Ragione e sentimento non sempre vanno d’accordo. E’ nota la suddivisione scientifica del nostro cervello in due distinti emisferi, ognuno deputato a governare razionalità ed emotività. Una distinzione netta, come quella tra il bianco e il nero, all’interno della quale, però, esiste una zona grigia piuttosto interessante: l’intelligenza emotiva.
Cos’è l’intelligenza emotiva e quali persone ne sono dotate?
Cos’è l’intelligenza emotiva
Parlare d’intelligenza emotiva potrebbe sembrare un paradosso, ma non è così.
Questo importante concetto fu affrontato per la prima volta nel 1990 da due studiosi – Peter Salovey e John D. Mayer – che identificarono l’intelligenza emotiva come la capacità di distinguere e controllare le proprie e altrui emozioni. Fu, però, lo psicologo e giornalista scientifico Daniel Goleman che, appena cinque anni dopo, definì in maniera più vasta l’accezione di educazione emotiva, applicandola anche al mondo del lavoro.
Secondo Goleman, le persone dotate di intelligenza emotiva utilizzano principalmente l’emisfero sinistro del cervello, parte deputata alle emozioni. Non si tratta solo di soggetti sensibili: gli intelligenti emotivi presentano delle specifiche caratteristiche, spesso innate, ma che si possono anche acquisire con il trascorrere del tempo e con l’ampiamento delle proprie esperienze di vita e professionali.
Identikit dell’intelligente emotivo
Esiste una sorta di identikit della persona dotata di intelligenza emotiva. Si tratta di linee guida, non di assunti ineluttabili; ad ogni modo, le caratteristiche tipiche dell’intelligente emotivo sono state ottenute da Goleman a seguito di uno studio attento e approfondito.
La persona dotata di intelligenza emotiva:
- E’ spesso una donna (sono soprattutto soggetti di sesso femminile a ragionare utilizzando la parte sinistra del cervello);
- E’ molto discreta nel mostrare le proprie emozioni, ma non per questo è insensibile, anzi;
- Mostra un carattere molto pacato, ma al contempo solido sulle proprie posizioni;
- E’ fortemente intuitiva, coglie dei dettagli che sfuggono alla maggior parte dei soggetti;
- I bambini che mostrano segni di intelligenza emotiva sono tendenti a smontare giocattoli per coglierne appieno le funzionalità. Tendono, inoltre, ad andare oltre la superficie delle cose.
Intelligenza emotiva caratteristiche
Le peculiarità tipiche dell’intelligente emotivo possono essere tranquillamente applicate nella vita privata, così come nell’ambito professionale: in quest’ultimo contesto, in particolare, l’intelligenza emotiva gioca un ruolo chiave al fine di creare un ambiente di lavoro sano e collaborativo.
Le principali caratteristiche delle persone con intelligenza emotiva sono:
- L’empatia: mettersi nei panni del capo, o del collega, o del cliente, carpendone appieno desideri e richieste;
- La diplomazia: utile per mettere fine a conflitti potenzialmente dannosi;
- L’intuito: essere capaci di ragionare fuori dagli schemi, mostrando capacità di inventiva fuori dal comune;
- La fantasia: capacità di spaziare oltre i normali discorsi logici;
- La creatività: saper innovare, ricorrendo anche a soluzioni inedite;
- La gestione emozionale: capacità di destreggiarsi e di tenere a bada negatività, paura, frustrazione, nervosismo e ogni genere di sentimento che possa bloccare o generare rabbia.
Possedere l’intelligenza emotiva significa essere rapidi e multitasking: bisogna gestire con la dovuta cautela i contatti umani, senza entrare nel panico in caso di scadenze in arrivo o dell’assegnazione di diversi compiti contemporaneamente. La persona dotata di tali qualità applicherà tali caratteristiche a lavoro, così come nella vita privata, rivelandosi un amico, un partner, un congiunto affidabile e amabile.
(adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({});