Il bambino è pronto per iniziare lo svezzamento? Alcuni consigli

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Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, lo svezzamento dei bambini dovrebbe iniziare una volta compiuti i sei mesi. Solo una volta superata questa fascia di età, si può parlare di passaggio dall’alimentazione, fatta solo di latte, a quella complementare. È giusto però ricordare che i bambini non sono tutti uguali e hanno tempi diversi. Per questo, è necessario capire bene le necessità del piccolo e se è pronto per affrontare questo passaggio.

Il bambino è pronto per iniziare lo svezzamento?

Iniziare lo svezzamento è un passaggio importante, che segna anche un cambiamento non solo nei cibi che si mangiano, ma proprio anche nello stile e nella postura. Ad esempio, non si mangerà più semi sdraiati e in braccio, ma seduti. I bambini inizieranno a sviluppare anche la masticazione, anche con le sole gengive, che fino ad allora non gli è servita, insomma non è un passaggio così scontato.

Il bambino è pronto: ecco alcuni segnali

  • Perdita del riflesso di estrusione, cioè il bambino non tira più fuori la lingua come faceva per la suzione
  • Riesce a stare seduto dritto sul seggiolone, senza afflosciarsi o pendere da una parte
  • Ha sviluppato una coordinazione occhi, mano e bocca, è cioè in grado di agganciare un oggetto con lo sguardo, prenderlo con le mani e portarlo alla bocca
  • interesse al cibo che si trova a tavolo, quindi anche per quello dei propri genitori. Per questo, il consiglio è sempre quello di coinvolgere il bambino durante i pasti e farlo sedere a tavola insieme ad altre persone
  • Il cibo, deve essere tagliato in sicurezza per la sua salute
  • In ogni caso, si consiglia ai genitori e a chi passa del tempo con il bambino di fare un corso di distruzione pediatrica

E se il bambino non vuole abbandonare il latte?

La cosa importante è parlare con il pediatra della scelta di passare allo svezzamento e seguire le indicazioni. I bambini devono comunque abituarsi a questo passaggio che ovviamente richiede tempi diversi. Molti bambini, soprattutto nel primo anno di vita, possono fare fatica ad abbandonare un’alimentazione prevalentemente lattea. In ogni caso, non bisogna preoccuparsi, è però necessario parlarne con il pediatra che valuterà come colmare eventuali carenze alimentari, qualora ce ne fossero.

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