La candida intestinale è un disturbo molto sgradevole che interessa in prevalenza le donne. Per sapere come riconoscerla e combatterla, ci siamo rivolti al team del centro Biomedic, che ci ha aiutato a capirne di più.
Chi colpisce la candida intestinale?
In genere sono coinvolte soprattutto le persone che non prestano particolare attenzione alla salubrità del proprio regime alimentare né rispettano i classici principi di educazione alimentare. Ecco, quindi, che è pericoloso un consumo eccessivo di carboidrati, con riferimento in particolare alle farine e agli zuccheri raffinati, ma è necessario ridurre il più possibile anche l’assunzione di bevande alcoliche e di tutti gli alimenti preconfezionati e processati. Con la candida intestinale, viene meno l’equilibrio della flora batterica. I batteri iniziano a crescere senza limiti e i diversi elementi che proliferano a livello intestinale sono senza controllo.
Qual è l’approccio del centro Biomedic?
In tutte le situazioni in cui vi sia l’opportunità di usare i rimedi naturali, e cioè quando essi non comportano il minimo rischio per la salute delle persone e anzi garantiscono risultati sicuri, questa è la strada che privilegiamo. Deve essere chiaro, però, che le terapie mediche tradizionali vengono comunque prese in considerazione e non sono escluse a priori. Il nostro approccio verso la medicina personalizzata e biocompatibile è quello di una realtà con oltre 30 anni di esperienza.
Ci sono dei rimedi naturali per combattere la candida intestinale?
Il primo consiglio che diamo è quello di agire nel modo più tempestivo possibile, in modo che il fungo possa fare meno danni possibili. La candida intestinale, infatti, è un nemico insidioso, dal momento che può mettere a repentaglio il metabolismo e l’assorbimento dei nutrienti essenziali per il corpo umano. Non ha senso allarmarsi, perché dalla candida si guarisce; ma certo è che il problema non può essere sottovalutato. Quando si parla di rimedi naturali, per altro, bisogna anche tenere conto del regime alimentare che si sceglie, individuando una dieta appropriata per l’intestino.
Come ci si deve comportare a tavola?
I lieviti devono essere evitati, e andrebbero messi in lista nera anche gli insaccati, i formaggi stagionati e quelli salati. Come si è detto l’assunzione di carboidrati andrebbe regolata, e la farina 00 dovrebbe lasciare il posto alla farina integrale o a quella di tipo 2, che è meno raffinata. Poiché l’alcol tende ad amplificare le infiammazioni, se si riesce a farne a meno è meglio. Al bando anche i prodotti di pasticceria, le caramelle, il cioccolato, le creme, le bevande eccitanti e il caffè. Il latte dovrebbe consumato in quantità modeste, mentre al suo posto sono da preferire le bevande vegetali. Anche la frutta eccessivamente zuccherina deve essere dimenticata per qualche tempo.
Ci sono prodotti naturali che si possono assumere?
Sì, ma ovviamente il fai da te non va bene: è sempre opportuno contattare uno specialista in modo da scoprire quale sia la terapia migliore da seguire. D’altro canto la posologia cambia in base a quanto la situazione è grave, mentre la varietà di prodotti naturali è davvero ampia: oltre ai fermenti lattici e ai probiotici ci sono anche gli integratori a base di uva ursina e di semi di pompelmo.
Quali sono, infine, i sintomi che possono aiutare a riconoscere la candidosi intestinali?
Questo disturbo si presenta, tra l’altro, con una voglia immotivata di zucchero e con l’intolleranza a diverse sostanze come il fruttosio, la caffeina e il glutine. L’intestino è irritabile, e si ha a che fare con gonfiore addominale dopo i pasti. In alcuni casi ci possono essere mal di ossa e dolori muscolari, insieme con bruciore e prurito a livello anale.