Un robot aspirapolvere ha tutte le caratteristiche per poter essere considerato un aiuto davvero prezioso in casa per chiunque si debba occupare delle faccende domestiche. È come avere a disposizione un maggiordomo o una colf a cui non si deve pagare lo stipendio, e che lavora quando se ne ha la necessità occupandosi della pulizia dei pavimenti. Sia chiaro: con un robot aspirapolvere non è che non ci sia bisogno di eseguire altre pulizie, ma di sicuro si tratta di un buon aiuto. Questo elettrodomestico è caratterizzato dalla presenza di un serbatoio e diverse setole. La sua caratteristica peculiare, però, è rappresentata da una lunga teoria di sensori che sono collocati in corrispondenza del perimetro esterno. È per questo che i robot aspirapolvere dentro casa si muovono in maniera libera e riescono a raggiungere tutti gli angoli che devono essere puliti, non rovinando oggetti o mobili incontrati lungo il percorso.
Come funziona un robot aspirapolvere
Il vero punto di forza di un robot aspirapolvere riguarda il fatto che, una volta acceso, esso è in grado di funzionare e di agire totalmente da solo, in maniera autonoma, così da garantire la totale rimozione della polvere e di ogni altro residuo di sporco. Nel momento in cui la batteria è sul punto di esaurirsi, poi, il robot torna alla base di ricarica, sempre da solo. È evidente, quindi, che non serve alcun tipo di intervento umano, né per gestirlo quando è in funzione né per provvedere alla ricarica della batteria. Un altro aspetto importante ha a che fare con la possibilità di programmare l’accensione e il funzionamento: il che vuol dire che l’aspirapolvere può pulire anche quando non c’è nessuno in casa.
Tutti i vantaggi offerti da un robot aspirapolvere
Già grazie a questa breve descrizione è possibile intuire quali sono i vantaggi che scaturiscono dall’impiego di un robot aspirapolvere, che rende le pulizie di casa molto meno faticose. Per lo svolgimento delle faccende domestiche si risparmia un sacco di tempo. Inoltre, i dispositivi di questo tipo contribuiscono a ridurre i consumi di energia, che risultano ottimizzati: in pratica, i tempi di accensione sono limitati al minimo indispensabile.
Come si usa un robot aspirapolvere
I robot aspirapolvere garantiscono una pulizia buona, non eccellente: una pulizia da 8 in una scala da 1 a 10. Questi apparecchi sono studiati e messi a punto per essere in grado di raccogliere e far sparire quello che si può considerare come sporco ordinario: i capelli, la polvere, le briciole, e così via. Al contrario, non possono eliminare i residui di sporco più ingombranti e voluminosi. Insomma, se si fa cadere un bicchiere di vetro per terra, non si può sperare che i vari frantumi vengano raccolti dal robot. Ecco perché questo tipo di aspirapolvere può essere impiegato con successo per le pulizie quotidiane, ma non in situazioni eccezionali. In tali casi, conviene usare una scopa per asportare i pezzi più grossi e solo dopo far intervenire il robot.
Il serbatoio
Questo valido aiutante elettrico è munito di un serbatoio al cui interno viene trattenuto lo sporco. Il serbatoio non ha bisogno di essere svuotato tutti i giorni, ma di certo si tratta di un’operazione che deve essere svolta con una certa regolarità. L’intervento è manuale; il serbatoio ha una capacità ridotta, che incide sulla qualità del funzionamento del dispositivo. In altre parole, per essere certi di beneficiare di prestazioni sempre al top, è buona norma svuotare il serbatoio tutte le volte che il robot viene utilizzato. I modelli di ultima generazione, per altro, presentano una spia che si illumina nel momento in cui viene toccato il limite di capienza.
La ricarica e l’autonomia della batteria
Fra le tante ragioni per le quali vale la pena di optare per un robot aspirapolvere, una è rappresentata senza dubbio dall’autonomia di ricarica. Come abbiamo detto, infatti, questi dispositivi sono progettati in modo da capire da soli quando si devono ricaricare. Non solo: i robot più all’avanguardia sanno anche calcolare in autonomia il tempo che occorre per pulire un certo locale. Una spia, invece, fa capire se è indispensabile effettuare la ricarica. La base dovrebbe essere lasciata sempre nello stesso posto, così che il robot sappia dove andare quando è scarico. Per i modelli più datati, può essere che questa funzione manchi: quindi bisogna ricorrere solo all’alimentatore originale basandosi sulle spiegazioni fornite nel libretto di istruzioni. La batteria dovrebbe essere caricata solo nel momento in cui è totalmente scarica. Se, invece, la si ricarica con una frequenza eccessiva, la sua longevità ne risulta compromessa, e così pure la sua efficienza.