Succhi di frutta in gravidanza: si o no? Ecco la verità

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Succhi di frutta in gravidanza: si o no? Ecco la verità

L’idratazione è fondamentale in gravidanza: tutti i ginecologici raccomandano di bere almeno due litri d’acqua al giorno, soprattutto ora che entriamo in estate e la stagione calda porta a sudare, con una perdita maggiore di sali minerali.

E se volessimo sostituire l’acqua con altre bevande, magari un po’ zuccherine? Possiamo bere un succo di frutta in gravidanza?

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Idratarsi serve ed è importante sempre, ma durante la gestazione contribuisce maggiormente perché:

  • sostiene la vascolarizzazione della placenta
  • aiuta con l’aumento del volume di sangue
  • contribuisce alla crescita del bambino

Bere e assumere molta acqua dobbiamo considerarla anche come una riserva, che tornerà utile subito dopo il parto, visto che durante il travaglio si perdono molti liquidi.
Alla fine bisognerebbe berne solo un paio di bicchieri in più di quelli che andrebbero bevuti ogni giorno.

Molte mamme che stanno leggendo penseranno che così però aumenta anche lo stimolo e il bisogno di andare spesso in bagno, ma anche questo è da considerare come un bene; perché fare tanta pipì coopera a mantenere pulite vescica e vie urinarie, diminuendo il rischio di infezioni.

Oltre al fatto che prende parte alla prevenzione del rischio di piccoli disturbi come stitichezza ed emorroidi.

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Cosa non mangiare in gravidanza

succhi di frutta in gravidanza

Succhi di frutta in gravidanza: si o no?

Certo che si! Si possono bere senza problemi i succhi di frutta, tenendo presente però solo alcune considerazioni, visto che essere informate sempre su ciò che si mangia e si beve in gravidanza aiuta il benessere di mamma e bambino durante tutti e i 9 mesi.

Preferite dei preparati di frutta, meglio ancora se frutta ( ma anche verdura) fresca di stagione: i centrifugati in gravidanza sono una vera bomba di vitamine, sali minerali e un apporto di energie unico al fabbisogno della mamma, che avrà così moltissima vitalità.

Non dimenticate di lavare e disinfettare con attenzione la frutta per evitare di prendere la toxoplasmosi.

E badate bene a non esagerare nel berne  grandi quantità ,sia  di succhi che centrifugati di frutta, poiché contengono molto zucchero, e anche se è quello naturale degli alimenti, è pur sempre un dolcificante che entra in circolo nell’organismo: se vi trovate a comprarli al supermercato, dedicate un minuto a leggere l’etichetta e scegliete quelli con minor quantità di dolcificanti e senza conservanti.

Succhi di frutta industriali in gravidanza

Chiarito che un succo di frutta in gravidanza fa molto bene alla futura mamma e al bambino, facciamo chiarezza su quelli che troviamo nei supermercati, cioè quelli industriali. Possiamo berli?

In realtà andrebbero evitati in quanto troppo ricchi di zuccheri e conservanti e non aiutano nemmeno se si soffre di reflusso gastroesofageo o acidità di stomaco.

Tra quelli in commercio, difficili da reperire per prepararli in casa, ci sono il succo al mirtillo, al mirtillo rosso e ai frutti di bosco: adesso spieghiamo comunque quelli che maggiormente troviamo ai banco frigo e perché sono validi durante la gestazione.

Ad esempio il succo di mirtillo  fa bene alla circolazione periferica, ha un effetto antinfiammatorio e vasoprotettore.
In gravidanza diventa un buon alleato se si soffre di emorroidi, solito discorso per il succo ai frutti di bosco.
Anche il mirtillo rosso, che anzi è un rimedio contro la cistite e, più in generale, per prevenire infezioni urinarie ricorrenti.

Il succo di ananas, o consumare in generale questo frutto, combatte la ritenzione idrica – in gravidanza e non-.

Il succo di carota ti permetterà di combattere casi di diarrea.

Cercate di fare sempre i centrifugati comunque, sarà anche rilassante quasi terapeutico prepararli e, se potete, utilizzate frutta e verdura proveniente da agricoltura biologica.

In inverno prediligete anche le spremute d’arancia, fonte di vitamina C e molto altro.
Le tisane sono molto consigliate, quella allo zenzero ad esempio aiuta a combattere la nausea, ma sono alleate anche le tisane alla malva o alla melissa, finocchio o camomilla.

Cosa non si può bere in gravidanza

  • Gli alcolici, che possono compromettere lo sviluppo neurologico e fisico del bambino;
  • moderate l’assunzione di bevande gassate troppo cariche di zucchero;
  • limitare caffè e the, non occorre privarsene ma diminuirne la quantità: se riuscite meglio bere un caffè decaffeinato e un the deteinato:
  • NO tisane alla curcuma o alla valeriana.

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