La religione musulmana è sempre più presente anche nel nostro paese, e stiamo tutti pian piano iniziando a conoscerla e apprezzarla. Sicuramente per i musulmani, uno dei Cinque Pilastri dell’Islam è il Ramadan. Un momento importante che ricade il nono mese del calendario islamico e si prolunga per 29 o 30 giorni. Il mese in cui inizia non è sempre lo stesso, visto che il giorno varia in base al calendario musulmano lunare. Il Ramadan prevede un mese in cui si pratica il digiuno per ricordare la prima rivelazione del Corano a Maometto, dove non è possibile né bere e né mangiare dall’alba al tramonto. Un obbligo di grande valore religioso e culturale, che potrebbe mettere a rischio alcune persone, come le donne in gravidanza che hanno bisogno di un’alimentazione adeguata per assicurare il benessere del feto. Quindi, il Ramadan si può fare quando si è incinta? Di seguito tutte le informazioni.
Islam significato
Prima di esaminare se sia opportuno o meno rispettare il digiuno sacro durante la gravidanza, cerchiamo di comprendere meglio cosa si intende per Islam e islamismo. L’Islam è una religione monoteistica nata da Maometto che raggruppa i musulmani in tutto il mondo. La religione si fonda della resa incondizionata al solo e unico Dio, onnipotente e onnisciente, in arabo Allah.
Ramandan storia
Il Ramadan è il mese sacro in cui i musulmani praticano il digiuno. Dal sorgere del sole fino al tramonto, non è permesso mangiare o bere (nemmeno acqua), avere rapporti sessuali e sono vietati tutti i comportamenti e le azioni inopportune, come le parolacce e le bestemmie. Infine, è importante pregare cinque volte al giorno e fare buone azioni per gli altri. I comportamenti peccaminosi vanificano lo scopo del digiuno. I pasti vengono serviti solo prima dell’alba e dopo il tramonto. Il Ramadan ha inizio e fine in determinati periodi stabiliti dal Calendario lunare islamico. La fine Ramadan viene identificata con la Festa della Rottura e l’inizio di Shawwal. La determinazione avviene con il rilevamento visivo della nuova falce di luna o dopo 30 giorni di digiuno qualora le condizioni meteorologiche non lo consentano.
Si può fare quando si è incinta?
Il Ramadan è uno dei Cinque Pilastri dell’Islam e il digiuno è obbligatorio per i musulmani adulti. Tuttavia, secondo quanto riportato nel Corano sono esentati dal digiuno gli anziani, le donne incinta o in allattamento, i diabetici o le persone in fin di vita o durante la loro mestruazione. In sostanza, tutti coloro che hanno particolari condizioni di salute possono astenersi dal digiuno, andando però a compensare facendo opere di bene verso il prossimo, evitando litigi e discussioni inutili, e, secondo quanto riportato dal Corano, donando cibo a un bisognoso. Quindi, anche se molti musulmani affermano di sentirsi più energici dopo i primi giorni di digiuno, può comunque essere faticoso per chi non è in buona salute, in particolare per le donne in gravidanza che dovrebbero seguire un’alimentazione corretta e bere molta acqua. Di conseguenza, le donne musulmane in stato di gravidanza devono assolutamente consultare il proprio ginecologo e seguire le indicazioni da lui fornite. Questo perché il digiuno prolungato può avere conseguenze estreme sul feto.