Esports: una passione nuova che piace alle donne italiane

Gli esports non sono affare soltanto maschilei ma piacciono tanto alle donne italiane. Secondo un’indagine di PayPal e Newzoo, infatti, c’è una costante crescita di mercato al femminile negli ultimi anni.

Un’indagine recente, pensata e prodotta da PayPal (azienda leader nel settore dei pagamenti online) e Newzoo (leader della analisi su gaming ed esports), ci mette davanti a un fenomeno in crescita: alle donne piace il gaming digitale e tutto quello che c’è attorno a questa nuova moda come il merchandising di prodotti sponsorizzati. Il sondaggio, basato su circa 10mila spettatori di sport virtuali in UK, Spagna, Francia, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Belgio, Svezia e Finlandia, vede più del 60% degli intervistati concordare sul trend positivo delle donne negli esports.

Merchandising, esports e donne

Nell’ultimo anno circa il 48% del pubblico femminile ha acquistato prodotti che sono legati agli esports mentre gli uomini lo hanno fatto solo al 46%. Cosa piace alle donne e perché le scommesse sugli sport virtuali sono in grande sviluppo? Diciamo che puntare sui giochi simulati è un boom partito in pandemia con la sospensione delle gare sportive per frenare il contagio.  Con la mancanza dello sport reale, tante persone si sono avvicinate al mondo degli esports e dei giochi simulati rendendo questo settore molto più popolare e conosciuto.

 

Ovviamente, da allora, tante donne si sono avvicinate al mondo esports e ai suoi prodotti a tema. Le più convinte, secondo il sondaggio, sono le spagnole (56%) seguite dalle italiane e dalle francesi. Shopping sì ma non solo: l’Italia è risultato essere il paese con più donne interessate agli sport virtuali. Segno che i tempi stanno per cambiare e che gli esports sono molto più inclusivi degli sport praticati dal vivo.

 

La storia è nota: chiunque può giocare agli sport virtuali, senza distinzione di sesso, di razza e di tutto ciò che può sembrare escludente in qualsiasi modo. Parliamo, infatti, di testa e di mani, questo è quello che ci serve e di una buona connessione che ci permetta di poter giocare. Se possiamo dare dei consigli, infatti, sono in ambito tecnologico. Un buon pc o una buona consolle sono fondamentali per essere dei giocatori affermati però, non interessa a nessuno come sia fatto un giocatore per diventare un top player. Non serve, dunque, essere alti, palestrati, ricchi e maschi per essere dei top campioni. Serve avere cervello e un po’ di infarinatura legata al gioco in cui ci vogliamo cimentare.

 

Che cosa sono gli esports e com’è la situazione nel nostro Paese

Gli esports sono giochi virtuali competitivi che vengono giocati attraverso tornei con scontri diretti tra squadre o persone singole. Abbiamo differenti categorie: simulazione di guida, sport in generale, picchiaduro, RTS (sport strategici in tempo reale) e altri. Negli ultimi anni, come abbiamo visto, i tornei hanno vissuto un grosso trend positivo che ha permesso agli esports di diventare conosciuti grazie allo streaming. Proprio il poter guardare i tornei in diretta ha reso gli esports molto appetibili per gli appassionati in tutto il mondo e lo streaming, come abbiamo già capito, ha aiutato i tanti campioni nel mondo a essere riconoscibili e partner di sponsorizzazioni di tutto rispetto come i campioni NBA o Formula 1 che tanto amiamo.

 

Anche in Italia il settore è in piena espansione e il Coni, nel 2014, si è occupato di regolamentare il settore supportando la nascita di scuole di formazione per varie figure professionali come arbitri, commentatori, allenatori e analisti. Certo, probabilmente non abbiamo la cultura di altri paesi in questo settore, non abbiamo avuto per decenni budget molto alti ma, negli ultimi tempi, Lega Serie A affianca, al campionato tradizionale, l’equivalente virtuale con tanto di squadre, sponsorizzazioni e tam tam mediatico. Insomma, certamente una bella rivincita per il gaming digitale che, per tanto tempo, è stato valutato un passatempo per ragazzini e che, ora, ha una sua dignità. Twitch, la piattaforma Amazon che si basa proprio sullo streaming, ha permesso una diffusione enorme dei vari streamer che, ultimamente come abbiamo già accennato, sono veri e proprio idoli delle folle, un po’ come le rockstar di un tempo e continuano, anche grazie a TikTok (il colosso cinese dei social), a essere sempre più famosi.

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