Botta in testa bambini: quando preoccuparsi, cosa fare

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Una delle principali preoccupazioni per i genitori è vedere il proprio bambino cadere e sbattere la testa. Questo perché è difficile capire se l’incidente può avere conseguenze, anche a lungo termine. La testa viene sempre considerata come la parte più delicata del corpo e va protetta adeguatamente. Per fortuna, la maggior parte delle cadute sono innocue e non hanno conseguenze gravi. Certo, però che questa percentuale a favore non deve portare a sottovalutare le cadute ed eventuali traumi alla testa, bisognerà valutare singolarmente ogni situazione, avvertire il proprio pediatra e monitorare attentamente il bambino. Ma, come capire se la botta in testa può avere delle conseguenze? Scopriamolo insieme.


Cosa fare se il bambino cade e sbatte la testa

Come già detto in precedenza, fortunatamente i colpi alla testa nei bambini non sono di solito gravi. Durante i primi anni di vita, i bambini spesso subiscono cadute più o meno significative e per fortuna nella maggior parte dei casi non ci sono conseguenze. Questo accade perché le ossa del cranio dei bambini sono molto resistenti ed elastiche. Ma, questo non significa che si può sottovalutare la situazione ogni volta che il bambino batte la testa. Allora, come prima cosa è giusto sottolineare che bisogna valutare la tipologia di caduta, perchè è diverso vedere un bambino battere la testa mentre gattona rispetto a vedere un bambino che totolandosi cade dal letto. Dunque, in ogni caso è giusto monitorare oltre al tipo di caduta anche la reazione del bambino immediatamente dopo.

  • Se, dopo la caduta, il bambino piange, non perde conoscenza e, dopo essersi calmato ricomincia a svolgere le stesse attività, con molta probabilità la caduta non ha portato alcuna conseguenza. In questo caso, è comunque consigliabile tenerlo sotto controllo nelle ore successive, ma se si verificano sintomi insoliti è meglio contattare immediatamente il medico.
  • Se, dopo la caduta, il bambino perde conoscenza anche solo per pochi secondi, il viso cambia colorazione e appare pallido, e successivamente compaiono nausea, vomito, sonnolenza, è importante portarlo immediatamente al pronto soccorso.
  • Se, invece, la caduta avviene di notte, e quindi non è possibile monitorare la situazione oggettivamente, visto il sonno del bambino, si consiglia comunque di evitare di somministrare cibo o bevande e non dare al bambino medicinali. In più, sarebbe preferibile svegliare ogni tanto il piccolo per essere sicuri che risponda agli stimoli e portarlo in ospedale se mostra segni di convulsioni, sonnolenza eccessiva o perdita di coscienza.

Cosa fare se dopo la caduta compare il bernoccolo?

Il bernoccolo indica che il bambino ha subito un trauma, ma non significa che il trauma si è risolto. Se la caduta è stata significativa (ad esempio, dal letto), bisogna fare attenzione e tenere monitorata la situazione. Per ridurre il gonfiore del bernoccolo, si consiglia di applicare una compressa fredda o un impacco di ghiaccio per prevenire la formazione dell’ematoma. Il consiglio di contattare il pediatra è sempre valido ed è sicuramente il modo migliore pe prendersi cura del piccolo e della caduta nel migliore dei modi.

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