Già nel pieno della Fase 2, molti di noi si chiedevano quando saremmo potuti tornare a viaggiare in Italia e all’estero.
Con l’uscita del decreto legge 16 maggio 2020 n. 33, è iniziata una nuova fase di convivenza col virus Covid-19 che prevede la riapertura di tutte le attività economiche del paese e dei confini comunali, regionali ed anche quelle degli Stati dell’Unione Europea e dell’area Shengen.
Finalmente possiamo prenotare un volo e le vacanze all’estero non sono più una meta lontana: possiamo anche scegliere di andare così fuori dall’ Italia e prendere un aereo.
E se volessimo viaggiare in aereo in gravidanza? Non è impossibile volare in gravidanza, dobbiamo solamente seguire qualche regola e prassi in più.
Ecco allora alcuni consigli utili per volare in gravidanza.
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Prendere l’aereo in gravidanza ma fino a quante settimane
Cara mamma che non può fare a meno di viaggiare, per passione o per lavoro, potrai volare per buona parte della tua gravidanza senza alcun problema! Sempre se il medico che ti segue ti da il via libera e quindi non trova alcun rischio nel farti prendere un volo, ne per te e ne per il bambino che hai in grembo.
Cosa dicono le linee guida
Puoi viaggiare su un aereo senza alcun problema fino a 36 settimane, 32 se aspetti dei gemelli. Questo per evitare il rischio di parti prematuri durante il volo.
E’ consigliato inoltre non viaggiare oltre le quattro ore e chiedere sempre la conferma del proprio ginecologo. Per chi invece ha avuto dei problemi durante la gravidanza come ad esempio emorragie, dovrà evitare del tutto i voli.
La cosa più importante è che la mamma viaggi serena e tranquilla, senza agitazione o timori e che segua tutti i consigli che vengono suggeriti prima di prenotare il prossimo volo.
Da tenere presente che:
- Durante la dolce attesa l’ aereo nelle prime settimane o nei primi tre mesi non è pericoloso;
- Il secondo trimestre è il periodo migliore: fisicamente ci si sente meglio e abbiamo scavallato il periodo di rischio aborti. Punta su questo periodo!
- Viaggia comoda, evita abiti e scarpe strette, ma vestiti ampi che ti aiutano nei movimenti e ciabatte comodissime per la circolazione alle gambe;
- Bevi molto, mantieni la tua idratazione il più possibile e non bere ne alcol ne caffè;
- Prima di imbarcarti, controlla sempre dove si trovano gli ospedali nella località dove andrai a stare, così da stare più tranquilla e calcolare quanto dista da dove si alloggia.
Ricorda che la gravidanza non è una malattia: occorre stare attente si, ma basta pensare che esistono hostess di alcune compagnie aeree, che per la politica della nazione dove risiedono, non solo prendono un volo mentre sono incinte, ma lavorano quasi fino alla fine della loro gravidanza. Infatti lo stato interessante di una donna vuole degli accorgimenti ma occorre sempre rammentare che si può continuare a fare tutto, se si sta bene.
Volare in gravidanza Alitalia
Rispetto alla maggior parte delle altre compagnie aeree, la caratteristica di Alitalia risiede nel periodo successivo alle 36 settimane: con la compagnia italiana infatti è possibile viaggiare anche dopo.
Non pone quindi alcun divieto sul volare in gravidanza, ma Alitalia sconsiglia comunque di prendere un aereo nei 7 giorni precedenti e successivi al parto.
Tra i suggerimenti della compagnia aerea connazionale, vi è anche l’utilizzo di calze elastiche, onde evitare il pericolo di trombosi, il cui rischio è 5 – 6 volte maggiore rispetto alle donne che non sono incinte. Consiglia anche un alto consumo di acqua.
Alle future mamme viene detto inoltre di muoversi lungo la cabina e di evitare di tenere troppo allacciata la cintura di sicurezza.
Volare in gravidanza Ryanair
Anche per il volo low cost più famoso al mondo, ci sono regole da rispettare se si vuole viaggiare in dolce attesa.
Ryanair infatti attua una politica un po’ diversa da quelle delle altre compagnie, richiede un apposito certificato di volo alle future mamme: si chiama “idoneità di volo” e deve essere compilato dal medico o dall’ostetrica di fiducia della futura mamma.
Il limite di tempo entro il quale può essere emesso il certificato è 28 settimane dall’inizio della gestazione: deve essere fatta firmare almeno 2 settimane prima e dovrai presentarla all’imbarco, una volta in aeroporto.
Volare in gravidanza: le regole per Easyjet gravidanza
La compagnia britannica limita a 36 settimane la possibilità massima oltre il quale non è consentito l’imbarco delle mamme.
Anche per Easyjet, come per Ryanair, occorre il certificato per l’idoneità di volo: puoi scaricarlo dal sito e va compilato dal proprio medico, ginecologo, per essere consegnato al check-in prima della partenza.
Questo documento,necessario a partire dalle 28 settimane di gestazione, rende possibile il viaggio aereo fino a 35 settimane.
Dopo la trentacinquesima settimana Easyjet non ti permette più l’imbarco. Il discorso è un po’ diverso se è una gravidanza gemellare, per cui l’imbarco è limitato a 32 settimane.
Volare in gravidanza: le regole per Lufthansa
Più severa Lufthansa, per la quale volare in gravidanza è una questione sulla quale la compagnia tedesca è particolarmente sensibile. Il vettore tra i migliori gruppi aerei del mondo, consente l’imbarco durante la gravidanza ma non oltre le 32 settimane.
In ogni caso, anche qui prima del check-in le donne incinte devono presentare un certificato di imbarco che darà loro l’idoneità a salire a bordo e che deve essere necessariamente firmato dal ginecologo o dall’ostetrica.
Lufthansa consiglia alle donne in gestazione di portare con loro tale documento già dalla ventottesima settimana.
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