Un senso di spossatezza che non ci lascia, sbalzi d’umore, indolenzimento alle articolazioni: tutti sintomi che spesso sono accomunati da un unico problema, quello della ferritina bassa.
Cos’è la ferritina? Si tratta di una piccola proteina presente nel sangue, che permette di immagazzinare il ferro assimilato nel fegato, per rilasciarlo poi gradualmente all’interno del corpo. Il ferro, infatti, è un metallo importantissimo per il nostro organismo, ma anche insidioso: un eccesso di ferro potrebbe rivelarsi tossico, mentre una carenza potrebbe provocare stati di debilitazione, anche importanti.
Ferritina: valori e cause di ipoferritinemia
Ferritina valori
Quali sono i valori ottimali di ferritina che il nostro corpo dovrebbe avere? Il contenuto medio di ferritina nel sangue varia in base al sesso e all’età. In generale, possiamo affermare che:
- Negli uomini adulti, i valori normali di ferritina si aggirano intorno ai 30-400 ng/ml;
- Nelle donne adulte, il valore scende a 15-150 ng/ml;
- Nei neonati sino al quinto mese di vita il corretto dosaggio di ferritina è di 50-200 ng/ml;
- Nei bimbi e adolescenti dal sesto mese al quindicesimo anno di età, il valore ottimale scende a 7-140 ng/ml.
Al di sotto di tali parametri possiamo affermare, dopo un prelievo del sangue e una corretta diagnosi, che ci troviamo di fronte a un caso di ipoferritinemia.
Ferritina bassa cause
La carenza di ferritina nel sangue può essere causata da vari fattori. I più comuni sono:
- Problemi gastroenterici;
- Diarrea;
- Ipotiroidismo;
- Ricorso a diete con apporto limitato di ferro;
- Mestruazioni abbondanti;
- Malnutrizione;
- Cattivo assorbimento intestinale, dovuto a patologie;
- Emorragie;
- Abuso di the o caffè;
- Gravidanza (condizione, questa, piuttosto frequente);
- Ulcere gastroduodenali;
- Reflusso gastroesofageo.
In genere la ferritina bassa non è preoccupante; è essenziale, tuttavia, verificare che non sia la spia di una patologia importante, come ad esempio la celiachia, che necessita di cure specifiche.
Ferritina bassa sintomi
Spesso l’ipoferritinemia è asintomatica. Esistono, tuttavia, alcuni campanelli d’allarme che possono spingerci a verificare i livelli della proteina nel sangue.
I sintomi più comuni di ferritina bassa sono:
- Stanchezza e spossatezza, anche dopo aver compiuto azioni quotidiane e poco stancanti;
- Dolori ossei, articolari e muscolari lievi;
- Palpitazioni e accelerazione del battito cardiaco;
- Pallore;
- Irritabilità;
- Colorito pallido;
- Carenza di desiderio sessuale;
- Mancanza di concentrazione;
- Sensazione di freddo.
In casi più severi, possono comparire anche:
- Aritmia cardiaca;
- Fastidi alla milza;
- Respiro affannoso e fiato corto;
- Stanchezza cronica;
- Pelle cianotica, mucose e occhi pallidi;
- Ulcerazioni di lingua, palato e angolo delle labbra;
- Vertigini e cefalea, con stato di incoscienza;
- Problemi alle unghie.
Ferritina bassa cosa fare
L’ipoferritinemia può essere facilmente contrastata non solo tramite assunzione di integratori (da prediligere quelli a base di folati e vitamina B12, per favorire un efficace assorbimento di ferro), oppure ad iniezioni di ferro (necessarie soprattutto nei casi più severi), ma anche e soprattutto seguendo una dieta che fornisca al nostro organismo un apporto considerevole di ferro.
Ferritina bassa cosa mangiare
Tra gli alimenti amici della ferritina, ricordiamo:
- Lievito di birra;
- Tofu;
- Fegato (soprattutto di maiale) e carne rossa o bianca (specialmente di tacchino);
- Alcune varietà di pesce (Seppie, calamari, vongole);
- Verdura a foglia verde;
- Legumi;
- Cacao amaro;
- Tuorlo d’uovo;
- Alcune varietà di frutta fresca e secca (mandorle, albicocche).
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