Filastrocche in rima per bambini, le più belle e educative ecco quali sono

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Alzi la mano chi, almeno una volta nella vita, non ha recitato una tra le più famose filastrocche in rima per bambini!

La filastrocca può essere definita a pieno titolo un patrimonio linguistico prezioso e non solo per i più piccoli. Tramite rime divertenti, infatti, i bimbi esercitano la memoria, imparano nuovi termini, apprendono la musicalità della lingua, distinguendo tra i diversi suoni e anticipando le sillabe che “chiudono” ogni singola frase.

Non si tratta solo di passatempi puerili, dunque: anche se spesso sembrano non possedere un senso logico, la filastrocca con rima è invece un mezzo prezioso per allenare la mente dei nostri bimbi. Alcune tra queste rime si tramandano di generazione in generazione; altre filastrocche bambini sono, invece, relativamente più recenti.

Quali sono le più belle ed educative filastrocche per bambini?

Le migliori filastrocche in rima per i bambini

Alcune filastrocche in rima per i bambini sono a dir poco memorabili e costituiscono un corpus culturale da non considerarsi inferiore a nessuna grande opera letteraria.

Quali sono le migliori rime tramandate di genitori in figli? Scopriamole insieme.

Ambarabà Ciccì Coccò

Cominciamo questa carrellata di filastrocche in rima per bambini con un grande classico: Ambarabà Ciccì Coccò.

“Ambarabà Ciccì Cocò, tre civette sul comò che facevano l’amore con la figlia del dottore. Il dottore si ammalò, Ambarabà Ciccì Coccò”

Negli anni, questa filastrocca per bambini è stata tramandata anche in versioni più “edulcorate”, che non facciano riferimento al rapporto fisico tra la figlia del dottore e le tre civette. La versione originale, tuttavia, è più esilarante e si ricorda con maggiore facilità.

Filastrocca del pulcino

Alcune filastrocche in rima per bambini hanno uno scopo ben preciso: insegnare ai piccoli di casa il numero dei giorni presenti in un mese, oppure da quanti e quali giorni è composta la settimana, come nel caso della filastrocca del pulcino. Un modo semplice, ma al contempo geniale per consentire ai bimbi in età prescolare di comprendere il tempo che passa.

“Lunedì chiuso chiusino, Martedì bucò l’ovino, Sgusciò fuori mercoledì, Pio, pio, pio di giovedì, Venerdì un volettino, beccò sabato un granino. La domenica mattina aveva già la sua crestina.”

 

Filastrocca della Befana

“La Befana vien di notte, con le scarpe tutte rotte, con le toppe alla sottana: Viva, viva la Befana!”

Babbo Natale, gli elfi, la Befana sono personaggi ben radicati nell’immaginario collettivo di figli e genitori.

La filastrocca sulla Befana restituisce in rima l’identikit di questa simpatica vecchina che, a bordo della sua scopa, distribuisce regali ai più buoni, donando ai più pestiferi cenere e carbone.

Filastrocca della pipì

Jolanda Restano è una delle autrici più famose di filastrocche in rima. I suoi “gioielli linguistici” affrontano piccole e grandi tematiche quotidiane con una leggerezza magistrale.

“Lunedì dentro al vasino; martedì nel pannolino; dentro il water il mercoledì; alla toilette il giovedì. Venerdì nel gabinetto. Ahimé! Sabato nel letto! La domenica, che birichino!, ho fatto la pipì in giardino!”

La filastrocca della pipì è solo una delle tante filastrocche educative della Restano. Lo “spannolinamento” è croce e delizia di ogni genitore, che ha bisogno anche della collaborazione del proprio pargolo per portare positivamente a casa tale “pratica”.

Filastrocche come quella della pipì consentono a madri e padri di introdurre un argomento non sempre semplice da affrontare con i più piccoli.

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