Filastrocche per il ritorno a scuola: ecco le più belle

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Se è vero che l’epifania tutte le feste si porta via, è anche vero che, passato il giorno di ferragosto, si comincia a sentire l’avvicinarsi della fine delle vacanze. E, se è vero che l’inizio della scuola è un momento di crescita e di ritorno alla socializzazione è anche vero che per molti potrebbe essere difficile abbandonare la routine estiva per riprendere con il tran tran quotidiano, fatto di scuola e attività extrascolastiche. Quindi, di seguito, ecco alcune filastrocche che potete recitare insieme ai bambini per iniziare a prepararli a questo nuovo inizio, con tutte le sorprese che comporterà.


Le migliori filastrocche per il ritorno a scuola

Rodari, Togliolini, Piumini sono tra gli autori di poesie più amati dai bambini. Le loro filastrocche, dal significato importante e sognante, sono semplici da imparare e aiutano i più piccoli a trasformare le strofe in consapevolezza. Ecco i più famosi:

Il primo giorno di scuola di Gianni Rodari

Suona la campanella
scopa scopa la bidella,
viene il bidello ad aprire il portone,
viene il maestro dalla stazione
viene la mamma, o scolaretto,
a tirarti giù dal letto…
Viene il sole nella stanza:
su, è finita la vacanza.
Metti la penna nell’astuccio,
l’assorbente nel quadernuccio,
fa la punta alla matita e corri a scrivere la tua vita.
Scrivi bene, senza fretta ogni giorno una paginetta.
Scrivi parole diritte e chiare:
Amore, lottare, lavorare.

 A scuola! di Carla Piccinini

Bimbo, bimbetta,
la scuola vi aspetta.
Ci son tanti bambini,
spensierati e birichini;
si siedono ai banchi
e quando sono stanchi
di scrivere e studiare
si mettono a cantare:
“Giro giro tondo
com’è bello il mondo!
Chi lo vuol conquistare
a scuola deve andare.
In cielo sta il sole,
nel prato le viole,
sull’albero le pere,
il latte nel bicchiere,
la rondinella vola,
i bimbi vanno a scuola!”.

La scuola di Roberto Piumini

Vado a scuola, vedo amici,
gioco, parlo, imparo, rido,
più si è, più si è felici:
degli amici io mi fido.
La maestra ha bei capelli,
è un’amica un po’ più grande:
lei ci insegna a ritornelli,
lei risponde alle domande.
Vado a scuola, vedo cose,
le disegno con colori
sento storie misteriose,
e alla fine torno fuori.

Il foglio bianco di Gianni Rodari

Ho aperto il quaderno nuovo sul banco.
Il primo foglio è così bianco,
quasi splende, tanto è pulito…
ed ho paura a posarvi il dito.
Intingo la penna,
trattengo il fiato
e curvo sul foglio immacolato
scrivo con cura la prima parola
di questo primo giorno di scuola.
Domani, forse dopo, chissà,
sul foglio bianco una macchia cadrà…
ma non perderò per questo il coraggio;
un colpo di gomma e avanti, in viaggio!

Filastrocca per il salto dalla materna alla primaria di Bruno Tognolini

Arriva un giorno nuovo, il sole sorge
Un bimbo cresce, ma non se ne accorge

Arriva un nuovo mese, un nuovo anno
Lui non lo sa perché cresce nel sonno

Si alza, prende le scarpe, se le mette
Ed ecco, fanno male, sono strette

Poi passa un altro anno, un merlo vola
Ed ecco, ora è stretta anche la scuola

“Aiuto aiuto, devo cambiare scuola!”
Dice il bambino piangendo nell’aiuola

Dice la scuola, piangendo nel giardino
“Aiuto aiuto, devo cambiar bambino!”.


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