Ustioni e scottature come intervenire. Ecco alcuni rimedi in caso di ustione

0
542
Ustioni e scottature come intervenire. Ecco alcuni rimedi in caso di ustione

Le ustioni possono essere di 1°, 2° o 3° grado, classificazione che va a seconda della gravità.

Ustioni gradi: nelle ustioni di primo grado la pelle è solo arrossata, mentre nelle ustioni di secondo grado oltre all’arrossamento compaiono le vesciche. Con le ustioni di terzo grado siamo allo stato più grave, con una distruzione più o meno profonda della pelle.

Cosa fare e cosa non fare in caso di ustioni.

Leggi anche:

Miele di Manuka: una campagna pubblicitaria inutile o un miracolo veramente curativo?

Colpo di calore bambini: come riconoscerlo? Prevenzione e interventi

Cervicalgia: metodi naturali per curarla

ustioni solari ustioni da sole

Ustioni cosa fare

Immergere il prima possibile e per lungo tempo, la parte ustionata in acqua fresca corrente, o coprire la zona con un panno bagnato con acqua fredda: mantenere fino a quando il dolore non passa (solitamente ci vogliono circa 15 minuti).

Se la parte ustionata è coperta con abbigliamento, bagnare comunque con acqua fredda subito anche i vestiti; poi rimuoverli con cura, ma se sono in parte eventualmente attaccati alla pelle, lasciarli e non rimuoverli; se è necessario usate anche le forbici.

Se dalla pelle ustionata non c’è liquido,quella parte non suderà per intenderci, quindi copritela con garze sterili (conviene sempre averle in casa) o se non le avete, basterà un panno asciutto e pulito.
Ma se al contrario trasuda liquido, copritela si come detto con garza sterile o un tovagliolo pulito, ma consultate anche subito il vostro medico.

Se compare la vescica , quindi la bolla con del liquido trasparente dentro, non andate a romperla o bucarla con un ago.
Se la vescica si rompe da sola invece, lavatela con acqua corrente o soluzione fisiologica, rimuovete i tessuti superficiali delicatamente usando delle forbici disinfettate, detergete questa parte con un antisettico incolore, coprite con garza sulla quale potete applicare una pomata antisettica.

Ogni 2-3 giorni va ripetuta la medicazione ma se l’arrossamento non passa anzi addirittura aumenta, notate ad esempio in più del gonfiore o secrezione o sentite un odore sgradevole, dovete immediatamente parlare con il vostro medico perché sono segnali di infezione in corso, potrebbe esserci ed è pericoloso.

In caso di ustioni su ampie zone del corpo e profonde che emettono del liquido, consultate il vostro pediatra o andate direttamente all’ospedale.
Qualsiasi ustione che abbia preso il volto o la bocca o le mani, piedi o genitali, o  è causata da elettricità, quindi ustioni gravi, dovete ricorrere ad una visita da un medico.

Cosa non fare in caso di ustioni

  • L’acqua corrente si, come abbiamo detto, ma non usate il ghiaccio, può ritardare la guarigione.
  • Non sfregate la zona colpita, causereste la comparsa delle vesciche anche quando non sarebbero comparse o potreste ingrandire molto una vescica che si è già formata.
  • Non applicate rimedi casalinghi come burro, olio o polveri che avete nell’armadietto, perché possono peggiorerete la lesione.

Un’ustione di 2° grado guarisce tra i 7 e 10 giorni e non lascia cicatrici, salvo alcuni casi.
È meglio proteggere dai raggi del sole le aree ustionate molto estese, quindi se succede d’estate quella zona deve rimanere coperta se andate al mare o in montagna, e soprattutto quelle esteticamente importanti, per un periodo di tempo che va da uno a due anni dovete continuare a tenerla coperta, altrimenti la pelle di quella zona potrebbe non riprendere il suo colore naturale.

Abbiamo praticamente visto le ustioni rimedi naturali, e cosa non va fatto in caso di bruciature. Per antisettici, antibiotici, pomate e qualsiasi altro rimedio “medicinale” o simile, va consultato il medico.

Ustioni Regola del 9

Secondo questo metodo che utilizza una valutazione percentuale delle aree ustionate rispetto alla superficie totale del corpo, ogni arto superiore rappresenta un 9 %, ogni arto inferiore un 18 %, la parte anteriore o posteriore del tronco 18 %, il capo 9 %, il perineo 1 %.

Questo tipo di valutazione e molto importante per la previsione delle probabilità di shock e quindi per decidere se intraprendere un trattamento rianimativo o per la prognosi.

Se l’articolo ti è piaciuto condividilo sui tuoi social. Ci aiuterai a crescere!

Visita anche il profilo Instagram e la pagina Facebook

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here