James Lee Burke)
Dimenticare come zappare la terra e curare il terreno significa dimenticare se stessi. (Mahatma Gandhi)
Non trovo da nessuna parte una traccia del diritto di proprietà degli uomini sulla terra. Soltanto un diritto di passaggio. (Fabrizio Caramagna)
Devo lasciare un biglietto a mio nipote: la richiesta di perdono per non avergli lasciato un mondo migliore di quello che è. (Andrea Zanzotto)
Non dimenticate che la terra si diletta a sentire i vostri piedi nudi e i venti desiderano intensamente giocare con i vostri capelli. (Kahlil Gibran)
Lavoretti per bambini da dedicare al pianeta
Ogni giorno dovremmo impegnarci a proteggere il nostro pianeta, ma oggi 22 aprile è un’opportunità per coinvolgere più persone possibile e sensibilizzarle sull’importanza della sostenibilità. Ci sono molte azioni che possiamo intraprendere, non solo in questa giornata speciale ma anche nel resto dell’anno. Ecco alcuni suggerimenti:
Gita all’aria aperta: andare in bici o a piedi insieme per ammirare la natura primaverile è un’esperienza indimenticabile, per far ammirare ai vostri figli le meraviglie della natura,
Raccogliere i rifiuti: organizzandosi in gruppo sarebbe utile ritrovarsi in un luogo, come la spiaggia o un parco, e munendosi di tutta l’attrezzatura necessaria, raccogliere tutti i rifiuti lasciati a terra da persone poco civili. Lasciare un posto pulito e in ordine è un ottimo modo per preoccuparsi del futuro del pianeta.
Piantare un fiore: sfruttate la primavera per fare un’attività divertente con i vostri bambini: piantate un seme e osservatelo crescere fino a diventare una bellissima pianta. Sarà un’esperienza indimenticabile per tutti!
La conciliazione tra maternità e lavoro rappresenta ancora oggi una sfida per molte donne, nonostante i progressi in materia di diritti e uguaglianza. Le difficoltà da affrontare sono ancora numerose. Esistono tutele sul posto di lavoro per le donne che diventano madri o adottano un bambino, ma la loro applicazione dipende dai termini del contratto lavorativo. Quindi, se siete lavoratrici autonome e volete avere informazioni sulla richiesta di maternità, di seguito, troverete alcune informazioni utili.
Partita iva, e maternità INPS
Il diritto alla maternità spetta anche alle donne in possesso di Partita Iva, a condizione che siano in regola con i contributi e iscritte alla gestione dell’Inps relativa alla loro attività professionale. Per esercitare la propria attività, i lavoratori autonomi devono iscriversi alla cassa di appartenenza che corrisponde alla loro professione. Ci sono diverse casse per le varie categorie professionali, come avvocati e giornalisti, ma ci concentreremo su quelle collegate all’INPS. Dopo aver presentato la domanda, la lavoratrice indipendente, ha diritto a ricevere l’indennità di maternità per un periodo complessivo di 5 mesi, includendo i due mesi precedenti il parto e i tre successivi. Le neo-mamme possono ricevere un’indennità di maternità pari al 80% del loro reddito professionale dichiarato nel secondo anno precedente alla richiesta, per un totale di cinque mensilità. Inoltre, hanno diritto a sei mesi di congedo parentale nei primi tre anni di vita del bambino, con la possibilità di percepire il 30% della retribuzione come indennità.
Come presentare la domanda
Le lavoratrici con Partita Iva possono richiedere l’indennità di maternità tramite il servizio online dell’Inps, anche se si sono iscritte alla loro gestione dopo l’inizio del periodo di maternità. Se la vostra attività risulta in regola e iscritta alla gestione di riferimento entro i termini di legge e precedentemente al periodo di maternità, avrete diritto a ricevere l’intera indennità durante il tuo periodo di maternità. Tuttavia, se avete iniziato dopo aver dichiarato il periodo di maternità, averte ugualmente diritto, ma riceverete un’indennità proporzionale al tempo trascorso durante il periodo.
E’ possibile lavorare durante la maternità?
