La condivisione è importante, è una qualità che si apprende con il tempo e che influenza positivamente la qualità della vita. Insegnare ai bambini a condividere non è semplice. Bisogna comprendere lo stato d’animo del bambino e affrontarlo in base all’età. Fino ai 2-3 anni, il concetto della condivisione, nella loro ottica, non viene contemplato. Per loro, allontanarsi da un oggetto equivale ad abbandonarlo totalmente perché ancora non hanno acquisito il concetto del distacco temporale. Non servirà dire a un bambino di prestare un oggetto per qualche minuto a un amichetto, non riuscirà ancora a comprenderlo. Di conseguenza, i genitori devono avere pazienza e accettare che il bambino sotto una certa età non sia in grado di condividere. Ciò, però, che i genitori possono fare, è dare il buon esempio ai piccoli.
Come insegnare la condivisione: alcuni consigli
Fino ai tre anni è assolutamente normale che un bambino non conosca il concetto di condivisione. Quindi se, per certi aspetti, bisogna aspettare che il bambino cresca e pian piano comprenda che condividere un oggetto con un amichetto non voglia significare non vederlo più, è importante che i genitori siano i primi a dare il buon esempio. Un atteggiamento assolutamente da non utilizzare è il rimprovero o il ricatto, se alzate la voce e imponete al bambino di condividere i suoi giocattoli, con molta probabilità lui lo farà ma solo per evitare di esser rimproverato e sicuramente non perché ha compreso il concetto, di conseguenza è assolutamente inutile approcciarsi così.
Al contrario, vi consigliamo di:
- dare il buon esempio. Come già detto, la condivisione è un qualcosa che si sviluppa dopo i tre anni ma è importante dare il buon esempio in casa da subito. Con i bambini piccoli le parole e le spiegazioni a volte non servono a molto, conta di più l’emulazione, cioè il seguire e ripetere ciò che vedono in casa.
- non alzare la voce e non obbligarli a compiere alcun gesto. Anzi, provate a dimostrare al vostro bambini che giocare in due o più persone è più divertente, ma sempre mantenendo la calma e utilizzando la comunicazione verbale e fisica.
- cercare di farsi spiegare il perché non vuole condividere. Potrebbe aver paura di non riavere più indietro il suo giocattolo
Perché è importante condividere
Insegnare al proprio bambino a condividere è un passo difficile ma altrettanto importante. nessun bambino nasce possessivo, per questo è importante che in casa i genitori siano i primi a trasmettere l’importanza della condivisione e il beneficio che si acquista nell’interagire con gli altri. Sicuramente, come già detto è importante non forzare il bambino e rispettare i suoi tempi, ma al tempo stesso è importante riuscire nell’intento, perché più si cresce con l’età e più sarà difficile poi intervenire e cercare di far cambiare atteggiamento al piccolo. È importante non sottovalutare l’importanza di educare i più piccoli alla condivisione.