Rooming in: cos’è e come funziona

0
271

Il parto richiede uno sforzo considerevole, ed è importante che la neo-mamma si prenda anche cura di sé stessa. Ma, nonostante la grande stanchezza allo stesso tempo c’è un forte desiderio di stringere tra le braccia il proprio bambino e stare a contatto con lui. Fino a diversi anni fa, durante il ricovero in ospedale post parto, il bambino aveva la possibilità di stare con la sua mamma durante le ore diurne, mentre la notte veniva portato alla nursery. Ma, l’importanza del contatto tra madre e figlio h24, sin dalle prime ore di vita del piccolo, è diventata una pratica molto diffusa, che prende il nome di rooming in.


Rooming in cos’è

Il rooming-in, ovvero tenere il neonato nella propria camera da letto fin dalle prime ore di vita del piccolo, è un comportamento naturale e istintivo che viene ora promosso anche in ospedale con la pratica dello skin to skin. Oggi, fortunatamente, molte strutture ospedaliere consentono alla madre e al bambino di essere riuniti nella stessa stanza fin dai primi momenti dopo il parto. Addirittura, alcuni ospedali e cliniche permettono anche la presenza del padre nei primi giorni. Questa pratica, chiamata Rooming in, prevede che il neonato rimanga nella stessa stanza della madre sin dall’inizio. Un approccio molto importanza per stabilire da subito il legame unico che poi li legherà per tutta la vita.

Quali sono i vantaggi

Numerosi studi hanno dimostrato che il rooming in può offrire importanti benefici sia alle mamme che ai neonati, fra cui la creazione di un profondo legame tra madre e figlio. La vicinanza tra mamma e bimbo fin dai primi istanti di vita è un istinto naturale. Lo scopo è quello di aiutare il neonato ad abituarsi gradualmente alla nuova vita. Immaginate un neonato che passa da un ambiente caldo, delimitato e ovattato a uno completamente nuovo, dove l’unico punto di riferimento rimane solo la sua mamma. Ma, studi dimostrano che il rooming-in, ovvero tenere il proprio bambino vicino, può avere benefici non solo per il piccolo, ma anche per la neomamma che ha così modo di stare vicino al neonato e dedicarsi all’allattamento su richiesta.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here