La risposta è si! Le lavoratrici autonome hanno diritto a un’indennità economica durante il periodo della maternità, senza essere obbligati ad astenersi dal lavoro.
Si può andare in maternità anticipata con la Partita Iva?
Le lavoratrici autonome con Partita Iva possono richiedere un’indennità per la maternità anticipata in caso di gravidanza a rischio o problemi di salute della futura mamma. La procedura di richiesta può essere effettuata online o tramite altri metodi di comunicazione con l’INPS.
Partita Iva e Enti di categoria privati
Spesso si sente dire che chi lavora con partita iva non ha diritti, ma non è esattamente vero, spesso basta informarsi. Se fate parte del mondo delle lavoratrici autonome iscritta all’INPS, è importante conoscere i propri diritti per quanto riguarda la maternità. Stesso discorso per cgi risulta iscritta a una cassa privata, è sempre bene informarsi sulle tutele disponibili nel vostro caso specifico. La maternità non deve essere un optional ma un diritto garantito per tutte le donne lavoratrici.
La nascita di un bambino rappresenta sempre una gioia immensa, e nei primi mesi i genitori adorano conservare i messaggi ricevuti per il neonato. Questi messaggi sono pieni d’amore e saranno meravigliosi da rileggere quando il bambino crescerà. Non è più una novità ricevere messaggi attraverso i social e Whatsapp grazie alla tecnologia, ma conservare una frase speciale nel tempo rimane un privilegio che non ha prezzo. Se siete alla ricerca di ispirazione per un messaggio da inviare in occasione della nascita di un maschietto, ecco alcune frasi nascita bambino originali che potrebbero fare al caso vostro.
Auguri nascita bimbo
Ci sono diverse opzioni per inviare un biglietto nascita originale, come ad esempio un biglietto scritto a mano con un pensiero o accompagnato da un piccolo dono, oppure tramite messaggio su WhatsApp. L’importante è trovare le parole giuste per fare gli auguri in modo speciale e apprezzato. Ci sono molte frasi carine, ma quando si tratta del proprio bambino speciale, ecco alcuni suggerimenti per trovare le parole giuste e rendere questo momento indimenticabile.
Frasi auguri nascita figlio maschio
La nascita è un momento delicato, impegnativo ma anche ricco di emozioni. Quindi, sicuramente i neo genitori apprezzeranno qualsiasi segnale di affetto e sorrideranno di fronte alle frasi simpatiche per nascita che leggeranno. Ecco, alcuni suggerimenti.
La cicogna ha scelto proprio l’indirizzo giusto. Rendervi genitori è il regalo più bello!
Occhi a mandorla e piedini paffutelli…Questo bambino è stato disegnato con il pennello!
Da oggi, nasce una nuova famiglia: la vostra!
Diventare mamma di un bambino, vuol dire avere un principe azzurro per tutta la vita!
Sarai un super papà e un super eroe per il tuo piccolo
Nessuno vi guarderà mai, con gli stessi occhi con cui vi guarda vostro figlio!
La vostra famiglia si è appena allargata e inizia un nuovo capitolo meraviglioso tra notti insonni e momenti speciali con il vostro piccolo tesoro.
Frasi nascita famose per bambino
Vivere è la cosa più rara al mondo. La maggior parte della gente esiste, ecco tutto. (Oscar Wilde)
Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa piacere così come sei! Quindi vivi, fai quello che ti dice il cuore, la vita è come un’opera di teatro, ma non ha prove iniziali: canta, balla, ridi e vivi intensamente ogni giorno della tua vita prima che l’opera finisca priva di applausi. (Charlie Chaplin)
La nascita è un mistero. Le parole non sono sufficienti. (Marie O’Connor)
Appena nati, i bambini tengono l’aldilà ancora stretto nelle loro manine rinchiuse. (Fabrizio Caramagna)
La nascita di un figlio non è solo la venuta al mondo di qualcuno di cui attendevamo di vedere il volto, di qualcuno che attendevamo di accogliere tra le nostre braccia. Insieme alla vita del figlio viene nuovamente alla vita anche il mondo.(Massimo Recalcati)
Per aiutare i bambini a imparare a memoria i giorni della settimana, può essere utile utilizzare rime e filastrocche in modo divertente. Ecco una raccolta di filastrocche divertenti sui giorni della settimana, perfette per insegnare ai bambini i nomi dei giorni in modo facile e giocoso.
