Scuole naturali: cosa sono, obiettivi e metodologie d’apprendimento

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Scuole naturali: cosa sono, obiettivi e metodologie

“La natura è il nostro laboratorio, il nostro parco giochi e il nostro luogo di culto, allo stesso tempo è la nostra dispensa, la nostra cassetta delle medicine e il nostro stock di risorse”. Birgitta Knutsdotter Olofsson, insegnante.

Quante volte ci siamo imbattute in un articolo sulle scuole svedesi? Più che spesso sui social o su molteplici blog, vengono annoverate le tanto pregiate scuole del Nord Europa: Svezia, Finlandia, Norvegia, qui gli studenti sono i più bravi, gli insegnanti i più pagati del continente, alle classi non manca nulla in fatto di ultima generazione o a livello di tecnologia, avanguardia nelle metodologie didattiche quindi e tanti nuovi stili e approcci nell’apprendimento.
E anche per le scuole naturali sono più avanti di tutti! Solo che, a discapito di altri argomenti, anche noi italiani con le scuole del mare e scuole del bosco o ancora altri tipi di “fare scuola” che non rientrano nei classici standard che conosciamo, quindi nessun edificio ne mura, dove non vi è un luogo vero e proprio, ebbene si, anche l’Italia è messa molto bene su questo argomento.

Ma prima di tutto: cosa sono le scuole naturali?

La scuola naturale (scuole innovative) non è una vera e propria scuola come la intendiamo ma è un metodo di apprendimento.
Come si evince dalla stessa parola, l’intento è imparare all’aperto, nella natura appunto.
Come da sempre molti pedagogisti ed educatori scrivono sui loro manuali, i giochi o l’educazione all’aria aperta stimolano la curiosità, l’esplorazione, la conoscenza naturale.
Senza dimenticare che diventa un tipo di apprendimento e di insegnare eco-sostenibile, perché stando sempre a diretto contatto con la natura s’impara automaticamente a rispettarla.

Il metodo di apprendimento che la scuola naturale adotta per i propri alunni è la scoperta. I bambini prendono l’iniziativa e imparano da soli, si auto-formano perché vedono, toccano con mano, chiedono e ottengono risposte a cose che suscitano davvero il loro interesse, di conseguenza difficilmente lo dimenticheranno.

Le giornate all’aperto vengono da sempre svolte anche dalle scuole “classiche” per così dire, perché l’uscita scolastica spesso è portatrice di un lavoro da fare poi in classe. 

Esempi di temi che si affrontano durante le giornate all’aperto sono:

  1. Le quattro stagioni
  2. I nostri sensi
  3. Tecniche antiche
Ma immaginate che ogni giorno sia un’uscita scolastica; che vostro figlio sperimenti le stagioni vivendole, che corra e si sporca e che sia perennemente sotto il sole o la pioggia.
Proprio per questo, studi e dimostrazioni recenti, hanno palesato come i bambini delle scuole naturali siano più in salute di quelli chiusi dentro gli edifici scolastici.
scuole naturali

Altre caratteristiche dei bambini delle scuole naturali

  • maggiori capacità di concentrazione
  • capaci di prendere decisioni ponderate
  • capaci di pianificare e completare i compiti
  • più collaborativi
  • si ammalano di meno
  • sono più calmi
  • acquisiscono più sicurezza in se stessi
  • migliore mobilità e senso del proprio corpo
  • capacità di risolvere i conflitti
Altre dimostrazioni scientifiche inoltre, dimostrano come vivere la natura diminuisca lo stress, ( soprattutto se si vive in città), risponda di più ai nostri bisogni di acquisire energia da ciò che ci circonda, che non possiamo fare stando nelle metropoli, tra caos, traffico e orari inflessibili.
Oggi i bambini sono o bombardati da informazioni  e, spesso soli con loro stessi e un tablet, cercano di attirare la nostra attenzione stressandoci e rimanendo insoddisfatti, loro per la mancata disponibilità nostra e noi genitori, per il senso di frustrazione che ci prende.
Paghiamo il prezzo di essere spesso , troppo spesso anzi, stanchi, e la nostra è una stanchezza mentale oltre che fisica.
La natura contribuirebbe a rilassare nostro figlio e allo stesso modo a stancarlo, perché userebbe tutta la sua energia per camminare, muoversi, giocare, imparare.

Scuole naturali prima di noi

Era il 1982 quando in Svezia hanno aperto la prima scuola naturale, a Skäralid, in pieno Parco Nazionale Söderåsen. Oggi questa nazione conta oltre 70 scuole naturali e migliaia di alunni  che vi partecipano.
Il loro metodo si fonda sul  combinare corpo e anima, amore per la vita e conoscenza, e di fare tutto questo all’aperto!

Scuole naturali in Italia

In Italia si contano oltre 80 scuole tra scuole del bosco e del mare, agri scuole e scuole naturali: con un unico obiettivo, imparare attraverso il fare, apprendere con l’esperienza e con la conoscenza diretta delle cose.
Allora adesso una mamma si chiederà: ma le materie importanti come storia, grammatica o matematica? Le scuole all’aperto prevedono anche lezioni delle materie che noi tutti conosciamo, solo che non ci saranno i banchi, le lavagne, ma tanto ingegno e voglia di insegnare da parte dei maestri.

Come si insegna in una scuola naturale

Esplorando ed esaminando, osservando, sperimentando per poi far trarre conclusioni agli alunni stessi, da soli, sperimentando e affrontando problemi, ai quali devono cercare una soluzione.
Così si costruiscono l’apprendimento attraverso l’esperienza personale

 

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