Il mio bimbo presenta un emangioma: cosa fare?

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Un emangioma della pelle è generalmente riconosciuto dal suo aspetto. A seconda del tipo di emangioma (congenito o infantile) e della posizione, potrebbero essere necessari ulteriori test per informazioni più approfondite sull’emangioma. Raramente, un emangioma può svilupparsi in un organo all’interno del corpo, come i reni, i polmoni, il fegato o il cervello, dove non può essere visto.

Gli emangiomi sono i tumori vascolari benigni più frequenti e colpiscono dal 4 al 10% dei bambini, con predominanza nelle femmine e alla nascita possono anche non essere evidenti.

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Il mio bimbo presenta un emangioma: cosa devo fare?

Spesso, un emangioma si restringe (o “si evolve”) senza trattamento fino a quando rimane poco o nulla del groviglio dei vasi sanguigni, di solito dal momento in cui un bambino ha 10 anni. Quindi la maggior parte degli emangiomi non viene curata, ma ciò non vuol dire che deve essere trascurata.

È bene sempre sottoporre il bambino ad una visita specialistica dermatologica in modo da scongiurare eventuali pericoli o altre patologie.

Nel caso fosse necessario, si può procedere con un esame strumentale, nello specifico un ecocolor Doppler che permette di rilevare la massa in osservazione ben delimitata, definita e fortemente vascolarizzata.

Oppure attraverso una risonanza magnetica si possono rilevare le eventuali interazioni dell’emangioma con i tessuti contigui.

Il trattamento è raccomandato, tuttavia, se si presenta un emangioma potrebbe: bloccare la vista o i movimenti degli occhi, ridurre il flusso d’aria attraverso il naso e la bocca o limitare movimenti vitali per l’essere umano.

Il modo in cui deve essere trattato dipende dal tipo di emangioma e da altri dettagli. Le opzioni di trattamento, che possono essere utilizzate una alla volta o in combinazione, includono: terapia farmacologica, intervento chirurgico o trattamento laser.

Un emangioma sul viso o sulla testa di un bambino può creare un problema estetico e molto spesso anche dei disturbi a livello psicologico.

I medici capiscono quanto può avere importanza l’apparenza e lavoreranno con i genitori per determinare se è meglio curare l’emangioma di un bambino o proseguire con il naturale decorso.

Come vengono trattati gli emangiomi infantili?

Di norma solo il 10-12% degli emangiomi infantili viene trattato farmacologicamente perché nella quasi totalità dei casi si aspetta che questo regredisca in maniera spontanea.

La decisione di optare con dei trattamenti dipende da alcuni parametri come la dimensione, la sua localizzazione, l’età del bambino e l’impatto estetico.

Un nuovo trattamento farmacologico: il propranololo

Dopo anni di ricerca è stato scoperto un nuovo farmaco, capace di bloccare la crescita degli emangiomi infantili.

A differenza dei farmaci utilizzati in precedenza, il propranololo assunto per via orale, presenta quasi rischio 0 per gli effetti collaterali.

Prima del propranololo la terapia degli emangiomi era fondata sulla somministrazione di corticosteroidi che avevano minore efficacia e presentavano tutta una serie di effetti collaterali negativi, come ipertensione, cataratta e intolleranza al glucosio.

Nel 2014, infatti, il propranololo ha registrato l’approvazione per essere commercializzato per il trattamento degli emangiomi infantili in fase proliferativa nei bambini di età compresa tra le 5 settimane e i 5 mesi.

Per approfondire l’argomento, si può consultare il sito specifico dedicato agli emangiomi: www.emangioma.net

 

(Leggi anche Essere mamma vuol dire: conoscere il proprio bambino meglio di chiunque altro e Non mollare mai, sei una mamma!)

 

 

 

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