Filastrocche della settimana
Le filastrocche sono un ottimo strumento per stimolare il linguaggio e la memoria dei bambini, ma anche per insegnare loro nozioni importanti come i giorni della settimana. Ecco alcune filastrocche per bambini che possono aiutare ad imparare i giorni della settimana. Leggetele insieme al vostro bambino e divertitevi a recitarle insieme! Ricordate di non perdere la pazienza se il bambino non riesce a memorizzare subito i versi, ognuno ha i propri tempi di apprendimento.
Filastrocca giorni della settimana Rodari
E’ sicuramente una delle canzoncine più famose e recitate, soprattutto tra i banchi di scuola. Il titolo completo è “La settimana del dormiglione”, ed è la seguente
Lunedì si svegliò Martedì sbadigliò Mercoledì si stirò Giovedì si allungò Venerdì si riposò Sabato si addormentò Domenica russò.
La settimana del pulcino
Lunedì chiusin chiusino martedì bucò l’ovino saltò fuori mercoledì pio pio fece giovedì venerdì fece un saltino beccò sabato un granino e la domenica mattina aveva già la sua crestina.
Filastrocca della settimana con i colori
Lunedì sono giallo come il sole lassù,
martedì sono una nuvola dipinta di blu.
Mercoledì sono verde come l’erba del giardino,
giovedì sono marrone come il tronco del pino.
Venerdì sono azzurro come le onde del mare,
sabato sono rosso come il pesce che sa nuotare.
Domenica che festa, ho l’arcobaleno in testa!
Questi sono solo alcuni esempi delle filastrocche sui giorni della settimana che è possibile trovare sul web o sui libri per bambini. Per rendere questo “studio” più divertente, potete anche inventare dei lavoretti sui giorni della settimana da stampare, colorare e appendere nella cameretta dei piccoli.
La nascita di un bambino è sempre un lieto evento e, soprattutto nei primi mesi, i neo genitori hanno piacere nel corservare i messaggi giunti per il neonato. Sono messaggi che vengono dal cuore e che sarà bello rileggere un giorno quando il bambino sarà più grande. Ora con la tecnologia non è nuovo ricevere messaggi tramite social e whatsapp, ma, se è vero che i messaggi fanno sempre piacere, è anche vero che avere la possibilità di conservare nel tempo una frase speciale è un privilegio. Quindi, se siete alla ricerca di un messaggio da inviare e da cui prendere spunto per l’arrivo di un fiocco rosa, ecco alcune frasi nascita bambina originali.
Auguri nascita bimba
Esistono due modi per inviare un originale biglietto nascita: un biglietto scritto a man, magari accompagnato da un penserino o da un fiorellino, oppure con un messaggio su WhatsApp. In entrambi i casi, come abbiamo detto, gli auguri per nascita saranno apprezzati, l’importante è scegliere le parole giuste. Di frasi carine ce ne sono tante, ma sicuramente, visto che per ogni genitore il proprio bambino è unico, ecco alcuni suggerimenti per individuare le giuste frasi per una figlia speciale e rendere indimenticabile questo momento.
Frasi auguri nascita
La cicogna ha scelto proprio l’indirizzo giusto. Rendervi genitori è il regalo più bello!
Occhi a mandorla e guanciotte paffutella…Questa bambina è un capolavoro!
Da oggi, nasce una nuova famiglia: la vostra!
Diventare mamma di una bambina, vuol dire avere un’amica per tutta la vita!
Sarai un super papà e un super eroe per la tua bambina
Nessuno vi guarderà mai, con gli stessi occhi con cui vi guarda la vostra bambina!
La vostra famiglia si è appena allargata e inizia un nuovo capitolo meraviglioso tra notti insonni e momenti speciali con il vostro piccolo tesoro.
