In questo articolo affrontiamo il tema colloquio perfetto per scegliere una babysitter e come affrontare un colloquio con colei (o colui) che passerà molto tempo con i nostri bambini.
Scegliere la baby sitter per vostro figlio non è affatto facile.
Affidiamo nostro figlio o nostra figlia ad un’estranea e non può mai essere una persona scelta a caso, ma dev’essere adatta alle esigenze del tuo bambino.
Prima di tutto si cerca tra le amiche e le altre mamme dell’asilo: ” Conosci qualche ragazza da consigliarmi?”, ” La ragazza che veniva da te è ancora disponibile?”. Se non otteniamo risultati, passiamo a Google e ai migliori siti dove ci sono annunci di persone disponibili a passare delle ore con i bambini.
Facciamo una prima scrematura tra curriculum, foto, orari in cui danno la disponibilità, guardiamo età ed esperienze pregresse.
Arriva il giorno atteso, quello in cui conosceremo le ragazze che hanno superato i nostri giudizi iniziali, cioè quei giudizi che abbiamo dato solo leggendo i loro curriculum o parlandoci al telefono: arriva un primo incontro con la baby sitter.
Fino ad oggi ti è sembrata una buona compagna per il tuo bambino, nonché tua valida sostituta, ma solo sulla carta: ti sembra -per adesso- senza averla ancora mai vista di persona, la più adeguata.
Ma cosa chiederle? Quali domande farle per scoprire se hai davanti ai tuoi occhi la baby sitter perfetta per tuo figio?
Ecco le domande da fare durante un primo colloquio con la baby sitter, per capire se è la migliore per la tua famiglia.
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Accertarsi di alcune cose fin da subito
Lo hai già chiesto al telefono, quando hai chiamato per fare un primissimo colloquio, ma è bene ripetersi: accertarti della sua disponibilità. Non ci devono essere intoppi. Tu hai bisogno di lei in determinati giorni per un preciso lasso di tempo e devi essere sicura che lo abbia ben compreso. Dopotutto se la stai scegliendo è proprio perché i nonni non sono disponibili e tu devi assolutamente lavorare.
Durante la ricerca telematica hai scelto una ragazza che non abita dall’altra parte della città, ma anzi, il più possibile vicino alla vostra residenza: riflettici bene, più è vicino a casa e meglio è.
Occorre allora che le chiedi conferma del suo indirizzo di residenza.
Perché è importante in un colloquio perfetto? Proprio perché a causa di un tuo ritardo o di un problema al suo motorino o se ha perso l’autobus per venire… potresti portare tuo figlio da lei.
Oppure ancora in caso di un ‘urgenza, un impegno dell’ultimo secondo al quale non puoi mancare, lei arriverà presto da voi, proprio perché casa sua non dista poi così tanto.
Le domande d’obbligo, le più importanti in un colloquio perfetto
Ha delle referenze e te le sei fatte inviare via email: ti sei accertata dei suoi impieghi precedenti e le famiglie dove è stata parlano benissimo di lei. Falle qualche domanda a riguardo: i nomi dei bambini con i quali ha lavorato, la cosa più bella ma anche la più brutta che ricorda, cosa ha provato ad andare via da quella famiglia e perché. Per alcune di queste domande tu conosci già la risposta, ma sentirtelo dire anche da lei sarà un’ulteriore prova della sua onestà.
Accertati che abbia la patente: magari non ti occorre che ce l’abbia e puoi farne a meno. Se invece hai bisogno che vada a prendere i bambini a scuola o li porti alle attività, allora dev’essere necessario che sappia guidare. Se vuoi sapere se lo fa bene e sa guidare con disinvoltura, questo puoi chiederlo alle precedenti famiglie dove ha lavorato.
Definisci le aspettative: deve essere chiaro cosa ti aspetti da lei. Se deve accudire un neonato, spiega come vuoi che venga cambiato, cosa preferisci che faccia ad esempio per farlo addormentare o riguardo le pappine. Se invece deve aiutare tuo figlio nei compiti, se deve essere disponibile a gestire saltuariamente qualche amichetto ,un compagno che passa il pomeriggio con loro, se desideri che rimetta a post in casa o sia disposta a fare qualche lavoretto domestico.
Parliamo della paga: sii chiara su quanto e quando vorresti pagarla, oltre che sul come, e senti le sue risposte in merito: se ha delle esigenze e vuole essere pagata settimanalmente ad esempio, cerca di venirle incontro. In questo senso bisogna che entrambe siate elastiche, nessuna delle due deve approfittarsene.
Parlale del tuo bambino: descrivilo nei suoi pregi ma anche nei suoi difetti. Questo le permettere di crearsi già un opinione sul bambino, ma non solo, le sue reazioni alle cose che dirai contribuiranno a farti un ‘idea ancora più dettagliata sul suo conto.
Le domande che ti faranno capire che tipo di persona è: ecco come fare un colloquio perfetto con lei\lui
Adesso passiamo alle domande che ti permetteranno di conoscerla davvero. L’impatto a pelle ti ha già dato la possibilità di farti un’idea, hai spiegato bene quali sono le cose che ti aspetti e lei ha fatto altrettanto. Siete d’accordo sulla paga e avete discusso a lungo sulle esigenze della tua famiglia e del piccolo.
Le domande che dovrai rivolgerle ora sono:
- Parlami della tua famiglia
- Con quali fasce d’età hai lavorato più spesso?
- E quale età preferisci?
- La Tv è rotta, internet non funziona, hai un pomeriggio intero davanti a te con mio figlio: cosa gli proponi di fare?
- Pensi di preparare delle attività prima di venire qui? Se si, quali?
- Cosa sai fare? ( cucinare, dipingere, cucire…)
- Ti piace fare la baby sitter? Perché?
- Immagina una situazione di emergenza ( e fai un esempio) come reagiresti?
Queste domande non dovrai per forza farle tutte e non nello stesso modo in cui le leggi: lasciati trasportare dalla situazione e fatti guidare dal tuo istinto. L’istinto di mamma non sbaglia mai!
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