Biancaneve è un’antica fiaba dei fratelli Grimm pubblicata nel 1812. E’ presente in diverse culture, ma la versione più conosciuta oggi è probabilmente quella Disney. Molte fiabe a primo impatto possono sembrare semplici storie per bambini, ma dietro di esse si celano spesso messaggi, morale e simbolismo dal significato più profondo e dalla percezione non immediata. Analizzando attentamente la fiaba di Biancaneve possono emergere alcuni messaggi mai notati prima. Gran parte del simbolismo è legato alle trame comuni nelle fiabe tradizionali.
Ad esempio, i colori presentati all’inizio della storia, pelle bianca come la neve, labbra rosse come il sangue, capelli neri come l’ebano, forniscono un’indicazione diretta di Biancaneve: il bianco rappresenta l‘innocenza, il rosso rappresenta la vita e la passione, mentre il nero rappresenta la morte.
L’assenza della madre è essenziale per dar vita all’antagonista, ossia la matrigna cattiva. La matrigna cattiva è presente in tante fiabe: Biancaneve, Cenerentola, Hansel e Gretel. Anche la mancanza di una madre è tipica di tante fiabe, perché se fosse presente una madre, la serie di eventi non si svolgerebbe come nelle storie in cui non c’è influenza materna.
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Nomi dei sette nani di Biancaneve
Alcuni studiosi hanno associato i sette nani ai sette peccati capitali, ma la correlazione non regge. Pochi sanno che nella versione Grimm di Biancaneve i sette nani non hanno nomi. Nella versione Disney di Biancaneve, i nani presentano dei nomi ma sono stati scelti tra sessanta o più nomi possibili e non corrispondono ai sette peccati capitali.
Ecco i famosi nomi dei sette nani:
- Mammolo
- Eolo
- Dotto
- Gongolo
- Brontolo
- Pisolo
- Cucciolo
Questi nomi sembrano correlati più ai sette umori dell’uomo piuttosto che ai 7 peccati capitali.

I nomi dei 7 nani e significato
Mammolo è il più timido di tutti. Arrossisce facilmente e per la sua timidezza attorciglia la barba. Adora ascoltare le storie.
Eolo starnutisce facilmente ma sempre nel momento meno opportuno rivelando agli altri la sua presenza
Dotto è il leader del gruppo nonché il più saggio di tutti. Spesso nervoso, è tanto buono
Gongolo è perennemente allegro e felice di vivere. Trova qualsiasi cosa divertente e non riesce a non fare battute.
Brontolo si chiama così perché si lamenta sempre e per ogni cosa. Non è mai d’accordo con nessuno, ma se c’è qualcuno dei suoi amici nei guai, è sempre il primo a correre in aiuto.
Pisolo è il nano più pigro. Sbadiglia continuamente e vorrebbe dormire tutto il tempo che non lavora in miniera.
Cucciolo, piace solo divertirsi e giocare. Ha il carattere di un bambino piccolo. Dolce e coccoloso, è il più amato da Biancaneve. Ha una passione per la bella fanciulla alla quale cerca sempre di strappare baci sulla guancia prima di andare a lavoro in miniera.
Dopo che avete scoperto come si chiamano i sette nani, siamo curiose: qual è il vostro nano preferito del film Biancaneve?
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