Globuli rossi bassi in gravidanza: cause e cure

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Globuli rossi bassi in gravidanza: cause e cure

Avere i globuli rossi bassi in gravidanza è una problematica piuttosto comune. Già di base le donne molto spesso presentano forme di anemia leggere causate a condizioni come livelli di acido folico ed eritrociti bassi. In alcuni casi è una caratteristica genetica, in altri causata dalla cattiva alimentazione o connessa ad altre patologie. Qualcosa però cambia durante i mesi della gestazione.

Emoglobina bassa gravidanza perché succede

Cosa succede quando una donna è incinta e per quale ragione aumenta il rischio di globuli rossi bassi? Per prima cosa spieghiamo che un corpo in dolce attesa necessita di produrre e mobilitare più sangue. La ‘materia prima’ serve infatti sia alla mamma che al feto. In generale l’organismo risponde in maniera automatica, ma a volte qualcosa non funziona come dovrebbe e ciò corrisponde al rischio di avere emoglobina bassa in gravidanza. Una condizione negativa per la donna in quanto genera a sua volta altri problemi di salute, il più pericoloso l’anemia.

Anemia in gravidanza sintomi quali sono

Per tenere sottocontrollo l’anemia in gravidanza è prioritario saper leggere i suoi sintomi in modo da agire in autonomia, qualora fosse una condizione preesistente, o consultare il medico. Comunemente la malattia si manifesta provocando stanchezza, senso di spossatezza, mal di testa, sonno, nausea, colore pallido del viso, perdita di capelli, tachicardia, fiato corto, unghia deboli, difficoltà a concentrarsi.

C’è però da dire che l’anemia non è una sola, proprio per le diverse cause che possono generarla. Esistono infatti l’anemia causata da carenza di acido folico, di vitamina B12, da perdite di sangue e da ferritina bassa in gravidanza conosciuta come anemia gravidica.

Globuli rossi bassi in gravidanza

Globuli rossi bassi cause e conseguenze

Nello specifico la carenza di globuli rossi provoca l’anemia causata da ferro basso in gravidanza, ovvero quando la proteina dell’emoglobina presente nel sangue non raggiunge livelli sufficienti. Succede quindi che il corpo non riesce a essere sufficientemente ossigenato e in gravidanza questo può provocare un parto prematuro, un bambino con problemi di anemia o di sviluppo, la necessità di trasfusioni durante il parto o una maggiore probabilità che si presenti una depressione post partum.

Per questo motivo è molto importante fare sempre un emocromo in gravidanza in modo da avere l’intero quadro clinico chiaro. Sarà così più semplice muoversi in anticipo e magari assumere degli integratori per evitare che la situazione si complichi.

Anemia gravidanza come curarla

Che l’anemia sia una malattia già presente nella nostra vita oppure no, quando iniziamo una gravidanza preoccupiamoci di controllare i nostri valori. L’ematocrito o HCT analisi ad esempio è utile per misurare la quantità di globuli rossi del sangue. Mentre dalle normali analisi possiamo evincere altre informazioni molto utili come i valori della ferritina in gravidanza.
Nel caso in cui l’esito degli esami dovesse essere preoccupante, a seconda della gravità del problema si consiglia di procedere con varie cure. Ad esempio affrontare la condizione di globuli bassi in gravidanza utilizzando integratori di ferro e di acido folico, seguire una dieta equilibrata e ricca di questi elementi. Le situazioni più gravi possono richiedere anche trasfusioni o iniezioni endovena.

 

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