Stipsi in gravidanza: cause e rimedi

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La stitichezza è un disturbo molto frequente durante i mesi della gravidanza. Questa è legata sia a fattori ormonali, funzionali a modificare quelle parti del corpo femminile che dovranno accogliere il feto, sia meccanici, che agiscono direttamente sul normale funzionamento delle viscere. La stipsi in gravidanza, però, si può manifestare in maniera diversa a seconda dei casi. Alcune donne, infatti, ne soffrono anche prima del concepimento, altre l’avvertono maggiormente durante le prime settimane, con l’alterazione ormonale e i primi cambiamenti del corpo, altre ancora negli ultimi mesi, quando la pressione dell’utero sull’intestino è massima.

Ci sono donne, però, che ne soffrono per tutta la durata della gravidanza e in un modo che può diventare persino invalidante. In queste situazioni, quello che è uno dei momenti più felici e gioiosi della vita di una donna rischia di trasformarsi in una profonda condizione di disagio.

In casi gravi è opportuno rivolgersi al proprio medico, o allo specialista di riferimento, che eseguirà gli esami più opportuni e fornirà la soluzione migliore. In base alle condizioni di partenza e le cause che la scatenano, infatti, potrebbe prescrivere specifici probiotici per combattere la stipsi, ma anche una dieta e uno stile di vita diversi da quelli seguiti, per migliorare i sintomi.

Le cause della stipsi in gravidanza

Come già accennato, le cause principali della stitichezza in gravidanza sono legate a fattori meccanici, ormonali, ma anche al cambio dello stile di vita della donna. Nelle prime settimane, ad esempio, possono aumentare stanchezza e sonnolenza, insorgere nausee e rendersi necessario assumere integratori di ferro. Tutti fattori che incidono sulla mobilità intestinale e possono causare una fastidiosa stipsi.

In questo stesso periodo, poi, vi è un’importante produzione di progesterone, che svolge il ruolo fondamentale di inspessire l’endometrio, per accogliere il feto, apportargli il giusto nutrimento, rilassare l’utero, così da permettergli di crescere nel grembo materno. Allo stesso tempo, però, questo si traduce in un rilassamento delle pareti intestinali, che vedono ridursi la naturale contrazione utile a far scendere le feci, e in un rallentamento della mobilità con conseguente indurimento delle feci.

Oltre a questo, però, nel corso della gravidanza, agiscono altri ormoni, come l’aldosterone, soprattutto nelle ultime settimane, necessario all’assorbimento di liquido e sali minerali, causa però di rallentamento dell’attività intestinale.

Se a questi si aggiunge anche la maggiore pressione addominale sull’intestino, va da sé considerare la stitichezza come uno dei disturbi più diffusi in gravidanza.

Rimedi utili a combattere la stipsi in gravidanza

La stitichezza in gravidanza è un problema molto soggettivo. In alcuni casi può essere gestita serenamente e combattuta solo con alcuni accorgimenti e modifiche al proprio stile di vita. In altri, servirà integrare anche probiotici e lassativi per agevolare l’evacuazione. In ogni caso, adottare uno stile di vita e alimentare sano ed equilibrato può aiutare quantomeno a ridurre i sintomi della stitichezza. In linea di massima, bere molta acqua in gravidanza e assumere alimenti ricchi di fibre, come verdure e cereali integrali, può offrire un ottimo supporto. Una quantità maggiore di acqua, infatti, facilita il flusso intestinale. Evitare cibi grassi, dolci e fritture, ridurre i carboidrati, sono anche abitudini che agevolano l’evacuazione, oltre a contribuire a una migliore salute per la mamma e il bimbo. Infine, è buona abitudine muoversi anche durante la gravidanza. Salvo diversa prescrizione del medico, infatti, una passeggiata, sedute di yoga o sport molto leggeri, adatti allo stato della mamma, sono un ottimo alleato per migliorare la mobilità intestinale e favorire la riduzione dei sintomi legati alla stitichezza.

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