Gag reflex: cos’è e quando bisogna preoccuparsi

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Il percorso dello svezzamento può essere emozionante, in quanto rappresenta una tappa importante per il bambino, ma anche spaventoso per i neo-genitori, soprattutto quando si tratta del rischio di soffocamento. È importante seguire un corso di pronto soccorso pediatrico per avere maggiori informazioni e sentirsi più sicuri durante questa fase delicata. È importante trovare un equilibrio tra dare fiducia al proprio bambino e intervenire quando necessario per gestire il cibo. Il momento che più spaventa un genitore è vedere il proprio bambino in difficoltà nella respirazione, quindi, è giusto conoscere la differenza tra soffocamento e gag reflex.


Cos’è il gag reflex e come riconoscerlo

Il gag reflex, che si presenta con conati di vomito e apparenti contrazioni del collo, in realtà è un riflesso automatico che aiuta i neonati a evitare il soffocamento. Questo meccanismo di difesa è stato donato dalla natura per garantire la sopravvivenza dei nostri piccoli. Durante lo svezzamento, può essere preoccupante osservare il proprio bambino avere difficoltà a deglutire. Tuttavia, è importante ricordare che il gag reflex è un riflesso naturale del corpo per evitare il soffocamento e non una situazione di pericolo. Sappiamo che sembra facile a dirsi, ma in questi casi non c’è bisogno di allarmarsi, proprio per evitare di spaventare il bambino. Bisogna lasciarlo fare, saprà gestire da solo questa situazione.

Gag reflex e soffocamento: differenze

La presenza del “gag reflex” nei bambini è un segno di salute e non di pericolo come potrebbe sembrare apparentemente ai genitori. Questo riflesso è particolarmente forte nei più piccoli a causa delle loro capacità limitate di muovere la lingua, masticare e deglutire. Ma, a questo punto, è normale chiedersi, quando è necessario intervenire se si vede il proprio bambino con difficoltà di deglutizione. La differenza principale è proprio nel suono. Il gag reflex, che è più rumoroso, è il più sicuro. Noterete il bambino vigile che cerca di gestire l’alimento che sta mangiando. Al contrario, durante il soffocamento, il bambino non emette alcun suono, ha gli occhi sbarrati e la pelle diventa gradualmente cianotica. In questo caso è assolutamente necessario intervenire con una manovra di distruzione delle vie aeree.

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