Lavoro da remoto: quali strumenti usare per seguire gli alunni da remoto

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La pandemia da Covid-19 ha fatto nascere una nuova esigenza di vivere il lavoro e lo studio, ovvero quella del cosiddetto “smart working”, il lavoro da remoto, e della DAD, la didattica a distanza, che si possono svolgere anche semplicemente da casa avvalendosi dei mezzi tecnologici. Quindi è possibile lavorare e seguire le lezioni comodamente dalla propria abitazione (o da altri luoghi) e senza perdersi nulla, in caso di problemi di vario tipo. In più, per chi non è in grado di seguire corsi regolari, la possibilità di prendere il diploma da privatista grazie alla tecnologia di lavoro da remoto può essere una valida alternativa. Stando alle statistiche, l’88% degli studenti preferisce seguire le lezioni da remoto e ha seguito le lezioni con frequenza giornaliera, mentre il 53% dei professori ha avuto modo di modificare in maniera positiva il proprio metodo di insegnamento. Proprio per questo motivo, quindi, anche gli insegnanti hanno dovuto adeguarsi a questo nuovo modo di tenere le lezioni e non sempre è facile capire quali siano gli strumenti giusti per seguire gli alunni da remoto. Infatti, nel 2020, solo il 40% degli insegnanti si sentiva proprio e preparato nel gestire i mezzi tecnologici per la didattica a distanza.

Strumenti per la didattica a distanza: pc e tablet

Per poter effettuare lezioni a distanza è fondamentale essere in possesso della connessione a internet e di uno schermo con una webcam (incorporata o acquistata a parte) per farsi vedere dagli studenti. Gli strumenti migliori per questo scopo sono quindi il PC, o notebook, e il tablet.

Il notebook è sicuramente la soluzione migliore per gli insegnanti, perché è leggero e compatto da portare con sé ed è anche molto comodo quando c’è bisogno di spostarsi frequentemente da un’aula a un’altra. In più, i pc portatili sono molto convenienti perché presentano una tastiera incorporata che consente di scrivere e di fare ricerche online e di installare tutti i software utili per tenere le lezioni (le videolezioni si possono fare con piattaforme come Google Meet o Zoom o si possono realizzare presentazioni con programmi come Microsoft PowerPoint).

Un altro strumento molto pratico e leggero da portare in giro è sicuramente il tablet, che può risultare più vantaggio del notebook per le dimensioni minori, ma ha uno schermo più grande e più ampio rispetto ai comuni smartphone (generalmente si parte da 9/10 pollici). Per qualcuno, poi, il tablet è molto più comodo di un pc per via della presenza di uno schermo touch, che consente di fare tutto utilizzando semplicemente un dito poggiato sullo schermo. Se però si sente la mancanza di una tastiera, è possibile comunque acquistare una tastiera per tablet, che consente di scrivere collegando questo strumento tramite il proprio ingresso specifico o tramite tecnologia wireless bluetooth.

Accessori da usare per seguire alunni da remoto: microfono, penna e cuffie

Oltre ai dispositivi con schermo, possono essere utilizzati anche numerosi accessori per migliorare la propria metodologia didattica. In primis è possibile collegare al proprio delle cuffie e/o un microfono. Il microfono è fondamentale per amplificare l’audio e migliorarne la qualità e quindi per farsi sentire meglio dai propri alunni. Le cuffie, invece, ci consentono di isolare i suoni e i rumori esterni e di ascoltare bene gli interventi degli studenti.

Se poi si possiede un tablet e non si vuole utilizzare il dito per manovrare lo schermo, è possibile acquista un’apposita penna per tablet con un pennino sensibile al touchscreen. Questo accessorio esiste sia che si utilizzi un dispositivo Android che uno della Apple.

Infine, se c’è bisogno di disegnare grafici, operazioni matematiche, tabelle e mappe concettuali, per interagire con lo schermo è possibile utilizzare una tavoletta grafica con apposita penna. In questo modo sarà possibile riproporre online la classica lavagna, semplicemente collegando questo dispositivo al pc o al tablet.

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