In gravidanza bisogna prestare più di attenzione a quello che si mangia, che non vuol dire stravolgere le abitudini alimentari ma solo una maggiore accortezza.
Credo che per la maggior parte delle future mamme rimane più difficile, è rinunciare a cibi come il prosciutto crudo: ovviamente non devi aver contratto la toxoplasmosi.
Quindi non sei immune mamma, e dunque devi dire “stop” ai cibi crudi, carne e pesce ad esempio, per evitare di contrarla.
Questa malattia parassitaria può essere molto pericolosa se contratta in gravidanza, la toxoplasmosi e, di conseguenza, attenzione severa e costante a tutti quegli alimenti che possono causarla come del resto alcuni tipi di salumi.
Quindi che fare con il prosciutto crudo in gravidanza? I futuri genitori fanno infatti spesso questa domanda ai medici riguardo al prosciutto crudo, che può essere legato al contrarre toxoplasmosi, quell’infezione che per il 90% è asintomatica, ma che se viene presa in gravidanza può essere molto pericolosa.
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Prosciutto crudo in gravidanza si può mangiare?
Il batterio responsabile dell’infezione da Toxoplasmosi, viene espulso sotto forma di ovocisti con le feci del gatto, ed essendo molto resistenti possono contaminare il terreno per molto tempo, l’acqua e anche le verdure.
Un modo per trasmettere la malattia è mangiando carni che non sono cotte bene, e verdure che non vengono lavate accuratamente.
Ecco di conseguenza che il prosciutto crudo pur avendo molte qualità, può essere veicolo di rischi per la futura mamma.
Di conseguenza potete capire che le carni devono essere assolutamente ben cotte, e bisogna evitare gli insaccati e gli affettati in gravidanza.
Ma il prosciutto crudo? Per essere mangiato senza problemi dalla donna incinta deve essere stagionato almeno 12 mesi.
Quindi ok al prosciutto crudo e alla mortadella in gravidanza (è comunque consigliabile acquistare solo quella di marche ben conosciute, che subiscono rigidi controlli dalla materia prima).
Le verdure crude e tutti i prodotti della terra, possono essere mangiati- anzi devono visto che sono ricchi di vitamine -, ma devono essere lavati con attenzione e ben disinfettati.
Se sospetti di aver contratto la toxoplasmosi procedi immediatamente ad un’ immediata diagnosi, che si effettua con il dosaggio degli anticorpi IgM e IgG.
La presenza di IgG ci dice che c’è stata un’infezione pregressa (quindi la mamma sarà immune), ma la positività a IgM è indice di infezione in corso.
L’assenza di entrambi gli anticorpi significa invece che il non è mai stata contratta quell’infezione e quindi occorrerà utilizzare molte precauzioni durante la gravidanza.
In caso di positività alla gravidanza, il ginecologo ti dirà di fare subito una specifica terapia antibiotica, per ridurre in maniera drastica le conseguenze anche gravi alla nascita del bimbo.
Alimentazione in gravidanza: alcuni consigli utili
La regola di ridurre il consumo di salumi in gravidanza ed insaccati rimane valida per tutte le donne in gravidanza, anche per quelle che sono poi risultate immuni alla malattia della toxoplasmosi.
Questo è perchè sono alimenti ricchi di sale e poveri di nutrienti, che non danno un grande valore aggiunto all’alimentazione ma anzi potrebbero provocare o aumentare quei disagi come il gonfiore, il senso di spossatezza e la stanchezza.
Qual è la dieta migliore da seguire in gravidanza? La risposta è che la dieta mediterranea è un modello alimentare da seguire per la salute e, a farci bene caso, non prevede salumi.
Ma se in gravidanza non riuscite proprio a rinunciare ad una fetta di salame, state attente ad alcune regole e sceglietene uno di ottima qualità.
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