Jacinda Arden primo premier donna con neonata al seguito

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Jacinda Arden primo premier donna con neonata al seguito

Jacinda Arden primo premier donna con neonata al seguito

Questa notizia mi ha davvero colpita molto e ho deciso di condividerla con voi.

Jacinda Arden, il 26 ottobre 2017 all’età di 37 anni è stata eletta primo ministro neozelandese diventando così la donna premier più giovane al mondo. Nemmeno tre mesi dopo ha annunciato di essere incinta e il 21 giugno 2018 è diventata madre.

Jacinda Arden primo premier con neonata al seguito

 

Penso che questa donna sia un’esempio e un modello d’ispirazione pazzesco.

(Leggi anche Mamme e Donne felici e di successo. Come esserlo nel 2018?)

Ma non finisce qua, il 25 settembre 2018 la premier si è presentata a New York accompagnata dalla piccola Neve, che allatta ancora al seno, in aula al Palazzo di Vetro durante il vertice ONU sulla pace “Nelson Mandela”. La ministra è entrata tenendo la bambina in braccio ed ha giocato con lei prima di alzarsi e tenere il suo discorso. Mentre parlava era suo marito a tenere la bambina.

Jacinda Arden primo premier con neonata al seguito

Il premier Jacinda Arden ha lanciato durante il discorso un’appello per far si che le mamme possano portare con se i loro figli neonati durante il lavoro.

Applaudita tantissimo da tutti i presenti, Jacinda Arden primo premier donna con neonata al seguito, è diventata un simbolo del conciliare lavoro e famiglia .

Direi che tutto questo sia pazzesco, la mia stima verso di lei è veramente alle stelle. Una donna forte, con carattere, determinata che va avanti per la sua strada.

Dichiarazione di suo marito Clarke Gayford

“Avrei voluto fotografare la faccia sbalordita della delegazione giapponese quando è entrata in una stanza per un incontro mentre stavo cambiando Neve. Un aneddoto da raccontare in occasione del suo 21simo compleanno”

Inoltre alla premier è stato concesso un congedo di sei mesi per maternità.

Jacinda Arden primo premier con neonata al seguito

(Leggi anche Non ero preparata a diventare mamma)

Veniamo ora al dovuto paragone con l’Italia.

In Italia le madri sono costrette ad abbandonare il lavoro perché lo stato non da nessun aiuto e incentivo, mentre nel resto del mondo si verificano aumenti considerevoli delle percentuali di mamme lavoratrici.

Nel 2016 le donne che dopo la gravidanza si sono licenziate sono state 29.879. E nei successivi anni la situazione non è affatto cambiata.

Alle mamme i contratti non vengono rinnovati, vengono proposti trasferimenti per costringere alle dimissioni, non vengono concessi orari più consoni, questi sono solo alcuni dei problemi più diffusi.

L’esempio della premier neozelandese mi ha spinto a riflettere molto, le madri devono e possono lavorare e dobbiamo parlarne, parlarne, parlarne, solo così possiamo spingere i politici italiani a fare qualcosa.

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