Il mese di agosto è arrivato ed eccoci giunti al momento delle tanto attese vacanze. Ma, quando si ha un bambino piccolo sappiamo che non è semplice viaggiare leggeri tra cambi vari, giocattoli, pannolini, latte e passeggino. Ma, se alcune cose, durante un viaggio non possono mancare, eccone altre per cui è possibile trovare un’alternativa più pratica e meno ingombrante. Quale? Basta lasciare a casa il passeggino e portarsi una fascia porta bebè. Cerchiamo di spiegarci meglio. Ultimamente è sempre più diffuso il babywearing. Questa parola inglese non significa altro che “indossare i bambini”, ovvero “portare in fascia“. Si tratta di un’antichissima pratica utilizzata dalle donne di tutto il mondo e di tutte le culture per tenere i bambini legati a se, in modo da far sentire loro il contatto e continuare a svolgere le loro attività quotidiana. Dunque, ecco che questo potrebbe essere il rimedio perfetto per chi si sta preparando a partire per le vacanze. Anche perché portare i bimbi in fascia non è appannaggio esclusivo delle mamme: ne possono beneficiare anche (e sopratutto!) i papà
Portare neonati in fascia: come si fa?
Nell’antichità questa pratica veniva tramandata di madre in figlia, ma col tempo, si è un pò persa. Ma, grazie a figure come quelle delle consulenti babywearing, pronte a guidare la futura mamma o la neomamma in questa meravigliosa esperienza, del portare cuore a cuore, sta pian piano riaffiorando. Del resto, oltre alla comodità, sono anche molti i benefici del portare i bambini in fascia.
Quale fascia porta bebè portare in viaggio
Come anticipato, esistono proprio delle figure specializzate in grado di spiegare come utilizzare queste fasce e come scoprire quali sono le più adatte. Ma, nel frattempo, ecco qualche consiglio che potrà esservi utile per avvicinarvi a questo mondo. Esistono infatti tantissimi modi diversi di portare con la fascia: cuore a cuore, laterale e sulle spalle. Ogni posizione ha un’età raccomandata e un suo livello di manualità, ma non temete: potete iniziare benissimo dal primo giorno di vita del vostro cucciolo. Per questo, prima di acquistare una fascia da viaggio, valutate diverse opzioni, tra cui l’età del bambino, le sue dimensioni, e la pesantezza del tessuto.
Quante tipologie di fasce esistono?
Del mondo del babywearing non fanno parte esclusivamente le fasce, bensì anche altri tipi di supporti che possono essere più o meno adatti in base all’età del bambino:
- fascia elastica babywearing: è sicuramente la più diffusa, ma va ricordato che può essere utilizzata solo per i primi due mesi circa. Questo perché successivamente il peso del bambino diventa eccessivo rispetto alla capacità di sostegno del tessuto e può essere dannoso per bambino e portatore.
- fascia rigida: l’opzione indubbiamente più diffusa e versatile. Esistono decine di tipi diversi di fascia in base alla composizione, e alla grammatura, come cotone, mix con lino, canapa e tessuti pregiati come lana e seta.
- mei tai: il mei tai è un’ottima via di mezzo tra marsupio o fascia per neonati. Può essere utilizzato a partire dai 6 mesi ed è semplice e pratico da utilizzare.
- marsupio: il supporto può commercializzato ma che spesso non rispecchia le normative. Assicuratevi sempre che i supporti siano veramente ergonomici, e ricordate che la posizione più corretta per portare il vostro bambino è quella cuore a cuore e mai fronte mondo (cioè con la schiena del neonato poggiata sulla vostra pancia)
Dove acquistarle?
Sul web esistono moltissimi babywearing shop cui rivolgersi. Ma, se avete bisogno anche di consigli e confronti, vi consigliamo di fare un giro anche su Facebook iscrivendovi in uno dei tanti gruppi social dedicati proprio alla compravendita di supporti nuovi e usati.