Curriculum in inglese: è davvero un punto di forza?

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Il curriculum vitae, come sappiamo, è il primo punto di contatto con l’azienda alla quale si desidera candidarsi, nella speranza di poter arrivare a svolgere il proprio lavoro preferito.

Si tratta di una vera e propria presentazione, indispensabile per rendere noti all’azienda le proprie competenze, la motivazione, le esperienze e ogni altra informazione che potrebbe essere ritenuta utile nel contesto di una selezione del personale.

Questo significa che, nella redazione di un cv efficace, è necessario prestare la massima attenzione nella scelta e nella disposizione delle informazioni, al fine di destare l’interesse dei recruiters e di ottenere un colloquio.

Il curriculum deve essere personalizzato ma non troppo creativo, sobrio ma attraente, ricco di informazioni dettagliate ma non ridondanti. Insomma, redigere un cv perfetto non è per niente facile, o meglio, richiede cura e precisione.

Curriculum vitae in italiano o in inglese?

Considerando che oggi la maggior parte delle attività si svolge in un contesto internazionale, ci si potrebbe chiedere se un curriculum inglese possa essere la soluzione ideale per trovare un lavoro. O, in alternativa, un doppio cv, in italiano e in inglese. In realtà, scrivere un cv in inglese è un po’ più complesso di una semplice traduzione: i curriculum vitae in inglese mostrano infatti qualche differenza dai modelli standard che siamo abituati a realizzare in italiano. Vediamo quali sono.

Mettere in evidenza le esperienze di lavoro

In un normale cv italiano, si tende ad elencare le esperienze in ordine cronologico, limitandosi ad inserire il nome dell’azienda di riferimento e il periodo trascorso presso tale sede lavorativa.

In un cv in inglese è invece molto più importante raccontare con maggiore precisione quale fosse il proprio incarico, e soprattutto fornire tutte le informazioni utili riguardo agli obiettivi raggiunti, ai risultati ottenuti e alla capacità dimostrata nell’aggiungere valore all’azienda di cui si è stati dipendenti.

Non dimenticare le referenze

Se in un cv italiano spesso le referenze vengono tralasciate, in un documento in inglese sono di estrema importanza.

È quindi determinante, sia per le esperienze di studio che, soprattutto, per le precedenti occupazioni lavorative, poter indicare un paio di nominativi che gli addetti alla selezione possono contattare per ottenere conferma su quanto affermato nel cv e per informarsi sull’affidabilità e serietà del candidato.

Foto e dati personali

In un cv internazionale non sempre è gradita la propria foto, per tale ragione si consiglia di inserirla solo se viene richiesta. Molto spesso, presentandosi ad una multinazionale o ad un’azienda estera, è necessario considerare alcune regole imposte per evitare la discriminazione: sia la foto, sia alcuni dati sensibili, come la data di nascita e il luogo di nascita, non sono esplicitamente necessari in fase di cv.

Scrivere un curriculum vitae in inglese è necessario?

Redigere e presentare un cv in inglese, o comunque bilingue, in alcune situazioni potrebbe essere una scelta vincente e vantaggiosa, tuttavia occorre considerare attentamente le diverse casistiche. Infatti, se talvolta il cv in inglese è necessario, in diversi altri contesti potrebbe essere non solo poco utile ma addirittura superfluo.

Per evitare di eccedere con un doppio cv e rischiare di non essere presi in considerazione, vediamo quali sono le occasioni in cui la doppia lingua può essere strategica.

Presentarsi ad una società multinazionale

In una multinazionale la cui sede principale sia un paese dove la lingua ufficiale è l’inglese, spesso è obbligatorio redigere il cv in tale lingua. Per sicurezza, basta controllare la lingua del sito dell’azienda o dello stesso annuncio di selezione del personale.

Molto spesso anche nella sede italiana di una società estera il cv in inglese è indispensabile, poiché potrebbero essere presenti recruiters provenienti appunto dalla sede centrale.

In un’azienda estera senza sedi in Italia, è rigorosamente obbligatorio inviare il cv esclusivamente in inglese e il più preciso possibile, considerando che in questo caso costituisce già un primo test di lingua.

Per un’azienda estera che abbia una sede in Italia da molto tempo, al contrario è più importante l’italiano: la soluzione ideale è quindi quella del cv doppio.

Prestare attenzione all’annuncio di lavoro

Quando un annuncio di lavoro è in inglese, come abbiamo detto, è indispensabile scrivere il cv in inglese. Lo stesso dicasi per un annuncio scritto in italiano, ma dove sia chiaramente indicata la richiesta di cv in inglese o la perfetta conoscenza della lingua.

In queste situazioni, inviare il cv in italiano può essere controproducente fin dall’inizio, se mai, nel dubbio, anche questa volta la scelta migliore può essere quella del doppio cv, italiano e inglese.

Dimostrare la conoscenza della lingua inglese

Per le candidature in cui viene richiesto un elevato livello di conoscenza dell’inglese, la lettera di presentazione e il cv redatti perfettamente in tale lingua costituiscono una buona occasione per dimostrare ancora prima del colloquio la propria preparazione e competenza.

Naturalmente, scrivere un cv in inglese non significa tradurre alla lettera l’originale dall’italiano: occorre tenere conto che molte espressioni e terminologie cambiano totalmente, e prestare una grande cura sia alla forma che al contenuto.

 

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