“Il linguaggio segreto dei neonati” di Tracy Hogg – Recensione

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“Il linguaggio segreto dei neonati” di Tracy Hogg - Recensione

“Il linguaggio segreto dei neonati” è a detta di molte neo mamme un vero e proprio salvavita per tutte coloro che sono diventate madri per la prima volta da poco tempo e ancora non sanno bene come giostrarsi tra le mille esigenze del loro bambino. Altre invece lo ritengono un manuale “presuntuoso e poco attendibile”. Facciamo un po’ di chiarezza a riguardo in questa recensione.

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Tracy Hogg, l’autrice di molti manuali sulla cura dell’infante tra cui “Il linguaggio segreto dei neonati” è stata un’infermiera britannica, deceduta nel 2004, specializzata in puericultura, una branca della pediatria che si concentra sullo sviluppo fisico e psichico del bambino, dal periodo della nascita fino alla sua prima infanzia. Prima di essere un’infermiera ed una scrittrice, Tracy Hogg era soprattutto una madre ed, in quanto tale, amante dei bambini. 

Tracy ha inventato quello che tutte le madri che hanno letto i suoi libri conoscono come il metodo “E.A.S.Y” letteralmente traducibile in italiano come “facile” ma che è l’acronimo di quattro parole inglesi, ovvero Eat, Activity, Sleep e You. Traducibili in Mangia ( dai da mangiare al tuo bambino), Attività (un invito dunque a giocare col proprio figlio in modo da stimolarlo e farlo stancare), Dormire (mettere a dormire il bambino una volta stanco) e Tu (un incoraggiamento a non dimenticarti di TE e delle tue esigenze di madre e soprattutto di donna ed essere umano). Proprio il metodo E.A.S.Y sta alla base del manuale “Il linguaggio segreto dei neonati” scritto appunto da Tracy Hogg insieme all’ausilio di Melinda Blau, una scrittrice e giornalista che nei suoi lavori si concentra soprattutto su temi delicati come l’infanzia e la famiglia. 

Il neonato è un essere umano ed in quanto tale ha bisogno di essere capito e rispettato

Nel libro “Il linguaggio segreto dei neonati” l’autrice ci tiene a concentrarsi sul fatto che il neonato seppur molto piccolo sia a tutti gli effetti una persona in grado di provare emozioni e sentimenti proprio come tutti gli altri, ed in quanto tale merita rispetto e comprensione. Consiglia dunque di non rivolgersi al bambino come se egli non sia consapevole dell’ambiente circostante ma di chiamarlo fin da subito con il suo nome (addirittura anche mentre egli si trova ancora all’interno dell’utero materno) in modo da non mancare di rispetto alla sua individualità di essere umano. In un passaggio del suo libro Tracy Hogg suggerisce alle neo madri di parlare con il loro bambino rendendolo partecipe passo passo di tutto quello che si sta svolgendo attorno a lui, anche se il piccolo non ha ancora modo di capire il significato di quello che ascolta riesce comunque a distinguere il tono di voce con cui questo gli viene comunicato.

Nel suo manuale inoltre Tracy prosegue sottolineando quanto sia importante imparare ad ascoltare il proprio bambino in modo da conoscere al meglio il suo carattere, il suo temperamento e le sue esigenze per poi poterle soddisfare in maniera concreta. Il bambino in questo modo cresce più sicuro ed indipendente, consapevole del fatto di avere dei genitori con i quali essere in grado di comunicare

Il linguaggio segreto dei neonati di Tracy Hogg

Non solo complimenti: “Il linguaggio segreto dei neonati” ha ricevuto anche un bel po’ di critiche

Se da una parte troviamo una squadra di neo mamme schierate in difesa di Tracy Hogg e le sue opere letterarie, dall’altra troviamo alcune recensioni piuttosto negative a riguardo. C’è infatti chi ha descritto questo manuale come “poco rassicurante ed inattendibile”, sottolineando che, secondo il loro parere, il libro consigli alle madri di trattare i propri piccoli come dei soldatini da addestrare a loro piacimento secondo delle routine troppo rigide e precise. Come ogni prodotto esistente sul mercato anche questo libro non è dunque esente da recensioni negative. Dal momento che ogni esperienza è puramente soggettiva noi consigliamo in ogni caso questa lettura, potrebbe risultare utile o meno ma almeno ognuno sarà in grado di farsi un’opinione a riguardo esclusivamente personale. 

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