Come avevamo già preannunciato in tema di coronavirus e gravidanza ci sono importanti novità. Finalmente il futuro papà è ammesso in sala parto e può assistere alla nascita. Una notizia favolosa, accolta con gran gioia da tanti papà (tra cui anche Marco Fantini che potrà assistere alla nascita di Azzurra e al parto della sua compagna Beatrice Valli). Ma quali sono le condizioni? Sono ammessi tutti i papà o sono previste ancora restrizioni? D’altronde l’emergenza coronavirus è ancora in corso e la situazione non è ancora tornata alla normalità. Scopriamo meglio quali sono le nuove norme.
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Coronavirus e gravidanza: papà ammessi in sala parto
E’ fresca di giornata la notizia. Finalmente i papà sono ammessi in sala parto, adottando tutte le misure di sicurezza necessarie ovviamente. Precisiamo però che sono ammessi solo al momento del parto e non durante l’intero travaglio. Devono essere adottate tutte le misura di sicurezza necessarie a garantire la protezione dal rischio di contagio per la partoriente, per il bebè e per il personale sanitario. Il futuro padre deve indossare i dispositivi di protezione individuale e deve stare ad almeno un metro di distanza dal personale sanitario. Soprattutto per essere ammesso il futuro padre non deve avere nessuno dei sintomi riconducibili al Covid-19 e deve essere in perfetto stato di salute, senza febbre (la temperatura corporea deve essere inferiore a 37,5°) né tosse né rinite né alcuna forma di malessere evidente. Inoltre verrà valutato caso per caso ogni singolo parto in merito a complessità e problematiche.
Partorire all’epoca del coronavirus
Le donne incinte al tempo dell’emergenza coronavirus hanno non poche preoccupazioni circa il parto. Come sarà? Sarò sola? Non potrà assistere mio marito nemmeno alla nascita? Coronavirus e gravidanza: il tema diventa meno dolente. Negli ultimi giorni molte strutture ospedaliere italiane hanno cambiato le loro regole rigide per tentare un sia pur modesto ritorno alla normalità. Sono finalmente ammessi i papà in sala parto, il che è fonte di sollievo e gioia per molte donne in gravidanza oramai agli sgoccioli. Ovviamente è ammesso solo se anche la futura madre non è affetta da coronavirus. Qualora fosse positiva, la donna sarebbe in isolamento e al marito non sarebbe concesso assistere alla nascita. Non sono ancora ammessi sorelline e fratellini a fare visita alla mamma in ospedale. Troppo rischioso. In questi mesi molte donne gravide ricoverate in ospedale si sono sentite sole, abbandonate e spaventate, senza un minimo di aiuto morale o sostegno dalle persone care. Già lo stress del parto è pesante, poi l’emergenza coronavirus l’ha reso un’esperienza tutta altro che rosea e serena. Quindi alle future mamme che stanno per partorire in queste settimane o il prossimo mese, possiamo solo dire di stare serene e rilassate, non essere spaventate, tutto andrà per il meglio e potrete avere vostro marito o il vostro compagno a darvi forza e coraggio in sala parto. Forza e coraggio. Vedere il viso del vostro bebè vi farà dimenticare in un attimo tutti i dolori, le difficoltà e le sofferenze passate in questi difficili mesi di quarantena.
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