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‘L’estate che diventiamo grandi’ il rapporto padre-figlio dal romanzo di Nicola Mucci

I cambiamenti del rapporto padre-figlio

La lettura della recensione del libro di Nicola Mucci offre importanti spunti di riflessione per quanto riguarda i cambiamenti sociali nel nuovo rapporto  padre-figlio. Nel romanzo ‘L’estate che diventiamo grandi’ un affermato avvocato di Torino affronta la condizione di genitore, rivivendo il rapporto con il padre. Il difficile rapporto che lo conduce al dialogo e al perdono del genitore, gli permette di conoscere meglio e vivere con serenità la paternità.

Verso un nuovo rapporto padre-figlio

Il confronto tra generazioni conduce a riflettere su quanto sia cambiato il ruolo di un padre, nell’ambito di una società in trasformazione. La strada della parità di genere porta i neopapà a vivere con maggiore partecipazione la cura dei figli. Il traguardo ancora non è stato raggiunto ma noi mamme  stiamo aspettando i partner con fiducia, osservandoli soffrire un po’ ,nei cambiamenti che devono mettere in atto.

I conflitti con l’esempio della generazione genitoriale precedente,  ancora fissa nella stretta struttura patriarcale, sono fonte di alcuni disagi che un padre moderno può percepire. il senso di solitudine e stanchezza nel trovarsi ad accudire il bambino sono disagi piuttosto comuni. Le donne riportano spesso i cambiamenti dell’umore partner, come condizioni negative per il rapporto di coppia, all’interno delle cerchie femminili post-partum.

La parità di genere nel nucleo familiare

I vecchi ruoli che relegavano la donna, appartenente ai ceti sociali medi e bassi, all’ambito riproduttivo e di cura domestica, non ci sono quasi più. Tutte le donne hanno, anche se con minori occasioni e redditi più bassi, la possibilità di lavorare. Il congedo parentale è stato esteso anche ai  neopapà che se ne avvalgono sempre più frequentemente. Deputate del Parlamento italiano, ai fini dell’estensione dei diritti della famiglia, a questo proposito chiedono un’estensione del congedo di paternità in cui ‘l’uomo di casa’ si astiene dal lavoro per partecipare all’accudimento e favorire la buona relazione tra i componenti del nucleo familiare.

Per accompagnare al meglio il nostro partner ad essere un gentitore disposto al cambiamento che l’arrivo di un bambino impone, puoi aiutarlo chiedendo la sua attiva partecipazione già durante la gravidanza. I corsi di accompagnamento alla nascita per esempio costituiscono una buona occasione.

 

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1 commento

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