Molte mamme a poco dalla fine della scuola sono concordi nel dire che la didattica a distanza è stata un’esperienza negativa e provante per i loro bambini. Perché? C’è da dire che la scuola è stata chiusa per ragioni di sicurezza ben prima del lockdown del 9 marzo. In alternativa durante l’emergenza coronavirus si è provveduto con la didattica a distanza (chiamata con la sigla DAD come papà in inglese). Dopo ben tre mesi noi mamme possiamo dirlo: la DAD è stato un bene o un male per i nostri figli?
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Didattica a distanza: esperienza da dimenticare?
Secondo molte mamme, c’è qualcosa di intrinsecamente sbagliato nella DAD poiché viene meno la separazione scuola famiglia e c’è un totale annullamento della privacy. Gli insegnanti si ritrovano ogni mattina dentro le nostre case, nel vero senso della parola. Non sempre i bambini hanno uno spazio a disposizione dove ascoltare le videolezioni indisturbati. Per non parlare di chi ha più figli a cui occorrono quindi più computer (e se c’è un computer per famiglia? e se non c’è la connessione Internet per problemi economici?). Mentre i bimbi fanno lezione, si intravede la mamma che passa in pigiama con i bigodini, il papà che chiede cosa si mangia per pranzo, il cane che abbaia ogni volta che suona il citofono. I bimbi più piccoli si sa hanno un limite dell’attenzione e la DAD è un vero e proprio disastro per i bimbi al di sotto dei 7 anni. Si distraggono facilmente, non apprendono con facilità, sentono la mancanza dei loro compagni di classe e sono stanchi di vivere dietro uno schermo.
I limiti della didattica a distanza
Le mamme sono presenti tutto il tempo delle lezioni online. Ci sono mamme che ascoltano tutto per filo e per segno, mamme che addirittura intervengono, mamme che suggeriscono alle interrogazioni, mamme che fingono di non ascoltare e si mimetizzano abilmente ma poi ascoltano ogni parola. Magari a qualche maestra verrà la brillante idea di fare a fine anno la pagella per l’alunno e la pagella per la famiglia (il bambino è disattento, ma la mamma è sempre attenta durante le lezioni). E i bambini? Come stanno vivendo quest’esperienza? Premesso che bisogna calcolare le ore di vita che hanno perso in questi lunghi mesi solo a dire alla maestra queste frasi:
- maestra ti vedo, ma non ti sento
- puoi ripetere?
- maestra è saltata la connessione
La cosa peggiore è essere interrogati a portata d’orecchio delle mamme. Un incubo non solo per i bimbi timidi, ma anche per quelli più esigenti. E le maestre? Povere sventurate. Da un giorno all’altro si sono trovate a fare i conti con questo fulmine a ciel sereno. Ben 20/25 bambini da tenere attenti ed educare davanti a uno schermo e che si collegano dai dispositivi più disparati e con connessione altalenante. In definitiva la didattica a distanza sembra non essere stata la soluzione ottimale (ha più difetti che pregi). Per il prossimo futuro ricordiamolo meglio “DDV” ossia la didattica da vicino.
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