Frasi nascita famose per bambina
Silenzio prima di nascere, silenzio dopo la morte, la vita è puro rumore tra due insondabili silenzi. (Isabel Allende)
Ogni volta che nasce un bambino, sboccia un fiore sulla mano del tempo. (Fabrizio Caramagna)
La nascita è l’improvvisa apertura di una finestra, attraverso la quale ci si affaccia su di una prospettiva stupenda. Che cosa è successo? Un miracolo. Hai scambiato il nulla con la possibilità del tutto. (William Macneile Dixon)
Nel momento in cui nasce un bambino, nasce anche la madre. Lei non è mai esistita prima. Esisteva la donna, ma la madre mai. Una madre è qualcosa di assolutamente nuovo. (Osho)
La maternità è un tema complesso e dibattuto da sempre. Mentre alcune donne si sentono realizzate diventando madri, altre non hanno questo desiderio e entrambe le scelte vanno rispettate. Il diritto di decidere sulla propria gravidanza è stato conquistato grazie a grandi lotte e manifestazioni. È importante rispettare questa scelta, che spesso deriva dalla difficoltà di affrontare una gravidanza indesiderata, un problema che ogni anno coinvolge milioni di donne in tutto il mondo. Nel nostro paese, la Legge 194/78 regolamenta l’interruzione volontaria gravidanza entro i primi 90 giorni (che corrisponde a circa 9 settimane di gravidanza) per motivi di salute, economici, sociali o familiari. La legge descrive le procedure da seguire in caso di richiesta di interruzione della gravidanza ed è in vigore dal 1978.
IVG: interruzione volontaria di gravidanza
La legge prevede che l’Ivg sia disponibile dopo i primi 90 giorni di gravidanza e richiede la richiesta personale della donna. Nel caso delle minorenni, è necessario il consenso del tutore o del responsabile legale. La pratica dell’Ivg non deve essere utilizzata come metodo di controllo delle nascite e il medico incaricato dell’intervento deve fornire alla paziente tutte le informazioni necessarie, per essere sicuro che la donna abbia compreso le conseguenze della scelta che sta per compiere.
Come abortire volontariamente
Ovviamente, in questo articolo si sta parlando di situazioni dove la donna sceglie volontariamente di abortire, cioè di non portare avanti la gravidanza. Una scelta che può avvenire per diversi motivi e anche in tempi stretti, visto che l’interruzione di gravidanza deve avvenire entro la 9 settimana di gravidanza. Tra le modalità regolamentate per l’aborto in Italia, troviamo le seguenti fasi:
Colloquio: prima di procedere con l’interruzione della gravidanza, si deve svolgere un colloquio informativo e conoscitivo per accertarsi che la scelta compiuta dalla donna sia una sua volontà.
A questo punto, prima di recarsi presso la struttura dove effettuare l’interruzione, bisognerà portare con se i propri documenti e tutti i referti che si hanno sullo stato di gestazione attuale.
In alcuni casi, la donna ha la possibilità di scegliere come effettuare l’aborto, tra cui l’utilizzo della pillola abortiva che prevede due dosi del farmaco intervallate da 24-48 ore per indurre l’interruzione della gravidanza oppure sarà necessario ricorrere a un intervento chirurgico.
Dopo un aborto, è importante seguire alcune precauzioni per evitare infezioni. Evita di usare tamponi o assorbenti interni e limitati a lavarti esternamente senza fare lavande vaginali. Inoltre, cerca di evitare rapporti sessuali per almeno 20 giorni e valuta attentamente il tuo stato di salute locale e le possibilità di una nuova gravidanza durante questo periodo.
Sarebbe opportuno anche farsi seguire da uno specialista per elaborare la scelta intrapresa.
Quanto costa l’IVG?
Se si sceglie di sottoporsi all’intervento in strutture pubbliche autorizzate, non ci sono costi aggiuntivi oltre a quelli dei farmaci prescritti successivamente. Tuttavia, se si opta per una clinica privata, è importante informarsi preventivamente sui costi.