Quando si scopre di aspettare un bambino, l’emozione è indescrivibile. Inizi a sognare su come sarà il piccino e su quale tipo di vita avrai con lui. Ma accanto alla felicità arrivano anche preoccupazioni riguardo al momento del parto. Soprattutto per le mamme in attesa che vivono questa esperienza per la prima volta, si scatenano un sacco di domande e ricerche su internet allo scopo di arrivare preparate al momento del parto. Ci sono molti aspetti che possono causare ansia e preoccupazione durante il travaglio, come la durata o i cambiamenti nella dinamica dell’espulsione del bambino. Nonostante gli interrogativi, la maggior parte delle donne in dolce attesa è rassicurata sapendo che le altre mamme prima di loro hanno affrontato con successo il parto. Molte, ovviamente, sono spaventate dal dolore del parto, senza conoscere a fondo le varie fasi del parto naturale e i relativi pro e contro, che approfondiremo in questo articolo. In ogni caso, non esiste una formula magica per prevedere i dolori del parto, la durata o la tipologia, ma è importante prepararsi al parto nel migliore dei modi.
Dolore parto naturale
Non c’è dubbio che il parto sia un momento ricco di emozioni, dolore compreso. Le storie delle donne che hanno avuto questa esperienza possono evocare ansia e timore. Per questo si sconsiglia di chiedere alle donne che hanno già partorito di raccontare la propria esperienza e di cercare su internet dei parto naturale video. Tuttavia, è importante ricordare che ogni donna vive l’esperienza in modo diverso e reagisce al dolore in modi differenti. Quindi, invece di concentrarsi sulla paura o il dolore, è importante ricordare che si sta regalando la vita e che sarà possibile godere dell’assistenza professionale che sarà di aiuto per gestire al meglio la situazione. Inoltre, è anche giusto informarsi sul fatto che esistono varie tecniche per alleviare il dolore: quelle naturali come variare le posizioni del travaglio o partorire in acqua, e quelle farmacologiche come ad esempio l’epidurale.
Il parto naturale quanto dura
Non c’è una durata esatta per un parto naturale. Non è mai consigliabile affrettare il processo. Per individuare il termine di una gravidanza, cioè a quante settimane si partorisce, la risposta è che il parto deve avvenire tra le 37 e le 41 settimane, fatta eccezioni per i parti prematuri. Dopodiché, se state cercando un modo su come prepararsi al parto, sicuramente sarà utile conoscere le varie fasi:
- dolori parto: questi sono sicuramente i primi segnali che il momento del parto si sta avvicinando. Iniziano a comparire le prime contrazioni, inizialmente irregolari, che consentono al feto di incanalarsi nel canale del parto. A questo segue la rottura delle acque e la perdita del liquido amniotico.
- travaglio parto: solitamente è la fase più lunga e varia da donna a donna, molto dipende anche dal numero di gravidanza che si sta affrontando.
- dilatazione parto: in questo momento inizia il vero e proprio travaglio, dove le contrazioni aumentano di intensità e di frequenza. La dilatazione deve giungere a 10 cm per permettere al bambino di uscire.
- espulsione: prevede una serie di spinte che permetteranno al bambino di nascere.
Pro e contro
Tra i vantaggi riconducili al parto naturale, troviamo:
- evitare un intervento chirurgico
- ripresa più veloce della mamma
- minori rischi per mamma e feto
Tra gli svantaggi, invece:
- dolore
- possibile comparsa di emorroidi
- punti di sutura
- manovre dolorose e invasive