Quando una coppia è in dolce attesa, inizia a fantasticare su come sarà il futuro bambino. Se, è vero che si inizia a desiderare un maschietto piuttosto che una femminuccia, o viceversa, è pur vero che la cosa che tutti, nessuno esluso, si augurano è che tutto proceda per il meglio e che il piccolo stia bene. Fin dalle prime settimane di gravidanza, sono disponibili diversi esami e accertamenti per verificare la salute del feto. In particolare, è possibile effettuare una ecografia nota come translucenza nucale, un esame non invasivo che aiuta a valutare il rischio di anomalie cromosomiche e cardiopatie. Scopriamo qualcosa in più su questo esame che non è obbligatorio, ma sicuramente fortemente consigliato.
Ecografia translucenza nucale cos’è e cosa permette di vedere
L’ecografia nucale (NT) è un esame non invasivo che misura lo spessore del liquido sotto il collo del feto, cioè la distanza tra la cute della nuca e l’osso occipitale del cranio. Si svolge come una normale ecografia, ma con un tempo più lungo perché è necessario prendere più misure accurate del feto in diverse posizioni. A volte, la durata dell’esame, che può arrivare a durare anche 30 minuti, può risultare fastidioso per la donna in dolce attesa, ma sicuramente non si tratta di una procedura dolorosa. Questo esame consente di determinare, o escludere, la possibilità che il feto sia affetto da alcune delle più comuni anomalie cromosomiche (T13, T18, T21, patologie del cromosoma X o Y).
Translucenza nucale quando si fa
Si tratta di un esame che solitamente viene effettuato tra le 11 e le 13 settimane di gravidanza. Solitamente viene eseguita insieme a un’analisi del sangue per misurare due marcatori biochimici: beta-HCG e PAPP-A. Solitamente, si consiglia di effettuare questo esame entro i 90 giorni di gestazione. Questo perchè, qualora dovessero risultare anomalie nel feto, la coppia ha la possibilità di interrompere la gravidanza.
Translucenza nucale valori
La translucenza nucale non è costante, cambia a seconda della settimana di gestazione. Valori superiori a 2,5 mm possono essere considerati preoccupanti e potrebbero indicare la presenza di anomalie cromosomiche. Se i risultati sono elevati, si consiglia alla coppia di effettuare ulteriori test diagnostici come il Prenatal Safe, oppure prenotare esami come villocentesi o amniocentesi, ecografie avanzate e ecocardiografia fetale. Una translucenza nucale normale presenta una misurazione compresa tra 1.1 e 1.4 mm; mentre se supera 2.7-2.8 mm, è necessario effettuare ulteriori test genetici per confermare la presenza di una patologia cromosomica. Naturalmente questi dati possono essere ricavati attraverso la misurazione fetale, ovvero la misurazione feto necessaria per scongiurare il rischio di patologie cromosomiche o cardiopatie.
Translucenza nucale costi
Il prezzo della translucenza nucale varia a seconda del centro di riferimento. Per capire quanto costa l’esame, occorre considerare cosa è incluso (translucenza /duo-bi test o test combinato). Il Sistema Sanitario Nazionale riconosce e offre questi esami. Se non completamente esenti, prevede un ticket di circa 60 euro.